di Emanuela De Blasi | 26 Febbraio 2014
SALICE SALENTINO | Ritorna sulla questione raccolta differenziata il gruppo “Primavera Salicese”, questa volta attraverso la voce del capogruppo consigliere comunale Mimino Leuzzi che addebita alla maggioranza Tondo di Salice la responsabilità di aver vissuto un “letargo di ben sette anni” prima di “scoprire” il problema della raccolta differenziata.
“Non invento nulla se dico che la percentuale di raccolta differenziata è la più bassa dell’intera regione, dichiara. Tantissime Amministrazioni nel recente passato hanno raccolto la sfida e spesso sono riuscite a vincerla, altre, come la nostra, hanno sprecato tempo per la verità più per impreparazione che per volontà”.
A fronte di questa situazione, secondo Leuzzi, gli amministratori di Salice, invece di dimostrare “lealtà e chiarezza” nei confronti della cittadinanza, rispettando cittadini e opposizione, “passano in maniera scomposta al contrattacco. L’assessore D’Amone addita il modus operandi di Primavera Salicese limitandolo ad una mera ricerca di visibilità. Dovrebbe ricordare che, evidentemente, proprio grazie a questa nostra ardita voglia di apparire, è riuscita a conquistare un posto in Giunta; posto che pare abbia già metabolizzato al meglio, al contatto con amministratori sempre pronti ad additare qualcun altro pur di fugare colpe proprie”.
E rivolgendosi ancora alla D’Amone aggiunge, “non rendendosi conto della portata del problema e delle responsabilità di chi gli sta accanto, la spara grossa tentando a suo dire di fare un poco di chiarezza. E’ riuscita, invece, a perdere una buona occasione per starsene zitta. D’altronde è questo il rischio che si corre quando ci si lascia trasportare dall’improvvisazione, senza capire di cosa si sta parlando”.
E a proposito di chiarezza, Leuzzi precisa. “Gli amministratori devono dire, per esempio, che non sono stati in grado di fare rispettare il contratto con la ditta che gestisce lo smaltimento”.
Fa notare Leuzzi che l’articolo 10 del contratto precisa che Salice dovrebbe avere una raccolta differenziata minima pari al 23%, valore molto lontano da quello attuale che si aggirano attorno al 6%.
“Aumentare del 5% la raccolta differenziata è nulla se pensiamo che dovremo raggiungere al più presto il 65% – aggiunge il consigliere di opposizione che ricorda che la normativa che pone gli obiettivi della raccolta risale al decreto legislativo 152/2006 e alla legge finanziaria 2007, “cioè più di quattro anni dopo il mio incarico assessorile, peraltro ai LLPP, terminato nel 2003”.
Ma dall’opposizione non arrivano solo critiche.
È lo stesso Leuzzi infatti ad auspicare un dialogo tra le forze politiche sia di maggioranza che di opposizione teso a superare gli scontri che si risolvono solo con l’addossarsi colpe a vicenda.
D’altra parte Leuzzi non nega che le iniziative su cui si sta puntando non siano degne di nota ma ribadisce che non sono sufficienti ad affrontare il problema della differenziata.
“Credo che possono aggiungersi altre idee – conclude – ma ciò può avvenire solo in un clima di rispetto dei ruoli. Invito, pertanto, il Sindaco a convocare un Consiglio Comunale aperto a tutti i cittadini per affrontare il problema in maniera seria e non estemporanea o peggio ancora legata agli umori di questo o quell’amministratore”.
Richiesta che è stata formalizzata ieri mattina dallo stesso capogruppo.
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