di Pierluigi Pinto | 28 Settembre 2014
Per commentare degnamente questa partita, dobbiamo partire dall’ultimo minuto di recupero del secondo tempo: punizione dal limite per la Paganese, sul pallone si avvicina Herrera, che fa partire un interno sinistro che oltrepassa la barriera, la palla carica di effetto sta per entrare in rete, ma, c’è un ma!
Da oggi a Lecce dopo San Oronzo c’è un nuovo santo: San Caglioni. Il numero 1 giallorosso vola all’incrocio dei pali e devia il pallone in angolo. Ecco questa è la dimostrazione più chiara di come il Lecce possa rischiare di pareggiare o addirittura perdere delle partite che fino ad allora avevano visto solo una squadra in campo: Il Lecce. La squadra salentina continua nella sua strana tendenza, quella di non riuscire a chiudere partite contro squadre nettamente inferiori, oggi la Paganese, mercoledí il Savoia.
L’attacco, escluso Miccoli, continua a essere molto sterile. Moscardelli è un’ombra, mentre Della Rocca almeno crea spazi per Miccoli, ma non segna. Mentre la difesa continua a non subire gol (5 partite, con questa, a rete inviolata), il centrocampo oggi ha visto quel Gomes titolare al fianco di Papini, con Carrozza e Doumbia sulle fascie, e la novità Mannini alle spalle di Carrozza stesso. E poi c’è lui, l’eterno Miccoli. Questa maglia ce l’ha sulla pelle, porta avanti con grinta incredibile ogni azione d’attacco dei salentini, e viene da chiedersi cosa avrebbe dato a 20 anni con il Lecce, se solo ne avesse avuto la possibilità. Godiamocelo ora.
La prima azione del Lecce è il gol del capitano al 14° del primo tempo: azione Mannini-Carrozza, cross al centro e Miccoli in semi rovesciata al volo batte Marruocco.
Per quasi tutto il tempo è superiorità Lecce, soprattutto possesso palla e ripartenze, i campani sfiorano il gol al 40° in mischia, ma è poca cosa davvero. Ennesima squadra di Lega Pro nettamente inferiore.
Nel secondo tempo fuori Carrozza (perchè?), per Donida, e al 19° Moscardelli per Della Rocca, ma è solo Paganese almeno nel possesso palla. Il Lecce attende e riparte in contropiede, e in uno di questi sfiora il raddoppio col Mosca (mi ripeto, ha l’urgente bisogno di un gol).
Da segnalare una discussione molto animata del portiere campano Marruocco (ex portiere della primavera del Lecce) coi raccattapalle, rei di non aver restituito la palla velocemente. I ragazzini sono stati insultati con parole indescrivibili, un esempio negativo per i bambini, complimenti al portiere, per fortuna era un ex.
Per finire l’azione descritta sopra della punizione, ma il triplice fischio dell’arbitro, manda le squadre negli spogliatoi. Il Lecce continua a vincere almeno in casa. Che la trasferta di Messina possa finalmente rappresentare la prima vittoria del Lecce in trasferta? Speriamo bene.
LECCE-PAGANESE 1-0
LECCE: Caglioni, Mannini, Lopez, Papini, Martinez, Sacilotto, Carrozza (1’st Donida), Filipe Gomes, Della Rocca (18’st Moscardelli), Miccoli, Doumbia (28’st Carini). A disp: Petrachi, Rullo, Rosafio, Morello.Allenatore: Chini (Lerda squalificato)
PAGANESE: Marruocco, Tartaglia, Moracci, Bocchetti, Paterni (29’st Cuoghi), Deli, Calamai (20’st Baccolo), Herrera, Vinci, Caccavallo, Bussi (13’st Malcore).A disp: Casadei, Dijibo, Armenise, Bergamini. Allenatore: Cuoghi
RETI: 13’pt Miccoli
ARBITRO: Fourneau di Roma 1
NOTE: Pomeriggio fresco e ventilato, temperatura 20°. Terreno di gioco in perfette condizioni. Spettatori: 3.972. Ammoniti: Papini, Mannini (L), Caccavallo, Herrera (P). Espulsi: . Recupero: 1′ e 4′.
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