di Redazione | 14 Agosto 2014
Continuano le polemiche attorno al Premio Terre del Negroamaro, il discusso evento in programma a Guagnano il 22 agosto prossimo e che vedrà il primo cittadino di Verona Flavio Tosi ricevere l’omonimo premio nel corso della kermesse. Il PD leccese fa sapere di sostenere pienamente la contestazione nata attorno al conferimento, messa in atto in primis dall’opposizione al governo di Guagnano a causa dell’appartenenza del primo cittadino di Verona al partito della Lega. Qui di seguito il comunicato ufficiale pervenuto dalla segreteria provinciale del PD.
«La segreteria provinciale del Partito di Democratico ha manifestato il suo sostegno al PD di Guagnano quando la triste vicenda del premio Terre del Negroamaro sembrava essere solo una questione locale. Lo manifesta a maggior ragione oggi, alla luce di un avvenimento che, giorno dopo giorno, assume dimensioni nazionali. Il Partito Democratico non è, e non sarà mai, un Partito avvezzo a praticare una sorta di razzismo di ritorno, né, questa vicenda sembra assumere le sembianze di una questione di territorialità fine a se stessa: non è, dunque, una battagllia di “retroguardia”, qui siamo di fronte ad una questione Politica e come tale va affrontata. Il sindaco del Comune di Guagnano è un politico di lungo corso, che per almeno tre decenni ha militato nelle file dei partiti del centrodestra ed il sindaco di Verona è una figura politica nota di un partito manifestamente xenofobo e razzista, che cerca di rifarsi un’immagine al di fuori dei classici confini Padani. Alla luce di questo aspetto, e provando a tenere ben annodato il filo del ragionamento, riassumiamo le motivazione addotte per le quali Flavio Tosi, Sindaco della città del Vinitaly, sarebbe meritevole di un premio «per aver ospitato decorosamente le sette cantine guagnanesi al salone internazionale del vino». E’ superfluo sottolineare come il Vinitaly esista dal lontano 1967 e che in questi quarantasette anni siano state decine le cantine Salentine a partecipare con successo alla manifestazione. Così come è superfluo ribadire che la presenza nei padiglioni della fiera, comporta un esborso economico non indifferente per ogni metro quadrato richiesto. E che il costo per ogni espositore deriva in base al posizionamento logistico della postazione desiderata. Le cantine Salentine che, oggi come ieri, sono presenti a Verona, lo sono, pertanto, non per la benevolenza di qualcuno, ma per interesse e convenienza dell’Ente Autonomo per le Fiere di Verona. Il Premio Terre del Negroamaro, dal canto suo, nasce nel segno di un’idea di emancipazione territoriale, di Storia e di Cultura e per premiare personalità che si distinguono nell’opera di valorizzazione del nostro territorio. Tra queste missioni crediamo rientri anche quella di aprire strade e lanciare ponti verso altri mondi in un reciproco scambio culturale e solidale. Esattamente quello che, anche in questa edizione, aveva cercato di fare il GAL terra d’Arneo che, con il Presidente Cosimo Durante aveva istituito il Premio speciale “Terra d’Arneo per la Pace” da assegnare a Nabil Salameh e Roni Ben Efrat. Le rinunce di questi giorni dimostrano come la serietà e la coerenza, impongano l’impossibilità di far convivere sullo stesso palco e nella stessa manifestazione, le idee di pace e di integrazione in cui la nostra terra vuole riconoscersi, con un soggetto politico in cerca di visibilità e, in passato, già condannato per propaganda razzista e fautore di politiche contro l’integrazione. L’Amministrazione Comunale di Guagnano, ha perso una grande occasione, preferendo rifugiarsi in una propaganda politica di bassa… lega».
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