di Francesca Gravili | 06 Luglio 2015
RECENSIONE | È così che ha inizio la sorprendente storia d’amore tra Emmi Rothner, trentaquattrenne, moglie e madre dei due figli del marito e Leo Leike, psicolinguista reduce dall’ennesimo fallimento sentimentale.
Per un banale errore, Emmi si ritrova a scrivere nella casella di posta di quello che ben presto sarà il suo nuovo (e non solo) amico e confidente di e-mail.
Si instaura così un’amicizia giocosa, segnata dalla complicità, dal senso dell’umorismo e da punte di romanticismo.
Entrambi scopriranno che a legarli non saranno semplicemente poche e-mail al giorno, bensì un sentimento più forte che presto travolgerà la vita di ognuno.
Sin dall’inizio si evince come il protagonista maschile, Leo, sia insoddisfatto della sua vita sentimentale e cerca in ogni modo di farlo presente a lei, che al contrario ha una vita (in apparenza) splendida al capezzale del marito.
Ben presto scoprirà che proprio quel marito per il quale nutriva così tanta fiducia, in realtà si dimostrerà spietato quando verrà al corrente della loro storia segreta.
Emmi non avrà più alcun dubbio: se prima non voleva in nessun modo avere dei contatti visivi e fisici di Leo, ora più che mai ha bisogno di vederlo, toccarlo, amarlo.
Si daranno appuntamento in un bar, ma si dovranno riconoscere e cercare senza che nessuno dei due si presenti per primo.
Una caccia al tesoro andata male perché lei avrà paura di aver riconosciuto un Leo Leike ben al di sotto delle sue aspettative e lui avrà paura di aver riconosciuto una Emmi Rothner ben al di sotto delle sue aspettative.
Una volta ritornati a casa, muiono dalla voglia di dirsi se almeno uno dei due avrà riconosciuto l’altro, ma entrambi rimarranno delusi nel constatare che non si sono riconosciuti. In realtà lui…
Daniel Glattauer, giornalista e scrittore viennese, ha saputo utilizzare le parole con maestria, riuscendo a saper coinvolgere il lettore su come andrà a finire la storia tra i due amanti, se riusciranno mai ad incontrarsi o se la loro conoscenza rimarrà solo un’infatuazione.
«Emmi, mi scriva. Scrivere è come baciare, solo senza labbra», è una delle innumerevoli frasi d’amore che i due protagonisti riescono a confessarsi dietro la tastiera di un pc.
Un rapporto di questo tipo riuscirà mai a sopravvivere ad un incontro vero?
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