Rapina in gioielleria. Scoperti, abbandonano la refurtiva e fuggono con un’auto rubata

La gioielleria presa di mira dai malviventi
La gioielleria presa di mira dai malviventi


GUAGNANO
| È accaduto questa mattina intorno alle 9:00, sulla centralissima via Vittorio Veneto, in pieno centro abitato. Ad essere presa di mira la nota gioielleria “Preziosi d’Arte”, dove i malviventi si erano introdotti durante la notte, attraverso un foro scavato sul retro accedendo da una struttura disabitata.   Tutto ha preso il via quando la commessa è giunta per prima nel locale, per aprirlo al pubblico, disattivando l’allarme come tutte le mattine. Ad accoglierla ha trovato i malviventi, in due e col volto coperto, che sono sbucati all’improvviso. Immobilizzata e imbavagliata, la ragazza è stata legata ad una sedia con delle corde di plastica. I due hanno velocemente fatto propri i gioielli e riempito i borsoni, quando all’esterno è giunto il titolare del negozio. L’uomo, scorgendo la scena dalla vetrata, ha immediatamente appreso cosa stava accadendo ed ha subito chiamato aiuto. Il caso ha voluto che in quel momento fossero presenti, proprio lì d’avanti, alcune guardie giurate a bordo di un furgone della Securpol, che facevano da scorta per una consegna di sigarette alla tabaccheria sita a pochi passi dal negozio. Ed è da qui che hanno preso il via veri e propri attimi da brivido. I malviventi, che si accingevano a scappare, hanno incrociato i vigilantes. I due colpi sparati in aria a scopo intimidatorio hanno fatto sì che i due si liberassero della refurtiva, mentre fuggivano a piedi. Hanno poi bloccato un primo automobilista di passaggio senza però riuscirci, per farlo poi al secondo tentativo, costringendo il secondo malcapitato a scendere e consegnare l’autovettura. Sono così fuggiti a tutto gas, fino a dileguarsi. Erano a bordo di una Ford Fiesta di colore verde. Sulla vicenda indagano i carabinieri della locale stazione e i militari della Compagnia di Campi Salentina. Nelle loro mani anche le registrazioni delle videocamere di sorveglianza che erano regolarmente in funzione.

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