Football Guagnano 2008, Sport / Novoli
di Enrico Civino | 03 Maggio 2015
Pomeriggio soleggiato, 23 gradi di temperatura, vento debole, buono il terreno di gioco. Domenica scorsa a fine partita Matteo Savoia ha dedicato la vittoria sul Copertino ai suoi compaesani di Trepuzzi, è stato sicuramente un atto di sfida sportiva ai suoi amici. Chissà, magari si saranno già stuzzicati a colpi di sms. Del resto, quella tra Savoia, trepuzzino DOC, e i ragazzi del suo paese, nel derby di ritorno (all’andata vinsero i giallorossi per 4 a 0) sarà un giorno particolare, al di là di ogni rivalità e bandiera. Chissà, magari avranno scherzato e si saranno presi in giro proprio in questa settimana, con la speranza di Matteo che Marti fosse un dolce amuleto sulla strada dell’essere Lui a decidere il derby. Che sfida quella di oggi, il Guagnano non batte il Trepuzzi dagli anni della TERZA CATEGORIA e mai fuori casa. Sognare un pomeriggio simile per questo Guagnano è francamente difficile, specialmente perchè i giallorossi oggi puntano ad una gara che trasudi di corsa, cuore e passione. Proprio i sentimenti richiamati in settimana, quelli a cui Matteo si appellerà per cercare di segnare un gol al “suo” Trepuzzi e decidere il derby.
PRIMO TEMPO – 1’ Resinato supera l’avversario diretto, al limite dell’area, con un pallonetto ma tira fuori bersaglio; 5’ Ricciato si procura una distorsione alla caviglia ed è costretto ad uscire per Caputo; 12’ Resinato liberato in area , invece di realizzare il più facile dei gol, all’altezza del dischetto del calcio di rigore, riesce a schiacciare il pallone mandandolo fuori; 15’ Resinato entra in area dal vertice destro e, tutto solo, butta il pallone fuori alla destra di Marti: altra occasione clamorosa sprecata; 22’ calcio di punizione dal limite per il Trepuzzi e parata facile di Fai; 24’ azione a seguire del Guagnano con pallone tra i piedi di Colletta che sferra un violento tiro con Marti che respinge; 27’ corsa velocissima del Trepuzzi sulla sinistra della linea difensiva del Guagnano con tiro parato da Fai, nella confusione dell’azione Caputo, subentrato al capitano Ricciato pochi minuti prima, si infortuna anch’egli (distorsione al ginocchio destro) venendo sostituito da Simmini, che va sulla fascia sinistra con Monte che si accentra facendo coppia con Casaluci; 28’ sul seguito di una punizione calciata da Chirivì e parata con difficoltà da Marti, Colletta tocca il portiere meritandosi l’ammonizione (domenica prossima vedrà la partita con il Sogliano dalla tribuna per squalifica); 34’ Chirivì se ne va, centralmente, in azione solitaria e quando sta per entrare in area viene messo giù: espulsione di Francioso, calcio da fermo cinque metri dal limite e tiro di Colletta respinto dalla barriera; 34’ calcio di punizione dal vertice sinistra dell’area del Guagnano: grande tiro che Fai respinge alla grande; 46’ occasione clamorosa per il Trepuzzi: palla a due metri dalla porta con l’attaccante che, defilato, la butta fuori; 48’ Guagnano da destra, Pastorelli, a sinistra, Simmini, e palla gol respinta da Marti.
SECONDO TEMPO – 1’ Nestola lanciato in area tutto solo si fa anticipare dal portiere; 4’ punizione dal limite per il Trepuzzi: tiro alto; 8’ fallo laterale per i giallorossi, palla all’attaccante e forbice in piena area: fuori; 11’ colpo di testa a seguire, dalla tre quarrti, di Colletta per Savoia che entra in area e beffa Marti per l’1 a 0 del Guagnano; 14’ passaggio in area per Colletta, tiro di prima e parata del portiere e sulla conseguente ripartenza del Trepuzzi ammonizione per Chirivì: cercata per un fallo di ostruzione stupido quanto inutile e ricevuta (anch’Egli riposerà per squalifica); 25’ tiro da destra dell’area e parata difficoltosa di Fai; 29’ tiro dal limite parato ancora da Fai;
LA PARTITA – Alla fine ha avuto ragione Lui, Matteo Savoia. Il Guagnano si porta a casa il derby con il gol del trepuzzino. Per la prima volta dalla 12^ giornata d’andata il Guagnano ha messo in fila due turni a punteggio pieno. Non c’è dono più auspicabile della continuità. E’ su questo piano che il Racale e l’Uggiano sono mostruosi. Il Guagnano è una delle poche ad aver battuto l’Uggiano e può farlo anche con il Racale, grazie a una spremuta di motivazioni feroci. Il problema è riuscire a produrla tutte le settimane una spremuta del genere. Le due squadre citate in genere ce la fanno: il vero tesoro va ricercato negli allenatori e adesso anche il Guagnano c’è l’ha. Dopo il passaggio trionfale a Copertino, i rossazzurri hanno accusato invece un pauroso vuoto d’aria, il primo Leone si è trovato più volte a richiedere cattiveria ma non è riuscito mai a dare un gioco di squadra né manco a scegliere i giocatori più meritevoli. Registrata l’intensità dell’anima (il Guagnano ha vinto solo a Castrignano del Capo ed ha lottato e sofferto sempre ma senza un gioco), ora servono continuità di prestazioni e crescita nel gioco, dove altre squadre sono parecchio avanti. Ma i rossazzurri hanno fatto progressi. Riemerso dalle nebbie di metà stagione, in cui navigava a vista (4-2-4), Mimino ha trovato nel 4-3-1-2 l’assetto buono per risalire la corrente, sta chiudendo le falle difensive, ha individuato in Simmini, Pastorelli e Savoia la diagonale del futuro che ha raddrizzato il presente. Serve una forte identità di gioco, sulla quale semmai studiare variazioni di uomini e moduli. Come l’Uggiano che ha esterni intercambiabili, può armare un tridente, ma è ancorata all’idea del 4-4-2. L’idea dominante del Guagnano può essere l’assetto anti-Copertino (4-3-1-2): difesa a 4, che ha caratterizzato le due ultime vittorie; mediani bloccati ed esterni aggressivi; Pastorelli trequartista fantasia per innescare le punte o concludere, ma anche per soccorrere il centrocampo in copertura; due tra Palazzo, Resinato e Nestola in campo e il terzo pronto per il cambio di passo. Su questo impianto Mimino Leone può inserire varianti (il tridente quando possibile) e uomini. Il Guagnano ha un potenziale unico di personalità: infatti vince gli scontri diretti. Entusiasmo e, oggi, identità di gioco e può crescere ancora. Vedremo fino a dove. La stagione finora ha dimostrato che il Racale è più forte e gioca meglio. Ma ha detto anche che può perdere e che, dopo un’impresa, può pagare dazio. Li aspettiamo al Carmen Longo nell’ultima giornata. Una ragione in più per crederci. Il peccato originale non si cancella tanto facilmente. Il peccato originale sta in tre partite perse su tre, contro avversarie non impossibili, dalla settima alla nona giornata della stagione e in altri punti variamente lasciati per strada. Ora i primi posti della classifica sono a distanza siderale, ma il Guagnano sta cominciando a riprendersi. Corre, tanto da essere ritornato al sesto posto in classifica (con lo Scorrano) in una virtuale classifica costruita sulle ultime 3 partite. Ma ne sono state giocate 29. Risalire non sarà semplice, però stasera si respira un’aria diversa. La squadra sta trovando l’autostima che non aveva a metà stagione. L’obiettivo è dichiarato. Il Guagnano a fine maggio sarà in ben altra posizione», diciamo noi, per farci coraggio e darne alla squadra. Sprint: La rimontina però è cominciata. Senza scalare posizioni nell’ultimo turno, rosicchiando punti qua e là. Leone è soddisfatto dei risultati, un po’ meno della condotta delle partite, perché gli errori dei singoli sono ancora pesanti e frequenti. Ma la risalita prosegue. Se il Guagnano batterà il Sanarica (facendo prima tre punti con il Sogliano, domenica al Carmen Longo), potrà tentare poi, dopo il riposo, la rivincita sull’attuale capolista con uno spirito diverso. Ancora nessuno lo dice, perché le distanze sono molto grandi, ma è chiaro l’obiettivo finale: il quarto o quinto posto, arricchito dai play-off che starebbero bene nelle vetrine degli uffici del Football Guagnano. Tenuta. Oltre alle ultime partite c’è un altro dato da considerare: il Guagnano va forte nei secondi tempi (è terzo dopo Racale ed Uggiano). Un doppio segnale: da una parte positivo, perché certifica la tenuta fisica della maggioranza dei giocatori della squadra, negativo dall’altra, perché significa che il gruppo ha evidenti limiti di concentrazione. I rossazzurri, comunque, restano attaccati all’ipotesi di un quinto posto. Sono fattori che possono contribuire al successo finale, successo che per ora ha un solo nome: play-off. Di più, nessuno osa sperare. L’operazione rinascita è cominciata con un atteggiamento “low profile”, che un tempo non sarebbe sembrato accettabile. Ma questa è un’altra storia. Per ora si può vivere di rimontine.
L’ARBITRO – FRANCESCO MALLARDI, Sezione CRA di BARI – Eccellente arbitraggio. Direzione puntuale, senza sbavature. Non è una gara facile, decide di gestirla con gialli (otto) e rossi (ne fanno le spese Francioso, espulso per un brutto fallo su Chirivì, e Butiacco, espulso dalla panchina per proteste). Sempre presente.
I tabellini della gara:
TREPUZZI-GUAGNANO 0–1 (0-0)
TREPUZZI: 1 Marti 7; 2 Intrepido 6, 3 De Toma 6, 4 Paticchio 7, 5 Calvara 6, 6 Amaranto 6; 7 Mazza 6, 8 De Lorenzis M 7, 9 De Santis 5 (70’ Ciminleco 6), 10 Catalano A 7, 11 Francioso 5. A disposizione: 12 De Pandis, 13 Longo, 14 Catalano S, 15 Ciminleco, 16 Perrone, 17 Rimini, 18 Butiacco. Allenatore: Caprioli.
GUAGNANO: 1 Fai 7; 2 Tondo 7, 5 Ricciato sv (8’ Caputo sv, 27’ Simmini 7), 6 Casaluci 7, 3 Monte 8; 8 Savoia 8, 4 Chirivì 7, 11 Colletta 7; 10 Pastorelli 6, 9 Nestola 7, 7 Resinato 6 (80’ Persano 7). A disposizione: 12 Leccese, 13 Caputo, 14 Simmini, 15 Rizzo, 16 Persano, 17 Palazzo, 18 Alfarano. Allenatore: Leone
ARBITRO: Mallardi 7.
RETI: 56’ Savoia (G).
NOTE: Spettatori: 250 circa. Espulsi: Francioso e Butiacco (T). Ammoniti: Tondo, Chirivì, Savoia, Nestola e Colletta (G), Intrepido, Calvara e Francioso (T). Angoli: 5 a 4 per il Guagnano. Recupero: p.t. 3’ e s.t. 5’.
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