Football Guagnano 2008, Sport / Guagnano
di Enrico Civino | 09 Novembre 2014
Pomeriggio fra nuvole e sole, 18 gradi di temperatura, vento leggero, terreno di gioco buono. Il Guagnano arriva a questa partita, mai giocata in passato, con il portiere Miccoli imbattuto da 425 minuti e con le assenze, pesantissime, di Mele, Ricciato e Colletta fra infortuni e squalifiche. Lo Scorrano, alla gara del “Carmen Longo”, si presenta imbattuto ed orfano di Bernardo, leader della squadra, squalificato. IL PROTAGONISTA: Guagnano cattivo, confusionario, arrabbiato, mai concentrato. Targato Nestola, il leader dell’attacco: corre, lotta, picchia, crea e segna. Pomeriggio, però, incolore per la squadra, letteralmente indemoniato dal primo all’ultimo minuto, a caccia di ogni pallone, pericoloso sotto porta, sempre nel cuore della battaglia, a prenderle e a darle. Era importante per Lui ritrovare continuità e cattiveria, caratteristiche che gli hanno consentito, nella stagione scorsa, di essere il bomber che stiamo conoscendo anche qui a Guagnano. S’è preso, oggi, il Guagnano, Antongiulio Nestola. Veglie, Minervino e G.Campi ne hanno certificato il recupero nel giro di 14 giorni. Non è bastato! I timori e le ansie se l’è lasciati alle spalle, è tornato il “bomber” di Veglie senza rifiuti e discussioni. Insieme ad Antongiulio, in ogni modo, è mancata la conferma del trio di ragazzini (Pastorelli e Palazzo in panchina) alle sue spalle a confortarlo. È un giocatore che può fare la differenza, anche oggi a segno. Un’intuizione dei dirigenti che potrebbe essere garanzia di successo, ed è quanto sperano i tifosi e tutto l’ambiente rossazzurro. Il parco attaccanti, quando vengono utilizzati, del Guagnano è forte ed è anche motivo di preoccupazione per gli allenatori avversari.
PRIMA FRAZIONE: 9’ difesa barcollante del Guagnano e Niang supera da solo due difensori e Miccoli col suo primo colpo di testa; a metà tempo Miccoli si infortuna e viene sostituito da Invidia. SECONDA FRAZIONE: 5’ raddoppio di Niang di testa con la complicità della difesa guagnanese; 10’ calcio di rigore per il Guagnano realizzato da Nestola; altre occasioni per i rossazzurri fallite. LA PARTITA: In realtà non c’è stata partita, il Guagnano l‘ha fatta per 90’ pur in confusione per 80’. Ha perso una partita da vincere, con in campo i titolari, con la sigaretta in bocca. Risultato e prestazione di oggi mandano in archivio la prima sconfitta della stagione, anche se non si capisce bene dove finiscano i meriti dei ospiti e comincino le colpe dei rossazzurri, le due cose si sovrappongono. Imbarazzante Scorrano, imbattuto anch’esso. Zero tiri in porta. Zero. L’impotenza fatta squadra. Il 2 a 1 è un risultato falso per difetto, perché se non fosse stato per Colapietro i biancorossi di reti ne avrebbero prese molte più di quella di Nestola. Lo Scorrano si è schierato con una difesa a cinque, con una mediana per niente pensante, squalificato Bernardo, e ha lasciato che il «povero» Niang andasse alla deriva su una zattera e pur tuttavia è riuscito a far vincere la sua squadra da solo e con i soli due colpi di testa riuscitigli. Il Guagnano ha preso il volante al calcio d’inizio e non l’ha mollato più. Rossazzurri in totale controllo, ma non schiodano la partita. Lo Scorrano si è auto inflitto un cappio al collo col suo difensivismo d’altri tempi e per il Guagnano stringere la corda avrebbe dovuto essere mera questione di minuti. Così non è stato. Spiace dirlo, ma Guagnano/Scorrano ha confermato quel che si sapeva: questo è un campionato spaccato in due, c’è troppa differenza tra la testa della corsa e il resto del gruppo. Si può vincere in casa del Guagnano, imbattuto, ma c’è modo e modo. L’atteggiamento dello Scorrano è stato un’ammissione di inferiorità fin dal primo secondo: squadra raccolta, in attesa della ripartenza buona. Con un Bernardo in meno. All’ottava giornata, da giocare, nulla è deciso. Invece questo Guagnano, che ha perso con una delle rivali accreditate ad inizio stagione senza Mele, Ricciato e Colletta, oggi si sente più forte. Non è stata la squadra dei giorni migliori. Una vera cooperativa al posto del famoso top-player. E alla fine, i conti in cassa tornano comunque. I ragazzi, li davanti, accampano il pressing nella trequarti avversaria e Chirivì, supportato da Persano, che gioca senza troppa fatica, dirige il traffico. I rossazzurri hanno i piedi ben piantati al centro del ring. Se non gli scappa il pugno del k.o. è perché i pesi piuma davanti, oggi, graffiano poco e perché Pastorelli e Palazzo riposano in panchina. Gli incursori scelti, attaccano meno del solito gli spazi in area che Nestola svuota arretrando. Lo Scorrano chiuderà la partita senza avere mai tirato in porta, e vince con due colpi di testa di Niang contro i 10 tentativi del Guagnano andati a vuoto. L’ARBITRO: ALESSANDRO VINCENZO ANCONA, della Sezione di TARANTO – Prende le decisioni giuste. Nette e immediate, tra l’altro, a conferma di come l’arbitro di Taranto sia sempre vicinissimo alle azioni. Poi qualche errore qua e là ci può stare, ma sono l’atteggiamento e la prossimità con il gioco che contano. Direzione concreta e precisa. Bravissimo
I tabellini della gara:
GUAGNANO-SCORRANO 1-2 (0-1)
GUAGNANO: Miccoli sv (Invidia 6); Leardi 6,5, Montefrancesco 5, Casaluci 6, Simmini 6,5; Chirivì 7, Persano 6,5 (Mele 6,5); Resinato 7, Alfarano 5 (Palazzo 7), De Santis 7; Nestola 7. Allenatore: Leone.
SCORRANO: Colapietro 8; De Santis 6 (Del Vescovo sv), Castriota 6, Rausa 7, Gervasi 7, De Dominicis 6; Stampete 6, Cristaldi7, Niang 8 (Pella sv), Rizzo D. 6 (Rizzo M. sv), Micocci 5. Allenatore: Cancella.
ARBITRO: Ancona 7.
RETI: 9’ e 50’ st. Niang (S), 55’ Nestola (G).
NOTE: Spettatori: 300 circa. Ammoniti: Chirivì, Montefrancesco, Casaluci e De Santis (G), Colapietro, Rausa, Cristaldi, Niang e Micocci (S). Angoli: 6 a 3 per il Guagnano. Recupero: pt. 2’ e st. 4’.
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