Football Guagnano 2008, Sport / Corigliano d'Otranto
di Redazione | 02 Febbraio 2015
Pomeriggio nuvoloso, 11 gradi di temperatura, leggero vento, buono il terreno di gioco. Testa coda oggi a Corigliano: Guagnano che cerca di rimettersi in carreggiata e locali che cercano, da buoni ultimi, i punti per sperare nella salvezza.
LA PARTITA – Leone: è di nuovo notte fonda. Il “suo” Guagnano crolla miseramente, anche, contro l’ultima in classifica, il Corigliano, in costante crescita anche di personalità e il tecnico rossazzurro rischia l’esonero. Se in settimana dovesse essere sostituito non si potrebbe certo parlare di sorpresa. Ormai, Leone sembra aver perso il controllo della squadra, ognuno dei ragazzi gioca per se stesso, non c’è mai stata ombra di gioco ed in ogni partita si vede una formazione nuova, rispetto alla precedente, continuando con le sconfitte. Dal primo posto e +7 sulla seconda in classifica si è passati al terzo posto asfittico attuale e meno tre dalla prima, che ha già osservato il suo turno di riposo. Il Corigliano ha giocato benino, disponendo del Guagnano dal 20’ al 45’ del primo tempo ed ancora per tutta la seconda parte del secondo tempo, dopo aver rischiato di prendere due goal al passivo. I locali soffrono solo nei 20’ iniziali della prima frazione e della ripresa e chiudendo, poi, trionfalmente la sfida al 90’ con la rete di Costantini R. Il classico successo che non lascia recriminazioni allo sconfitto: Corigliano più forte, più smaliziato e più abbottonato, punto. Corigliano in grado di puntare alla salvezza, altro punto. La carica: Riconosciuti subito i meriti del vincitore, bisogna adesso sottolineare i molti demeriti degli sconfitti. Che sono legati alle singole prestazioni, certo, ma che partono da un quadro d’assieme scoraggiante: come a Racale, il Guagnano non è mai entrato in partita a parte i venti minuti iniziali dove ha avuto qualche occasione per andare in vantaggio dopo di che ha preso due schiaffoni in faccia. E questa fragilità mentale, prima delle scelte tecniche, chiama in causa Lorenzo Leone: non è possibile che la sua squadra vada in campo così vuota di carica agonistica. Poi si può discutere se ci stava rilanciare Nestola, se Montefrancesco e Scalinci meritano più fiducia di Simmini e Pastorelli, se non era il caso di modificare il modulo per contrastare più efficacemente i muniti centrocampo della PRIMA CATEGORIA. Sono argomenti validissimi ai quali però non esiste controprova. Ma che ci sia il solo Colletta a moltiplicare gli sforzi pressando e spingendo come un ragazzino, beh questo è un dato che non può passare sotto silenzio nello spogliatoio rossazzurro: va analizzato molto seriamente dall’allenatore e dai giocatori perchè i prossimi avversari sono Pro Patria, Capo Leuca e Minervino. Ammesso che a Leone venga concesso di affrontarli. Sono problemi del presidente Mario Leo, naturalmente. Mollezza: Il Guagnano ha cominciato a battersi quando il tecnico, all’inizio, l’ha corretto, rispetto al passato, inserendo quattro elementi «vivi» al posto di quattro fra i più spenti. Le punte, scelte oggi, non hanno avuto la freddezza necessaria: avessero fatto goal, la partita si sarebbe rimessa nei giusti binari e lui avrebbe recuperato altra autostima. Predominio: Contro non eccellenti palleggiatori ma buoni contropiedisti, il Guagnano ha opposto il tandem Colletta/Chirivì che avrebbe dovuto ricevere assistenza dai rientri di Resinato, Pastorelli e Nestola (che resta un attaccante). Oppure dall’avanzamento sulla linea mediana, magari a turno, di Mele (con spostamento di Tondo al centro, suo ruolo naturale) e Montefrancesco (non è nelle sue corde). Questo indispensabile supporto i due centrocampisti rossazzurri lo hanno ricevuto in modo assai saltuario. E l’intelligente movimento di Gagliotta e Pellè, due ai quali il pallone non lo porti via, ha determinato nei fatti una costante superiorità di manovra del Corigliano, passato per giunta in vantaggio al primo affondo grazie a una sponda, su punizione, di Gagliotta sull’inserimento di Ciriolo. Il Guagnano si è fatto infilare una seconda volta in maniera intollerabile. Contropiede centrale con la difesa in barca e conclusione in rete facile facile di Costantini, subentrato all’inizio del secondo tempo. Qui il Guagnano, eravamo al 90’, ha continuato a spingere per altri 5’ senza produrre però pericoli per Gentile. Conclusione: altra sconfitta meritatissima. Certo, c’è pure la sorte (infortunio a Resinato, uno dei migliori nei minuti in cui ha giocato).
L’ARBITRO – ALESSANDRO ANCONA, Sezione CRA di TARANTO – Pomeriggio molto positivo per Alessandro Ancona. Tanti episodi importanti e altrettante proteste di Guagnano e Corigliano per alcune decisioni, ma i replay danno ragione al direttore di gara. La gara si accende dopo 32’ quando Ancona assegna un calcio di punizione dai 35 metri al Corigliano: è corretto punire la spinta di Mele all’attaccante del Corigliano sulla rimessa di Gentile. Sul successivo tiro di Gagliotta, tamponato da un difensore guagnanese, tap-in di Ciriolo ed 1 a 0 per i locali. Molto bravo ed in ottima giornata il direttore di gara.
I tabellini della gara:
CORIGLIANO-GUAGNANO 2-0 (1-0)
CORIGLIANO: 1 Gentile 7; 2 Donno M 6, 3 Russo 6, 4 Samueli 7, 5 Costantini A 7, 6 Costantini D 6; 7 De Paluanis 7, 8 Gagliotta 7, 9 Ciriolo 7, 10 Pellè 7, 11 Luperto 6. A disposizione: 12 Spagnolo, 13 Maniera, 14 Chirco, 15 Garrafa, 16 Costantini R 7, 17 Schiraldi, 18 Donno U. Allenatore: Nicola Colazzo.
GUAGNANO: 1 Fai 6; 2 Tondo 5, 4 Ricciato 6, 6 Mele 5, 3 Montefrancesco 5 (75’ Rizzo sv); 8 Colletta 6, 4 Chirivì 6; 7 Resinato 7 (35’ Scalinci 5), 9 Palazzo 6 (70’ Alfarano 5), 11 Pastorelli 6; 10 Nestola 5. A disposizione: 12 Miccoli, 13 Casaluci, 15 Persano, 16 Alfarano, 17 Rizzo, 18 Caputo. Allenatore: Lorenzo Leone.
ARBITRO: Ancona 7.
RETI: 32’ Ciriolo, 90’ Costantini R.
NOTE: Spettatori: 250 circa. Angoli: 6 a 4 per il Guagnano. Recupero: pt 1’ e st 5’.
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