di Emanuela De Blasi | 02 Luglio 2015
Va diritto al nocciolo della questione il consigliere di opposizione del Comune di Salice Salentino Tonino Rosato, nella missiva indirizzata al Segretario Comunale e al Sindaco dove sostiene «l’incompetenza» del primo che si è assunta una «grave responsabilità, visto che è suo specifico ed ineludibile compito accertare la legittimità o l’illegittimità degli atti amministrativi», e «l’indifferenza della amministrazione e della maggioranza» davanti ad alcune argomentazioni.
«Le critiche mosse – dice – non sono da inquadrarsi in una pratica di demagogia, termine rispolverato dal PD quando non vuole dare risposte, ma sono basate su concrete problematiche».
La questione su cui pone l’attenzione Rosato riguarda la liquidazione di incentivi che il caposettore dell’ufficio tecnico, Arch. Alessandra NAPOLETANO, avrebbe ripartito al personale comunale dell’ufficio, per una somma complessiva di € 11.229,65, a titolo di incentivo per la progettazione, con determinazione n. 39/156 del 05.03.2015 avente oggetto: PO FESR 2007/2013 – Linea d’Intervento 6.2 – Azione 6.2.1 – Lavori di Completamento, ammodernamento e rifunzionalizzazione delle infrastrutture primarie esistenti connesse alle imprese insediate nella zona P.I.P. comunale – Importo Progetto €. 1.500.000,00 – Liquidazione incentivi ai sensi dell’art. 92 del D.Lgs. 163/2006 e s.m.i.
Non solo Rosato contesta «la legittimità delle modalità di assegnazione degli incentivi» ma soprattutto evidenzia «il fatto che il tutto sia avvenuto in assenza dello strumento regolamentare che disciplina la materia».
È indubbio che per Rosato «il tutto rappresenta un gravissimo illecito anche perché appare assolutamente inammissibile una sorta di rendita di posizione, soprattutto se si considerano le enormi differenze tra gli importi liquidati a proprio favore e a favore del Geometra Diego PERRONE, e gli importi liquidati agli altri dipendenti».
Altrettanto colpevole sarebbe l’atteggiamento del Sindaco, della Giunta, del Segretario Comunale e del Responsabile Economico – Finanziario del comune.
La loro «disattenzione pone un problema di verifica sulla legittimità degli atti prodotti», conclude chiedendo «di attivarsi in modo immediato per l’annullamento degli atti stessi».
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