Football Guagnano 2008, Sport / Guagnano
di Enrico Civino | 25 Maggio 2015
Alla vigilia dell’ultima giornata del Girone “ C “ del campionato di PRIMA CATEGORIA questo il podio: RACALE punti 70, UGGIANO 68, MINERVINO 62 e COPERTINO 56. Prime sentenze: UGENTO e SCORRANO esclusi dai PLAY-OFF, il COPERTINO per parteciparvi dovrà vincere la sua partita casalinga con il VEGLIE e sperare che il MINERVINO non esca sconfitto da UGGIANO. La zona PLAY-OUT vede VEGLIE con punti 27, SANARICA, MATINO e SOGLIANO 26, PRO PATRIA 25: tutto sospeso per l’ultima giornata (retrocessione diretta e spareggi). Domenica, quindi, fari puntati sul “Matrico” di Uggiano (Derby UGGIANO vs MINERVINO) e sul “Carmen Longo” di Guagnano (GUAGNANO vs RACALE) con la presenza di Ispettori F.I.G.C., confusi tra gli spettatori, per controllare la regolarità delle gare. Le supersfide daranno le ultime e definitive risposte, salvo complicazioni, a questo entusiasmante campionato di Prima Categoria che abbiamo vissuto giornata dopo giornata. Domenica si fa sul serio. Domenica sui due campi si assegna il “titolo”, si saprà chi va in PROMOZIONE e chi farà i PLAY OFF, se ci saranno. Ma non solo. Queste due gare daranno risposte importanti che ci aiuteranno a intuire il campionato che sgommerà tra quattro mesi e il calcio che ci aspetta. Attendiamo risposte. GUAGNANO vs RACALE: per vincere davvero, vincere non basta. Lo slogan rossazzurro in ambito fair play è facilmente applicabile anche all’ultima giornata di campionato. Blindata la salvezza, il Guagnano sogna il colpo grosso. Puntando al massimo del bottino. Nessuno deve sapere cosa accade su altri campi o pensare a squadre che non siano il Racale. A fine gara si guarderà la classifica. Vincere domenica pare impresa possibile, rimanere all’oscuro sul risultato di Uggiano sarà sforzo vano. Ma è il concetto che conta. Con una consapevolezza, molto “POLITICALLY CORRECT”, firmata Mimino Leone: la classifica finale, qualunque essa sia, sarà veritiera. La carezza sulla guancia del Racale e dell’Uggiano pare sincera. Nessun dubbio sul loro massimo impegno. I ragazzi guagnanesi stanno bene fisicamente e seguono il proprio allenatore. Anche perché Mimino Leone è bravo davvero: saprà motivare la sua squadra. Racale nervoso? Non ne abbiamo idea: a volte però un po’ di nervosismo fa bene. Con il 4-3-3 e attacco completato da Pastorelli e Palazzo: Mirko e Matteo si sono sempre messi al servizio della squadra, domenica faranno altrettanto. Poi se facessero qualche gol in più saremmo ancora più contenti. Colletta e Chirivì non sono al top. Nestola è alla ricerca del 15° gol con la maglia del Guagnano, in pochi ne parlano. Questione di scaramanzia. Ma qui, i tifosi rossazzurri si stanno organizzando per celebrare l’eventuale vittoria in grande stile. Più che probabile, in caso, i festeggiamenti dei ragazzi. Destini opposti: il Racale si gioca il trono ed il Guagnano, che lo ha tenuto in mano per tre mesi, il suo orgoglio e la sua dignità. Il marchio di Cresta, attivato da un raffinatissimo gioco di squadra con Garofalo e Zilli (gol di Sabato, dunque), imprime subito velocità al Racale, che quest’anno avrà pure avuto qualche trabocchetto nella fase iniziale del campionato, ma intanto si trova in testa con due punti sopra l’Uggiano. L’annotazione è importante perché nel girone di ritorno del torneo la squadra di Sabato, risorta dopo un autunno da tregenda e forte dell’arrivo di Cresta, fu capace di marciare praticamente ad un ritmo indiavolato, proponendosi come possibile vincitore del campionato. Il Racale cercherà di imporre la qualità dei suoi interni, il Guagnano cercherà di evadere sulle bande con Pastorelli e Resinato, decisivi nella gara con il Copertino. Colletta è un apporto significativo. Se la mediana dei tre registi dovesse sopraffare quella biancazzurra, tirannica in questo campionato, anche la concorrenza dell’Uggiano riceverebbe un messaggio confortante. Più Cresta o Nestola? Cresta è rimasto a secco diverse giornate, ultimamente, e faticato non poco. Mij è già in panca. L’attacco top, grande novità stagionale, deve ancora attecchire, per problemi d’ambientamento, ma anche (soprattutto) per le difficoltà della squadra ad adeguarsi agli innesti ed alla categoria. Il gioco straripante di Sabato si è arenato spesso davanti a difese chiuse. L’arte di Cresta è ricevere palla anche davanti a difese del genere, spostarla in un fazzoletto e tuonare in un amen. Se i Cuppone e i Galati, invece di imbucare solo gli spazi aperti, impareranno ad armare Cresta al momento giusto, il Racale diventerà ancora più irresistibile. Il Guagnano viene da due stagioni mentalmente logoranti, grazie a motivazioni feroci e a una fisicità straripante. Per dare nuovi stimoli, Mimino Leone dovrà cambiare qualcosa tatticamente, già da domenica con il Racale perché la noia da ripetitività e la prevedibilità sono rischi alti. Aprire la stagione bene in Coppa Puglia, dopo aver chiuso questa con il godutissimo, si spera, finale ed un convincente settimo posto, vorrebbe dire avventarsi sul prossimo campionato con grandi ambizioni. Rispetto alle squadre ai primi posti, mancano però leader dalla personalità trascinante, preziosi nei momenti di bufera o esagerata euforia. Chi domina in mezzo? Sarà soprattutto una zuffa a centrocampo, come ne vedremo tante, dato che 10 squadre su 16 giocheranno con il 4-5-1. Dieci uomini in una fascia ristretta di prato, il pallone che dovrà uscire da una boscaglia di 20 gambe. Domenica pomeriggio una verifica importante. Nestola ha già fatto gol, come da un secolo a questa parte. Però non al Racale. Un’altra ghiottoneria del pomeriggio. Riuscisse a sbloccarsi, manderebbe un messaggio a tutto il suo Guagnano: possiamo fare cose mai fatte prima. No, alla fine resta una partita di calcio. Una sfida bellissima capitata in chiusura di campionato. La paura della festa: il Racale non ha mai perso nelle ultime sei gare (5 vittorie ed un pari), ha un’immagine più matura e ribelle, non ha paura di ammettere che farà festa, già da Guagnano, in caso di trionfo. Non ci crede nessuno. Sperano che il dio del calcio sia con loro. In questo campionato di PRIMA CATEGORIA c’è posto per un solo gigante. Speriamo che finisca bene, domenica. Siate uomini, prima che calciatori e tifosi. Concludendo: arrivederci a domenica prossima e NIENTE POLEMICHE.
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