Cronaca /
di Emanuela De Blasi | 24 Aprile 2014
SALICE SALENTINO | Sfiora la tragedia un uomo di 41 anni, nativo di Veglie e saltuariamente residente a Salice in via Arciprete Gravili, traversa di Via Vescovo Faggiano, dove sporadicamente abita da solo dopo la separazione dalla moglie.
A salvarlo la figlia che, dopo aver trascorso la mattinata di Pasquetta con lui, era stata riaccompagnata dall’uomo nella casa dei nonni, in un paese vicino Salice, dove la bimba vive anche con la madre e le altre due sorelline.
Il 41enne, probabilmente provato dalla situazione familiare e dalla situazione economica precaria dovuta allo stato di disoccupazione, tornato nell’abitazione di Salice ha cercato di togliersi la vita impiccandosi nel pozzo luce della sua casa.
Ma il suo amore di padre non ha potuto permettergli di abbandonare per sempre la figlia senza prima dirgli addio almeno con un sms, messaggio che lo ha salvato.
La ragazzina di 12 anni destinataria dell’sms, spaventata dal post ricevuto dal padre, ha avvisato la madre che prontamente ha contattato i carabinieri e il vicino di casa.
Grazie al repentino intervento dei militari l’uomo ha avuto salva la vita.
Assistito dal 118 è stato comunque trasportato presso il Vito Fazzi di Lecce ma ormai non è più in pericolo.
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In riferimento al vostro articolo, sono onorata di fare un plauso ai carabinieri di Veglie che con la loro tempestività hanno salvato C. V., 41 anni, di Salice e, per tale gesto, sono stati proposti dal loro Comandante di Campi S. per un encomio. Il Comandante della stazione di Veglie, grazie all’ intuito e alla determinazione, raccogliendo il segnale di aiuto da parte di una famiglia disperata, ha saputo cogliere il lato umano nel più alto senso del dovere. Non è il primo fondamentale gesto del M.llo De Luca verso coloro che si trovano in difficoltà, come del resto ha ampiamente dimostrato durante il suo servizio a Guagnano. Una bambina di sottile intuito ha coronato l impegno di tutti, facendo riaffiorare l’amore tra i due genitori.
siete stati eroi. meritate (non so cosa si fa), ma un dono lo meritate.