
Il comune di Salice cancella l’associazione “Vivi Bene” e Gaetano Ianne, consigliere di opposizione insorge: «Tondo doveva difenderla».
Il consigliere di Itaca contesta infatti alla maggioranza di non aver fatto nulla per garantire il gruppo di volontari locali che, svolgendo attività di protezione civile, operano sul territorio.
Non solo. Ianne contesta a Tondo anche la scelta di «pagare» un avvocato per procedere alla chiusura.
Infatti, il provvedimento del Comune e i relativi atti della Regione, che a seguito di un esposto anonimo ha avviato la procedura di accertamento del mantenimento dei requisiti d’iscrizione al Registro delle Associazioni di Volontariato con invito al comune di Salice di procedere alla cancellazione dell’associazione dall’Albo, sono stati impugnati innanzi al Tar di Lecce dal legale dell’associazione. Sia la Regione che l’Amministrazione Tondo si sono a questo punto costituiti in giudizio.
È di aprile scorso l’atto di Giunta con il quale Tondo e assessori si costituiscono in giudizio e nominano il legale del Comune.
«Trovo sorprendente – dice Ianne – che in tempi di crisi, la Giunta spenda oltre 1.500 euro per pagare l’avvocato per chiudere un’associazione utile al territorio e ai tanti cittadini che lì svolgevano servizio di 118. E’ stata la Regione, infatti, che ha imposto al Comune di cancellare la Vivi Bene dall’Albo e, pertanto, era la Regione che doveva difendere quella scelta amministrativa. Il Comune, dopo aver assolto alla richiesta della Regione, non aveva nessun interesse reale a spendere denaro pubblico per difendere una scelta imposta da Bari. L’Amministrazione, se fosse stata composta da politici capaci, si sarebbe dovuta battere per difendere l’Associazione e non, invece, pagare per farla chiudere».
Il consigliere conclude ricordando che, a quella stessa associazione che il comune ha chiuso, l’amministrazione ha donato un nuovo pickup. Un comportamento, secondo Ianne, quantomeno contraddittorio.