Football Guagnano 2008, Sport /
di Enrico Civino | 10 Marzo 2014
GUAGNANO | Pomeriggio soleggiato, vento di tramontana, 10 gradi di temperatura e terreno di gioco perfetto. Testa a testa, dietro alle grandi, per centrare il quinto posto che potrebbe significare PLAY-OFF e guardandosi dal Porto Cesareo, oggi ha pareggiato in casa con il Leverano, quarta forza del campionato. Il quinto posto sarebbe quello buono a condizione di accorciare i punti di distacco dal secondo posto in classifica a non più di 9, altrimenti i play-off, con una classifica come quella di oggi, rimarrebbe una chimera e se li giocherebbero in tre (le squadre dal 2° al 4° posto) come da regolamento FIGC. PRIMA FRAZIONE: 1′ Resinato, su assist di Savoia, calcia a colpo sicuro, ma Mele, in uscita, respinge con i piedi; 16’ Zilli crea e sbaglia l’unica occasione delle Aquile in tutta la partita, facendo fuori Tondo con un dribbling secco in area, ma calciando grossolanamente e abbondantemente fuori. SECONDA FRAZIONE: il Guagnano cerca con insistenza il goal. 9’ colpo di testa di Tondo deviato all’incrocio da Mele con un colpo di reni. 17’ Mele ancora protagonista quando mette in angolo, palla sopra la traversa, una punizione bella ed insidiosa di DiDonato. 93’ un rimpallo favorisce Di Donato che, dal limite dell’area, spedisce il pallone in rete con un diagonale alla destra di Mele. L’ANALISI – Era il terzo minuto di recupero, quando Di Donato, subentrato al 58’ a Diaw, ha battuto Mele con un incredibile diritto incrociato. Così ha perso l’Alliste, malgrado il suo possesso palla e dominando a tratti il Guagnano, tenendolo sempre nel suo centrocampo, come una squadra qualsiasi, non come una delle protagoniste di questo campionato, una delle candidate ai primi posti in classifica. Da partite così si possono trarre tanti insegnamenti, ma il primo è il più scontato, il più banale, vince chi fa goal e il Guagnano ne ha fatto uno più delle Aquile sfruttando la classe della sua miglior punta, “Super” Mario Di Donato, Gli assist sono state perle perse nel deserto dell’area allistina. La forza del Guagnano sono state la resistenza, il carattere, l’umiltà di difendersi anche se con qualche affanno e la grandezza di un portiere come Mummolo, oggi sempre presente a se stesso, decisivo in almeno due occasioni. GUAGNANO CAPOVOLTO – Se in estate il Guagnano ha ritenuto di tenere in organico un bomber vero come Mario DiDonato era per vincere partite del genere, giocate bene, a tratti dominate, ma alla fine perse anche per i troppi errori in zona-gol. Mario era in panchina e davanti ai suoi occhi il Guagnano ha messo sotto gli avversari per 75 minuti. Difficile vedere una squadra più spietata del Guagnano. Nel giro continuo di questo periodo stretto di questo campionato, Tondo aveva deciso di portare DiDonato in panchina, lasciando la parte terminale dell’azione a Diaw e Resinato. Non era vita facile per loro perché il gioco li raggiungeva a fatica, erano ai margini della partita. Ma quando uno nasce con la classe, gli basta poco per rientrarci. E rientrarci da campione. E’ successo così che Resinato abbia piazzato due palloni d’oro per Gigante e Diaw. Il senso del Guagnano capovolto, col cannoniere a fare gli assist per gli esterni. Il tiro al volo di Diaw (Abib si è fatto colpevolmente superare dalla traiettoria della palla) è stato una coltellata: mezza girata al volo, sul secondo palo. La conclusione di Gigante è stata meno spettacolare ma fuori. E’ stato uno splendido SuperMario a strappare la palla ai difensori Aquilini e in una mezza mischia (93’) con un tocco di interno, ha meritato il goal. ATTACCO AQUILE – L’Alliste ha tenuto il gioco fra i suoi piedi per buoni tratti di gara. L’ha guidato De Pietro con Toma che, lungo il percorso verso l’area Guagnanese trovava però un ostacolo difficile da saltare, una transenna vera e propria, quella di Ricciato. Sanato, per aiutare De Pietro, al 25′ ha spostato Cavalera a sinistra e Zilli a destra. Adamo era difficile da contenere, quando si accentrava per cercare la porta faceva paura. CAMBI DI QUALITA’ – Quando Tondo, a metà della ripresa, ha visto che l’Alliste continuava a indietreggiare e ad aspettare il Guagnano una ventina di metri oltre la propria area, anziché rinforzare gli ormeggi ha dato spazio alla qualità che aveva tenuto fino ad allora in panchina, prima Mello (fuori Resinato), poi DiDonato (fuori Diaw). Puntava al contropiede. Sabato in panchina non aveva le stesse risorse e la sua prima risposta è stato Casciaro per Adamo. L’Alliste non ha mai mollato la presa, ha continuato ad attaccare ma non a costruire azioni da gol. L’ARBITRO: CRISTIANA LARASPATA 7 – Fa giocare molto, rischiando anche che la gara le sfugga di mano. Direzione precisa, puntuale e, persino, umile perché dialoga con i giocatori evitando di mettere mano facilmente ai cartellini. Una bella gara la sua, specialmente quando ha fatto di necessità (proteste allistine) virtù (cartellini gialli e nel finire rossi). Fa giocare molto rischiando, a volte, di vedersi sfuggire di mano la partita. Ma non commette errori particolari.
foto Luca Ciccarese
I tabellini della gara:
GUAGNANO-AQUILE ALLISTE 1–0 (0-0)
GUAGNANO: (4-3-1-2) 1.Mummolo 7; 2.Tondo 7, 5.Ricciato 7, 6.Mele 7, 3.Montefrancesco 7; 10.Scarpello 6 (73’ 18.Leone sv), 4.Chirivì 7, 8.Savoia 7; 9.Gigante 6; 7.Diaw 6 (58’ 17.DiDonato 8), 11.Resinato 6 (53’ 16.Mello 7). A disp.: 12.Miccoli, 13.Simmini, 14.Nicolì, 14.Ricciato. All.: Tondo.
AQUILE ALLISTE: (4-5-1) 1.Mele 8; 2.Corvaglia 7, 5.Preite 7, 6.Fersini 7, 3.Russo 7; 7.Cavalera 6, 4.De Pietro 6, 8.Galati 6, 10.Toma 7 (74’ 15.Siciliano sv), 11.Zilli 5 (84’ 17.De Vitis sv); 9.Adamo 6 (68’ 18.Casciaro 6). A disp.: 12.Rizzo, 13.Farull, 14.Ciullo, 16.Ria. All.: Sabato.
RETI: 90’+3’ Di Donato (G).
ARBITRO: Cristiana Laraspata di Bari 7.
NOTE: Spettatori: 200 circa. 93’ espulsi per proteste Rizzo e Corvaglia (A). Angoli: 8 a 4 per il Guagnano. Recupero: 1’ e 4’.
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