di Emanuela De Blasi | 22 Marzo 2014
SALICE SALENTINO | L’incontro si è svolto questa mattina presso la Scuola Media alle 10.00 dove, alla presenza dei ragazzi di terza, esperti in materia di dipendenze hanno dato il loro contributo alla tematica.
Durante la conferenza, promossa dall’Associazione AMA, dal Comune di Salice Salentino e dall’Istituto Comprensivo, patrocinata dalla Croce Rossa e dalla Provincia di Lecce, si è lanciato un messaggio importante: la dipendenza, in tutte le sue accezioni, può essere combattuta attraverso l’informazione e la collaborazione tra le istituzioni che, ciascuna per il proprio ambito di competenza, operano in contesti sociali.
A fare gli onori di casa il Dirigente Scolastico, Dott. Vito Albano, che ha spiegato i motivi per cui è necessario oggi parlare di dipendenze, soprattutto da internet, nella scuola. Secondo il dirigente davanti all’evoluzione della società e dei mezzi di informazione non sempre i ragazzi sono in grado di fare un buon uso degli strumenti a loro disposizione. La scuola, nel suo ruolo educativo, è una realtà che deve aiutare a scegliere ciò che è giusto.
A fare i saluti, per l’associazione AMA, Daniela Pulli che rappresentava nell’occasione anche la Croce Rossa. Impegno dell’associazione sembra essere quello di sensibilizzare le nuove generazioni davanti ad alcune problematiche che ormai sono da ritenersi sociali. “Cosa si nasconde dietro lo schermo? Cosa c’è dietro ciò che i ragazzi dicono di conoscere?”, chiede la Pulli.
Domanda retorica che introduce la conferenza e tesse le fila degli interventi che seguono.
Ad occuparsi degli aspetti psichiatrici del tema la Dott.ssa Mariangela Pascali, responsabile S.E.R.T. che raccontando la sua esperienza diretta di professionista che opera nel campo delle tossicodipendenze ha sollecitato i ragazzi alla riflessione, all’ascolto della proprie emozioni e alla gestione di queste in un contesto sociale che ci vede vivere sempre più spesso come soggetti “soli” in continuo contrasto con l’altro in un’ottica di prevaricazione.
Rispettare le regole significa per la dottoressa avere la possibilità di restare dentro la società e di non esser tagliati fuori. La soluzione, in realtà, è avere la forza di scegliere, vera libertà che rende i giovani di oggi uomini del futuro, negata di fatto dalla dipendenza.
Interessante l’intervento dei due rappresentanti della Polizia di Stato che attraverso esempi concreti e immagine proiettate hanno spiegato quali sono i rischi anche legali che si nascondo dietro lo schermo. Clik, post e twitt possono infatti spesso generare abusi nella rete che diventano azioni passibili di condanna. Fornire strumenti adeguati all’uso della rete vuol dire tutelare.
A concludere la conferenza il Dottor Ferruccio Carrozzo, Medico Igienista che si è occupato della dipendenza dal gioco d’azzardo. Il messaggio lanciato attraverso uno sketch interpretato da due pagliacci si potrebbe riassumere con le parole di uno di questi, riuscito a sfuggire alla dipendenza. “Pensavo si potesse controllare il caso ma il caso non riflette, non ha memoria e non può essere cambiato”.
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