Football Guagnano 2008, Sport / Guagnano
di Enrico Civino | 16 Settembre 2014
Domenica 21 settembre partiamo con la “COPPA PUGLIA” ed il solito turno eliminatorio “GUAGNANO-GIOVENTU’ CAMPI”. Campionato a 17 squadre: vediamo equilibrio ma poca qualità, troppi vecchietti. L’assurdo di questa PRIMA CATEGORIA è di essere diventata un cimitero degli elefanti, permette ai quarantenni di far fare, eternamente, la panchina ai diciassettenni e diciottenni. Più spazio ai ragazzi, non sono sufficienti gli obbligatori tre under. Questo è un momento molto grave, occorrono persone, sul trono della F.I.G.C., in grado di prendere decisioni per il bene comune. Premesso che all’interno delle regole ciascuno deve essere libero di lavorare come vuole, noi torneremmo volentieri al calcio degli anni 70: lo puoi fare per scelta, anche se il regolamento non te lo impone. Noi tornavamo da scuola e correvamo da soli al campo che avevamo e dove oggi si trova la scuola materna della CASA della BONTA’, dove giocavamo fino a sera: sei ore di calcio al giorno. Ora gli stadi veri hanno preso il posto di quello che una volta chiamavamo “campo sportivo”, ma altro non era che lo spazio (“L’AIRA”) che i contadini usavano per battere i fasci di spighe di grano. Però quelli veri di oggi sono vuoti e le strade sono pericolose: un genitore porta il figlio alla scuola calcio quattro volte alla settimana, fate anche due ore, sono otto alla settimana contro le nostre sei al giorno. L’unica probabilità è che gli istruttori, con la loro bravura, riescano a massimizzare il poco tempo di cui dispongono. Meglio, comunque, una rosa con dieci under e tre in campo che una con trenta quarantenni e dieci che giocano, per un discorso di qualità e perché lo spazio per i ragazzi va ritrovato al più presto. Non ci si può permettere che giochino quelli che dovrebbero insegnarlo il gioco del calcio. Ci agganceremmo subito alle regole dell’UEFA, con un numero obbligatorio di calciatori “residenti” e un altro di ragazzi cresciuti nel proprio vivaio. Perché a parole tutti invocano lo spazio per i ragazzi e nella pratica tutti li boicottano? Questo si chiama parlar chiaro. In quanto tempo se ne può uscire? Dobbiamo piantare nuovi arbusti convinti che gli alberi se li godranno i nostri figli, tutto qui. Quando segni un goal devi esultare e ricevere l’abbraccio dei compagni, non farti largo perché hai un balletto da eseguire in solitudine vicino alla bandierina d’angolo. Bisogna tornare indietro, sì. Bisogna salvare anche il campionato: non lo vediamo livellato, ma equilibrato si. Sarà divertente fin dalle prime partite, che non sapremmo pronosticare. Il MINERVINO, era un blocco unico e compatto composto da società, allenatore, squadra e tifosi, con l’aggiunta del bomber BELLANTE è diventato la squadra da battere; vedremo se Giurgola riuscirà a ricreare quella simbiosi che c’era con Alvaro Petrachi. In ogni caso le altre squadre ora credono di poter competere, e questo è già importante. Quali di loro ne hanno la possibilità tecnica? Naturalmente il COPERTINO con le acquisizioni di Nobile, Frisenda e Franza. Poi c’è da considerare il modo in cui gioca Andrea Pagano che a noi piace molto. Poi il RACALE, risorto dalle ceneri dell’Alliste/Felline e di quella squadra che, non molto tempo addietro, navigava in ECCELLENZA. Subito dietro il FOOTBALL GUAGNANO, il cui calcio mercato ha convinto. Caputo, Colletta, Alfarano, De Pascalis, il “bomber” Nestola ed un manipolo di ragazzini (Leardi/Persano/Pastorelli/Palazzo/Leone), di grande spessore, in cerca di visibilità sono il viatico per mister Lorenzo Leone ed il capitano Marco Ricciato. Da guardare con attenzione il PORTO CESAREO di Margagliotti rinforzato dall’arrivo di Masciullo, ex Sogliano, Petrelli, ex Campi, Pendinelli, ex Mesagne, Volturno, ex Nardò, e Lupo, ex Novoli. Squadre, queste ultime, in cerca di un posto al sole. Altre squadre da tenere d’occhio sono UGENTO ed UGGIANO CALCIO, entrambe in forte crescita. Le outsiders di turno, apparentemente, sembrano essere le ripescate TREPUZZI e VEGLIE che si stanno muovendo anch’esse sul calcio mercato. Cosa chiediamo al campionato? Tanto entusiasmo. Il calcio si può fare in tanti modi, ma spesso viene meglio con chi da ragazzo andava a dormire con la maglietta della squadra del cuore. Cosa dobbiamo aspettarci? Di non vincerlo. Premesso questo, amiamo il modo di ragionare di mister Leone, che contro Minervino e Copertino vuole divertirsi a competere. Ha ragione, è il modo giusto di prenderlo, quello che ci riporterà in alto. Il Minervino ha qualche responsabilità in più, quale favorita alla vittoria finale. Giocare con coraggio, il resto verrà di conseguenza. Intanto godiamoci il primo turno di “COPPA PUGLIA” che va a cominciare, come detto, domenica.
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