di Redazione | 29 Aprile 2015
Il consigliere Alfredo Monte, delegato al Marketing e Turismo del Comune di Guagnano, replica a quanto a lui indirizzato, dall’Associazione Lab Omar Moheissi prima, e dal consigliere d’opposizione Massimilano Guerrieri poi, a proposito della sua decisione di occuparsi direttamente della sesta edizione di inCANTI diVINI, la rassegna enomusicale d’autore in programma a Guagnano tra maggio e giugno di ogni anno, e fino allo scorsa edizione sempre organizzata dalla suddetta Associazione locale. Ecco la sua risposta.
«Credo sia doveroso rispondere a coloro che hanno percepito le mie esternazioni riguardo la manifestazione come un “calcio sotto i testicoli”, e chiarire loro alcuni punti che, probabilmente, sono sfuggiti ai loro occhi prevenuti.
Lungi da me derubare chicchessia della propria idea o del proprio sogno e, se così è apparso, chiedo venia a chi si è sentito vittima di un “furto”. Il mio intento era, in verità, creare una sorta di provocazione produttiva, allo scopo di accrescere l’eco di una manifestazione che, pur avendo un enorme potenziale, è sempre rimasta “di nicchia”.
Anche se fossi stato solo il delegato alla Polizia Municipale (in realtà tra le mie deleghe sono compresi anche Marketing, Turismo e Attività Produttive), avrei comunque potuto riconoscere il valore di una manifestazione come inCANTI diVINI e desiderare che fosse fruibile da un numero decisamente più copioso di persone. Oppure dovrei credere che solo chi frequenta determinati ambienti, o sbandiera determinate ideologie politiche, o certifica la propria cultura con una laurea incorniciata può ritenersi sufficientemente degno di opinare su uno spettacolo o sull’arte in genere?
Immagino di no. Anche perché equivarrebbe a discriminare una fetta di gente (quella leggermente definita “carne da macello” in sostanza) che, a prescindere da quanto scritto sopra, saprebbe parimenti riconoscere ed apprezzare la bella musica, il buon vino e le situazioni piacevoli e raffinate.
Detto questo, mi scuso pubblicamente se non ho saputo smussare gli spigoli di quelli che erano i miei reali intenti (e cioè “provocare” una collaborazione) e che fanno un po’ parte del mio modo di essere, ma almeno ho avuto la buona educazione di non denigrare nessuno, al contrario di quanto invece hanno fatto coloro che stanno dietro al Lab Omar Moheissi nei mie confronti, descrivendomi come “’individuo, reo del vergognoso atto e dall’infausto coraggio”, nonché fautore di un gesto di “squallido livello”.
In realtà, concordo con una delle opzioni avanzate dall’amico François Imperiale in un suo recente post pubblicato su Facebook, in cui descrive l’eventualità che le due parti si siedano ad un tavolo e cerchino di tirar fuori degli spunti di collaborazione. Ma ho la netta impressione che tutta questa disponibilità al dialogo, di fatto, non sussista.
In merito all’esortazione rivolta al Sindaco ad esonerarmi dai miei incarichi, poi, rimetto a lui la decisione, convinto comunque di aver sempre operato per il bene della comunità, e mai per un tornaconto personale e di aver donato, con immenso piacere, tempo ed impegno per i cittadini di Guagnano.
Colgo, infine, l’occasione per ringraziare, con l’amaro in bocca, qualche mio collega che, per paura o riluttanza ad esporsi, non ha avuto il coraggio di schierarsi dalla mia parte.
A loro e a quanti mi hanno affibbiato gli aggettivi più umilianti, vorrei ricordare che io non sono un ladro. I vostri sogni non ve li ruba nessuno!
Ma un’idea non condivisa è soltanto sterile autoesaltazione, e anche per quella, a lungo andare, si finisce “in extrema ratio” sulla poltrona dello psichiatra».
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bravo alfredino!