di Emanuela De Blasi | 29 Luglio 2015
Producono ilarità nella maggioranza Tondo le affermazioni del Consigliere Rosato che attribuisce alla politica del sindaco di Salice e ai suoi assessori la responsabilità del degrado in cui a suo dire versa il comune.
Ciò che desta maggiore perplessità nella maggioranza è il fatto che certe considerazioni vengano da parte di chi, pur ricoprendo anche un incarico in consiglio provinciale, «non è mai presente nella vita politica del comune».
«Cosa ha fatto Rosato per il comune di Salice?», si chiedono Tondo e i suoi assessori che ricordano il finanziamento per dei lavori alla Chiesa Madre, soldi riconosciuti grazie a Rosato, ma «mai ricevuti e che hanno messo davvero in difficoltà le maestranze e le opere già eseguite all’interno della stessa e le cui spese sono state interamente anticipate dai beneficiari».
«Forse il consigliere non sa che il Parco Giochi è stato oggetto di ben tre bandi andati deserti! L’ultimo, peraltro, riconosceva un contributo al gestore di ben 3.000 euro», sostengono anticipando novità sulla questione.
Per la maggioranza di Salice il nocciolo del problema è un altro. «L’assenza del consigliere dalla vita del comune non gli consente di notare i progressi fatti».
«Rosato è a conoscenza dell’ultimazione dei lavori del Chiostro e della Villa del Convento? Del nuovo Centro Polifunzionale? Delle strade che cominciano ad essere asfaltate?» chiedono, sostenendo di essere la prima amministrazione, dopo decenni, ad essersi interessata della manutenzione stradale.
Per non parlare di Piazza Trisolino la stessa per la quale Rosato «aveva denunciato» la presenza di amianto «costringendo» l’attuale amministrazione ad una spesa di 16.000 euro per le analisi di carotaggio.
Nell’elenco annoverati anche i progetti di ammodernamento che sono stati riconosciuti e le opere che hanno interessato le scuole.
Novità delle ultime settimane anche il raggiungimento della percentuale di raccolta differenziata che ha permesso di evitare l’applicazione dell’ecotassa.
Ma non sono state solo le opere pubbliche a caratterizzare questi due anni di amministrazione Tondo. Secondo la maggioranza, infatti, ci sarebbe una crescita culturale del paese «risvegliatosi da un profondo torpore e caratterizzatosi dalle innumerevoli manifestazioni che hanno scosso e stanno riscuotendo grande successo e richiamo anche nell’hinterland».
«Se davvero il consigliere Rosato vuole continuare a fare demagogia deve rendersi conto che dovrebbe essere più attivo e presente nella vita del nostro paese. I cittadini non tollerano inutili polemiche atte a svilire il progresso che ci sta caratterizzando. Ma questo, forse, Rosato, non lo sa», concludono.
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