Football Guagnano 2008, Sport / Guagnano
di Enrico Civino | 08 Febbraio 2015
Pomeriggio nuvoloso e freddo, 9 gradi di temperatura, leggero vento, buono il terreno di gioco. In tutta franchezza restiamo convinti di tre cose: a) Con il solo campionato da affrontare la rosa a disposizione è esagerata: diversi giocatori “fuori dal progetto” tendono a creare problemi di scelta al tecnico e malumori nei ragazzi; b) L’allenatore aveva assoluta necessità di una mente a centrocampo che potesse dare una mano al reparto. Colletta e Chirivì, bravissimi, non bastano, da soli, per reggere l’urto di centrocampisti avversari molto meglio attrezzati; c) Basta dichiarazioni “scorrette” (“GuagnanoInforma” e lo scrivente, sull’articolo di domenica scorsa non ha mai chiesto la testa di Lorenzo Leone!, ha fatto la critica tecnica di quello che ha visto – le scelte del mister non ci sono piaciute neanche quando vinceva – e colto gli umori dei tifosi sulla tribuna da dove assiste, domenicalmente, alle partite del Guagnano. Questo lo sottolinea, anche da tifoso, per chiarezza e spera che, da parte della Società, ci sia una tiratina d’orecchi a qualche giocatore, titolare inamovibile sino ad oggi, con il computer facile e la lingua troppo lunga. Se tali critiche tecniche non piacciono, qualcuno dovrebbe avere il buon senso di non fare sport e, soprattutto, starsene a casa propria a fare altro senza offendere la tifoseria locale. Ognuno rimanga nel proprio ruolo!), basta “scelte” strane e di amicizia che hanno fatto perdere punti ed allontanare i tifosi dallo stadio, basta “soddisfazione” per i 32 punti……è tempo di superare questa fase. Viceversa saranno quattro mesi di voci stonate e critiche invece di applausi che la maggior parte di questi ragazzi hanno dimostrato di meritare per quanto fatto. Ciò detto, ci corre l’obbligo di tornare a ringraziare, e non finiremo mai di farlo, i signori Mario Leo, Ronzino Persano e Giulio Bortone per gli enormi sacrifici quotidiani e l’impegno profuso nel riportare il Guagnano ai livelli del calcio che conta. Testa coda, anche oggi: Guagnano che cerca l’aggancio alla testa della classifica, Racale ed Uggiano permettendo, e i leccesi che cercano, da quartultimi, i punti per allontanarsi dalla zona play-out. La squadra torna al “Carmen Longo” dopo un mese di assenza, la più lunga degli ultimi anni. Una fuga che è anche metaforica. Buttato a mare il 4-2-4 torna perentorio il 4-3-1-2, nella sua forma più tipica e più difensiva, con l’utilizzo di Pastorelli, naturale trequartista nel ruolo di appoggio al centrocampo e di rifinitura per le punte a cui, sino ad oggi, è stato impedito di esprimersi appieno per il ruolo in cui è stato costretto. Mele si adegua al ruolo di esterno di centrocampo che Lui non adora, essendo esterno si, ma basso. Questa rigorosa distinzione di ambiti può avere piacevoli effetti collaterali. Uno dei segreti dell’ottimo bimestre ottobre/novembre del Guagnano è stato il divertimento dei giocatori (i nuovi under inseriti) che al “Carmen Longo” studiavano un calcio nuovo, sbarazzino, ambizioso e gratificante. Ritrovare la continuità (non il solito 4-2-4 ormai trito e ritrito) che può ridare l’entusiasmo e le motivazioni già mostrato dai ragazzi a settembre. Hanno preparato la gara con la Pro Patria per tutta la settimana in modo intenso e provando, quindi, il più agevole 4-3-1-2, in un momento di calo fisico che dura da un pò. Il Guagnano, pareggiando per il rotto della cuffia, neanche oggi ha fatto il suo dovere: chi si aspettava bel calcio, oltre ai tre punti, è pregato di ripassare. I rossazzurri avevano bisogno di ripartire e non ci sono riusciti, il resto si vedrà. Per continuare sulla strada che porta, almeno, ad un tranquillo raggiungimento di un posto nei PLAY-OFF, forse è giunto il momento di investire sui talenti in rosa che non sono pochi, ma tra panchina e tribuna sono fuori dai giochi.
LA PARTITA – Un passo smorzato dalla brutta partita contro la ProPatria fa smarrire l’assestamento sul podio, una vittoria importante avrebbe restituito, in qualche modo, lo sfregio del Carmen Longo. Non si è visto un bel Guagnano, non lo è stato nei momenti decisivi rete a parte. Ha impiegato 92’ per realizzare quel goal che mancava da tempo, continua a fare un gioco (?) confusionario e privo di idee e la ProPatria stava cominciando a gonfiare il petto. Così fanno i vincenti. Nel primo tempo invece, pur avendo il pieno controllo del match i rossazzurri non hanno avuto la cattiveria per chiuderla ed hanno rischiato di perderla se non ci fosse stato il bel goal di Tondo. Risolto alla meno peggio il pomeriggio e ricominciando, speriamo, il dialogo con i punti, il Guagnano può concedersi in leggerezza una settimana più tranquilla. Facile però chiedere di più a questa squadra. Alla luce del baratro di valori. Il Guagnano si è dimostrato subito superiore in tutto: qualità, corsa, forza, ricambi non organizzazione. Mele, Tondo, Colletta, Pastorelli fuori ruolo. Palazzo, Caputo e Persano in panchina con Simmini in tribuna. Conseguenze: il Guagnano continua a latitare scendendo lentamente in classifica. Il rischio, calcolato, era di soffrire come domenica scorsa sul campo del Corigliano e così è stato, per risparmiare energie preziose che non ci sono, per la verità non trova riscontri nella realtà di un primo tempo dominato dai vecchi e nuovi rossazzurri. Nessuno sottovalutava la ProPatria e anzi tutti cercavano di dare l’assalto al fortino avversario, che vacillava senza crollare, perché Donateo è bravissimo, in almeno tre occasioni, quando si distende per deviare le conclusioni del Guagnano e fortunato quando Palazzo colpisce la traversa. Di positivo, oggi, c’è da sottolineare solo l’esordio in questo campionato di Matteo Savoia ed il bel goal di Marco Tondo su colpo di testa al 92’.
L’ARBITRO – GIORGIA CACCIAPAGLIA, Sezione CRA di BARI – Molto bravo ed in ottima giornata il direttore di gara che non fatica molto a controllare la gara, merito anche dei giocatori mai fuori le righe nelle proteste. Match caratterizzato da due squadre solari pur con diverse necessità. Ottimo arbitraggio.
I tabellini della gara:
GUAGNANO-PROPATRIA 1-1 (0-1)
GUAGNANO: 1 Fai 6; 2 Tondo 7, 3 Montefrancesco 6, 4 Chirivì 6, 5 Ricciato 6, 6 Casaluci 5; 7 Colletta 6, 8 Mele 6 (15 Persano 6), 9 Resinato 6, 10 Nestola 5 (16 Savoia 6), 11 Pastorelli 6 (18 Palazzo 6). A disposizione: 12 Miccoli, 13 Caputo, 14 Leardi, 17 Alfarano. Allenatore: Leone
PROPATRIA: 1 Donateo 7; 2 Tramacere 6, 3 Brambilla 6, 4 Sanzò 7, 5 Paladini 7, 6 Lezzi 6; 7 Camassa 6, 8 Liccardi 6 (Damelio 6), 9 Belfiore 6 (Contino 6), 10 Sanseverino 8, 11 Palermo 6 (Cillo 6). A disposizione: 12 Moscagiuli, 13 Marenaci, 14 Caiaffa, 15 Damelio, 16 Contino, 17 Castelluzzo, 18 Cillo. Allenatore: Corvaglia.
ARBITRO: Giorgia Cacciapaglia 7.
RETI: 35’ Sanseverino (P), 92’ Tondo (G).
NOTE: Spettatori: 150 circa. Ammoniti: Tondo, Chirivì, Ricciato e Colletta (G), Tramacere e Liccardi (P). Angoli: 6 a 4 per il Guagnano. Recupero: p.t. 2’ e s.t. 3’.
11 Febbraio 2014
12 Febbraio 2016
24 Gennaio 2016
28 Novembre 2017
26 Gennaio 2018
21 Aprile 2024
1 mese ago
26 Gennaio 2018
Tutti i cittadini italiani portano in dichiarazione fiscale...26 Gennaio 2018
Nel calcolo dell’Indicatore Situazione Economica...26 Gennaio 2018
La formula di ospitalità del bed and breakfast (B&B)...26 Gennaio 2018
L’assegno al nucleo familiare (ANF) è un sostegno...