Football Guagnano 2008, Sport /
di Enrico Civino | 16 Marzo 2014
MINERVINO | Pomeriggio primaverile, vento leggero, 14 gradi di temperatura e terreno di gioco perfetto. Il Minervino arriva a questa gara in grande spolvero perché imbattuto da 12 giornate (ultima sconfitta per 2 a 0 a Mesagne). Il Guagnano la sua ultima ed unica vittoria esterna era rimasta quella della seconda giornata a Porto Cesareo per 3 a 0, poi solo pareggi e sconfitte. PRIMA FRAZIONE: Possesso palla del Minervino e due sole possibilità di tiro ben controllate da Mummolo. Guagnano, in controllo, cerca anch’esso la conclusione senza fortuna. SECONDA FRAZIONE: la partita la fanno i rossazzurri Guagnanesi ed al 17’, infatti, vanno in vantaggio con un gran goal di Mello che, dal limite del’area dei locali sferra un tiro imparabile che si adagia in fondo alla rete difesa da Carretta superandolo in pallonetto; parecchi minuti dopo il Minervino riesce anche a segnare, ma il fuorigioco è così netto che Bucci è costretto ad annullare. Altre situazioni pericolose create dal Guagnano e niente altro. LA PARTITA – C’è una legge non scritta del calcio, a qualsiasi livello. Se sprechi una, due occasioni da goal, alla fine il goal te lo fa l’avversario. E infatti dopo la rete del Guagnano si è visto che i padroni di casa non c’erano più molto con la testa. Che tutta la squadra ha perso lucidità. Che qualcosa non andava. Così prendi un goal mai visto e resti lì a chiederti perché. ALLARME – Il campanellino d’allarme suonato a Minervino è diventata una sirena coi lampeggianti. Tra le tante cose che ha detto questa partita, dal sapore amaro per il Minervino, c’è il fatto che gli azzurri sono una cosa negli undici titolari, con Cotardo e De Benedittis; un’altra quando in campo sono chiamati altri giocatori. Oggi senza Papadia la difesa non è apparsa solida come in altre occasioni e Cotardo a centrocampo ha letto spesso uno spartito diverso dai compagni di squadra riuscendo a perdere stoltamente l’ultimo pallone, quello che andava solo scambiato con altri. Piri, entrato al posto di Mingiano, ha avuto la grande occasione e l’ha sprecata scegliendo sempre la soluzione sbagliata in contropiede, che pure è, dovrebbe essere il suo pane. No, come Cerbino è costretto ad allargare le sue scelte, emergono problemi non indifferenti. Così va riconsiderata la gestione delle ammonizioni e degli infortuni. Dalla sua parte, Tondo ha indovinato tutto: dalla formazione iniziale al sistema di gioco e alla posizione di Casaluci, largo a sinistra nel rombo di centrocampo ed ancora la splendida posizione di Mello, grazie alla quale si è distinto MIGLIORE IN CAMPO e segnando pure la rete della vittoria. Protagonista sempre Francesco Resinato, nel bene e nel male. Grande talento questo ragazzo, capace di liberarsi al tiro, trovando però Carretta a dirgli di no. Ma almeno in un’occasione Resinato è stato da ritiro della patente. Quando ha superato in tromba un paio di difensori del Minervino e poi, sull’uscita disperata di Carretta gli ha tirato addosso ignorando DiDonato solo soletto al limite dell’area piccola. sarebbe stato un gioco da ragazzi per il trepuzzino appoggiare in rete e chiudere la partita. Parola chiave: pazienza. Quella servita al Guagnano per capire come attaccare i locali, senza sbattere sul muro della difesa a cinque, e quella servita al Minervino per restare in partita il più a lungo possibile per poi giocarsi il tutto per tutto. Si era ragionato a lungo alla vigilia su come Tondo avrebbe sopperito all’assenza di Scarpello, magari ricorrendo a un falso centravanti. A questo tipo di soluzione, con Mello a fare la sua parte e Resinato insieme a Casaluci accanto. E su quel tridente ha continuato a mettere mano nella ripresa, ottenendo combinazioni sempre differenti per caratteristiche e potenzialità offensive: dentro Diaw per Casaluci, e poi Gigante e Leone per Resinato e Mello. Dai tridenti ai triangoli: le cose migliori, specie nel primo tempo, il Guagnano le ha fatte vedere quando ha alzato il ritmo, ha giocato più in velocità e in verticale, provando a sorprendere la difesa azzurra con fraseggi stretti appena fuori l’area. L’azione dell’1-0, non a caso, nasce con una triangolazione rapida conclusa poi da Mello. L’ARBITRO: SALVATORE BUCCI, della Sezione di MOLFETTA – Sbaglia due volte su DiDonato e invece gli fischia contro. C’è un fallo su Resinato nell’azione del goal e meno male che non lo vede. Sorvola su un paio di gomitate di Presicce. Male. Fa giocare molto, dirige per il resto in modo precisa e puntuale. Usa al momento propizio i gialli.
Fa giocare molto rischiando, a volte, di vedersi sfuggire di mano la partita. Ma non commette errori particolari.
foto Luca Ciccarese
I tabellini della gara:
MINERVINO – GUAGNANO 0–1 (0-0)
MINERVINO: (5-3-1-1) 1.Carretta; 2.Tauriello, 5.Samueli, 6.Caroppo, 3.Mingiano (70’ 17.Piri); 7. Muci (63’ 18.Pede), 4. Greco, 8.Presicce, 11. Giannone; 10.Cotardo; 9.De Benedittis. A disp.: 12.Aprile, 13.Papadia, 14.Nardone, 15.Campa, 16.Ferraro. All.: Cerbino.
GUAGNANO: (4-3-1-2) 1.Mummolo 7; 2.Tondo 7, 5.Ricciato M 8, 6.Mele 7, 3.Montefrancesco 8; 8.Savoia 7, 4.Chirivì 8, 11.Casaluci 7 (52’ 17.Diaw 7); 10.Mello 9 (70’ 18.Leone 7); 7.Resinato 7 (77’ 15.Gigante 7), 9.DiDonato 7. A disp.: 12.Miccoli, 13.Nicolì, 14.Ricciato A, 16.Simmini. All.: Tondo.
RETI: 62’ Mello (G).
ARBITRO: Bucci 6.
NOTE: Spettatori: 200 circa. Ammoniti: Presicce,Cotardo e Piri (M), Mummolo,Tondo e Mele (G). Angoli: 6 a 6. Recupero: 1’ e 4’.
11 Febbraio 2014
12 Febbraio 2016
24 Gennaio 2016
28 Novembre 2017
26 Gennaio 2018
13 Aprile 2024
1 mese ago
26 Gennaio 2018
Tutti i cittadini italiani portano in dichiarazione fiscale...26 Gennaio 2018
Nel calcolo dell’Indicatore Situazione Economica...26 Gennaio 2018
La formula di ospitalità del bed and breakfast (B&B)...26 Gennaio 2018
L’assegno al nucleo familiare (ANF) è un sostegno...