di Diego Civino | 20 Giugno 2015
A due settimane dal rilascio ufficiale del singolo di lancio Italy, in rotazione in tutte le radio, esce martedì 23 giugno l’album che racchiude un anno di esperienza e di intenso lavoro del progetto Salento All Stars. Un vero e proprio contenitore artistico della musica salentina che racchiude le diverse sfumature del fermento musicale del tacco d’Italia sintetizzate in uno stile unico che partendo dal folk-rock, passa dall’elettronica, attraverso il balcanico e il gipsy, e finisce col reggae.
L’ambiziosa, quanto folle, idea dell’aradeino Davide Qba Apollonio, fondatore di Après La Classe e Granma, nasce un anno fa in occasione del ventennale dalla stesura di Salentu. Il brano portato al successo proprio dagli Après nel 2002 benché concepito otto anni prima, ha dato il “La” a questa operazione, attraverso la sua reincisione con il testo originale e con un arrangiamento del tutto nuovo.
Il successo riscosso da questo remake celebrativo, che già aveva avuto un apporto artistico consistente, ha attirato l’attenzione di altri musicisti, estendendo così la portata del progetto. Dopo una tournée estiva per tutto il sud Italia di questa potente ensemble, si è così deciso di realizzare un disco che testimoniasse il lavoro fatto.
Prodotto da Umberto Iervolino e Ambra Delle Grottaglie, Made in Salento vede la luce sotto l’etichetta Aisha. Il disco contiene nove tracce che trattano temi sociali e che omaggiano la tradizione salentina, anche attraverso la reinterpretazione di alcuni brani folcloristici, come Lu Rusciu Te Lu Mare, La Zitella (trasformato in La Xylella) e Kalinifta.
L’album registra la partecipazione di circa quaranta musicisti dal background differente, tra i quali Raffaele Casarano, Cesare Dell’Anna, Treble, Enza Pagliara, Carolina Bubbico, Edoardo Zimba, Mino De Santis, Enzo Petrachi, MissMykela, Giorgio Pierri, Gaetano Carrozzo, Manu Pagliara, Mylious Johnson, Claudio Prima, Francesco del Prete, Ovidio Venturoso, Ras Militant, Andrea Pasca, Fabio Allman, Mario Riso, Olly Riva, Marco Ancona e il guagnanese Alfredo Quaranta. E proprio il frontman dei Granma, dimostrando incredibile versatilità, presta la voce ad otto dei nove brani contenuti nell’opera, ossia Italy, Sissignore, Salentu, Kalinifta, Una Grande Anima, La Xylella, Lu Rusciu Te Lu Mare e 1984 firmandoli con il suo timbro inconfondibile e graffiante.
Ad Alfredo abbiamo il piacere di poter rivolgere alcune domande.
Allora, Alfredo, partiamo dal principio. Qual è stata la tua prima reazione quando ti è stato proposto di prendere parte, con un ruolo praticamente primario, ad un progetto che abbraccia tutti questi stili musicali, a volte lontani dalla tua essenza rock?
Ho sentito in primis la fiducia di chi mi vuole bene, è importante lavorare con persone che stimi e con le quali hai condiviso una fetta importante della tua vita. È stata una vera e propria sfida con me stesso. Sapevo non fosse facile ma questo progetto, così bello e unico, mi ha dato degli stimoli incredibili ed ha allargato significativamente la mia visione della musica.
Per la realizzazione di Made in Salento hai avuto occasione di collaborare con tanti musicisti provenienti, appunto, da realtà musicali e culturali totalmente diverse tra di loro. Raccontaci questa esperienza.
Un’esperienza unica, come ho detto prima. Confrontarsi con più di quaranta artisti, tutti diversi fra loro, ti migliora, ti sprona a dare il massimo. Sono felice di tutto questo.
Qual è la tua opinione rispetto ai temi trattati in La Xylella, Italy e Salentu, ossia il batterio killer degli ulivi salentini, la fuga dei cervelli e la TAP?
Sono temi attualissimi, che coinvolgono tutti. Non abbiamo fatto altro che esprimere delle opinioni riguardo quello che ci sta accadendo attorno. La xylella sta devastando i nostri ulivi, simbolo della nostra terra e risorsa importante per i nostri agricoltori. La situazione rimane ancora poco chiara, per questo invito tutti a restare sempre informati, è l’unico modo che abbiamo per combatterla. L’eradicazione non può e non deve essere l’unica soluzione possibile. Stessa cosa riguardo la TAP, un gasdotto inutile che vorrebbero far sorgere in una delle zone più belle del Salento. Non vogliamo ecomostri nei nostri mari, il messaggio è forte e chiaro. Ne approfitto per ringraziare il Comitato NO TAP per quello che sta facendo, sono persone stupende ed è bellissimo vedere l’amore che ci mettono nel difendere i nostri luoghi, continueremo a sostenerli con tutta la nostra forza. Tutto questo avviene in Italia, paese di cultura, dicono. Un paese che non sfrutta le proprie potenzialità e le proprie risorse. Siamo lontani anni luce dalla realtà, la classe politica in questi ultimi anni ha fallito miseramente, abbiamo sempre più politici con la pancia piena e sempre più gente povera, che ha studiato e lavorato per crearsi un futuro ed è costretta ad andare via per essere presa in considerazione. È triste tutto questo.
Dopo tre anni dal tuo ultimo lavoro discografico con i Granma, come vivi l’attesa del riscontro del pubblico?
La vivo tranquillamente. Sono fiero del lavoro fatto in questo disco e sono curioso di sentire le opinioni del pubblico perché questo non è un disco come tutti gli altri, è vario, sorprendente, di scontato ha solo il prezzo di acquisto.
Domanda da un milione di dollari, qual è il brano dell’album che preferisci?
“Italy”, perché l’ho scritta proprio per questo progetto, poi è stata ampliata e migliorata dagli artisti che hanno partecipato. La cosa strana, in un certo senso, è collaborare, lavorare fianco a fianco con persone che hai sempre seguito e stimato. Ringrazio Davide, Ambra e Umberto per avermi dato sempre la massima fiducia. Essere fan di artisti con cui stai collaborando è una soddisfazione immensa.
Prima di chiudere, esco per un attimo fuori dai binari: da un po’ non si sente parlare dei Granma, anche perché sia tu che Davide siete impegnati nel progetto Salento All Stars. C’è già qualcosa in cantiere?
In questi anni, con i Granma, ne abbiamo fatta tanta di strada: tre tour in tutta Italia, un EP e siamo riusciti con “Dormi e Sogna” a infilarci, e restare per due settimane, nella Top 20 dei brani più trasmessi in radio. Ci siamo fermati un attimo ma sia io che Davide, nel frattempo, stiamo componendo cose nuove che presto sentirete.
Che ne dici, chiudiamo con un pensiero per i lettori di Guagnano Informa?
Guagnano Informa in questi anni ha dato la possibilità ai propri lettori di far conoscere tante belle realtà in un paesino così piccolo ma che ha ancora tanto da offrire. Parlo di attività artistiche, sportive e culturali. Dobbiamo continuare a metterle in luce e sfruttare al meglio le nostre piccole grandi risorse, mettendo sempre il cuore oltre ogni ostacolo. Grazie a chi contribuisce in questo.
E noi, nel complimentarci con l’amico Alfredo Quaranta, lo ringraziamo per il tempo che ha voluto dedicarci e ricordiamo ai lettori di Guagnano Informa che l’album sarà acquistabile dal 23 giugno su iTunes e su tutti i digital stores e, chiaramente, nei negozi di dischi.
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