Football Guagnano 2008, Sport / Guagnano
di Enrico Civino | 10 Aprile 2015
Pomeriggio di sole, 15 gradi di temperatura, vento forte, discreto il terreno di gioco. Questo derby mancava al “Carmen Longo” dal lontano campionato di TERZA CATEGORIA 1978/79, poi squadre divise da campionati diversi in questi lunghi anni. Il Guagnano – settimo a sette punti dalla zona play-off, punti 38, 34 le reti realizzate e 35 quelle subite – tenta di rientrare nella zona spareggi, non si sa mai. Il Veglie – in zona play out, punti 20, 30 reti all’attivo e 51 subite – cerca i punti per allontanarsi dalla zona “pericolo”. E’ l’occasione, biancazzurri permettendo, per tentare la vera ripartenza. Rasserenato dal cambio in panchina, con l’arrivo di Mimino Leone, il Guagnano attacca le ultime 8 gare della fase discendente del girone di ritorno con un obiettivo molto chiaro: arrivare all’ultimo match, quello casalingo contro il Racale, con due risultati a disposizione per l’inserimento nei quattro posti utili per i play-off. Nella sottile psicologia di un girone di sedici gare (ne rimangono 8), il calendario è, quindi, paragonabile a una formula uno, chi entra in curva al comando: può scegliere la traiettoria, l’altro si adegui. Più dei problemi di dispendio delle energie, che a certi livelli hanno un impatto molto limitato sul rendimento (una volta in campo non macchi il tuo nome giocando senza intensità) possono i problemi di personalità. Gli uomini da tenere in tensione sono sempre quelli, il fantasista Pastorelli e l’ala Scalinci su tutti, ma rispetto a Matino stavolta sarà il caso di organizzare un attacco deciso alla difesa vegliese. Negli ultimi quindici giorni il Guagnano ha scoperto nuovi titolari di livello a fronte degli squalificati Mele, Caputo, Colletta e Chirivì e dell’infortunato Ricciato. Tondo proponibile senza tremare, al centro della difesa, nella responsabilità di guidare la difesa; lo stesso Monte, difensore tosto, è un progetto che pare arrivato a compimento (forse deve essere più convinto nel fraseggio con i centrocampisti), con Savoia e Pastorelli finalmente in buona salute e, si spera, l’impatto balistico di Nestola e Palazzo, questo è il pomeriggio in cui il Guagnano può dare sostanza e respiro alla sua ripartenza. Un’occasione da non lasciar passare.
LA PARTITA – Ancora a meno 6 dalla zona della classifica che conta con 7 gare per migliorarla, un vago aroma di spareggi il Guagnano è legittimato ad annusarlo. Anzi, oggi il Guagnano pareggiando il derby dimostra il carattere mancato nelle ultime gare e si ritrova un po’ meglio messo in classifica aspettando il chiarimento che verrà dalla successiva gara casalinga con il Porto Cesareo ed il rientro di cinque titolari. Nel recupero del derby della 21a, la squadra di Mimino Leone pareggia 2 a 2 con un buon Veglie, che veniva da una beffarda sconfitta casalinga con il Copertino, grazie alla rete di Frisenda sui titoli di coda. A viso aperto e partita giocata da Guagnano e Veglie molto bene. Le squadre hanno fretta di scaldarsi perché i due moduli quasi speculari danno vita quasi ad un match di pugilato in cui i due atleti si preoccupano più di colpire che di coprirsi. Squadre lunghissime e continui cambiamenti di fronte portano 4 reti nei 90 minuti. Cooperativa: Con queste premesse, la gara rimane in bilico anche se il Veglie va in rete con Caraccio al 22’ ed il pareggio con vantaggio del Guagnano dal 52’ al 59’ con una splendida doppietta di Nestola, ex di turno. La partita così s’inclina verso una maggiore quiete, forse perché il Veglie perde di morale. Non a caso ritroverà la via della porta solo all’85’, grazie ad una accelerazione con tiro dal limite di Tommasi che realizza il 2 a2 con uno splendido tiro dai 20 metri. Il Guagnano potrebbe averci lasciato gran parte delle speranze play off. Colpa di una ripresa sciagurata: in vantaggio all’83’ e di un uomo nel finale si è fatto rimontare da Tommasi. I Rossazzurri, a ragione, possono lamentarsi di una mancata espulsione di Sponziello, allenatore in seconda e giocatore del Veglie, non visto dall’arbitro mentre colpisce Nestola con un pugno al volto. Non ci piove: Montanaro è stato il peggiore. Ma non scagiona il Guagnano, che vede allontanarsi la zona play off a +6: lo scontro con il Porto Cesareo di domenica non prevede più l’ipotesi avvicinamento. Il Guagnano è stato supponente e molle già nel primo tempo. In svantaggio al 22’ con Caraccio, non ha mai cercato con rabbia il ko. Nella ripresa dopo essere andato in vantaggio, ha gestito il tesoro in modo sconsiderato. Lo spot è Tommasi che passa in rassegna mezzo Guagnano, come un capo di Stato, senza che nessuno intervenga, prima del tiro del 2 a 2. L’attacco stavolta ha tradito in massa, a cominciare da Pastorelli: svagato, poco mobile. Tanto biancazzurro: Oltre le colpe del Guagnano, ci sono i grandi meriti del Veglie. Torna in campo sereno e continua a fare la cosa che sa fare meglio: giocare la palla. Ai biancazzurri serviva la vittoria per alimentare il sogno salvezza, ma visto come si era messa la giornata, non può lamentarsi. E comunque la salvezza resta a tiro in questa stagione di rinascimento: un anno fa il Veglie annaspava. Il Guagnano comincia con il pallino in mano, ma dopo 22 minuti arriva lo sfregio di Caraccio, che sbrana la difesa locale in pressing ed è l’1 a 0 per gli ospiti. Il Guagnano lascia sfogare il Veglie che spaventa Fai. Al 27’ De Paolis viene preceduto, al 39′ Caraccio manda sul fondo e al 45′ Sponziello calcia una punizione tra le braccia di Fai. Nel secondo tempo la partita rossazzurra pare spianarsi: all’8′ Nestola finalizza splendidamente un lancio millimetrico di Resinato e, 7 minuti dopo, Antongiulio, realizza la rete del sorpasso con una conclusione spettacolare a parabola dal vertice dell’area. Il Veglie riagguanta il pari al 38′ con una rete molto bella. Al 46′ Manca rischia di portare in vantaggio il Veglie sprecando l’occasione del 3 a 2. I bambini presenti osservano sbalorditi l’episodio Sponziello/Nestola che Montanaro, forse non vedendo, ignora chiudendo in gloria. Non c’è nulla da imparare. Facciamoci una domanda e diamoci una risposta. Risultato onesto alla fine, tra meriti, colpe ed errori? Ma sì.
L’ARBITRO – SALVATORE MONTANARO, Sezione CRA di TARANTO – Tiene in pugno senza problemi un derby tutto sommato agevole. Fatica, nel primo tempo, a controllare la gara perchè lascia giocare. Nel secondo, fischia di più e dispensa qualche cartellino giallo espellendo, per comportamento non regolamentare, doppia ammonizione, Pendinelli. Match caratterizzato da due squadre che si sono rispettate. Buon arbitraggio, peccato non abbia visto il vergognoso gesto, pugno in faccia da ko di Sponziello a Nestola. Costui, tra l’altro, sarebbe il co-allenatore degli ospiti, complimenti a lui per il gesto di grande fair play.
I tabellini della gara:
GUAGNANO-VEGLIE 2–2 (0-1)
GUAGNANO: 1 Fai 6; 2 Tondo 5, 5 Monte 6, 6 Casaluci 6, 3 Simmini 6; 9 Alfarano 6, 4 Savoia 7, 8 Pastorelli 5; 7 Resinato 6, 10 Nestola 8 (85’ 17 Rizzo sv), 11 Palazzo 6 (70’ 14 Persano 6). A disposizione: 12 Leccese, 13 Scalinci, 15 Leardi, 16 De Santis. Allenatore: Mimino Leone
VEGLIE: 1 Bollardi 6; 2 Sponziello 3, 3 Pendinelli 6, 4 Ratta 6 (81’ 14 Carafa sv), 5 Saponaro 5, 6 Fanizza 5; 7 Manca 6, 8 Tommasi 7, 9 De Paolis 6 (88’ 13 Cazzarò sv), 10 Caraccio 7, 11 Chakarov 5 (64’ 16 Suez 5). A disposizione: 12 Bianco, , 15 Ciccarese, 17 Bisconti, 18 Pagano. Allenatori: Antonio Calò e Carlo Sponziello
ARBITRO: Montanaro 5.
RETI: 22’ Caraccio (V), 52’ e 59’ Nestola (G), 83’ Tommasi (V).
NOTE: Spettatori: 150 circa. Espulso Pendinelli (V) per doppia ammonizione al 93’. Angoli: 7 a 4 per il Guagnano. Recupero: p.t. 1’ e s.t. 5’.
11 Febbraio 2014
12 Febbraio 2016
24 Gennaio 2016
28 Novembre 2017
26 Gennaio 2018
13 Aprile 2024
1 mese ago
26 Gennaio 2018
Tutti i cittadini italiani portano in dichiarazione fiscale...26 Gennaio 2018
Nel calcolo dell’Indicatore Situazione Economica...26 Gennaio 2018
La formula di ospitalità del bed and breakfast (B&B)...26 Gennaio 2018
L’assegno al nucleo familiare (ANF) è un sostegno...