di Emanuela De Blasi | 14 Agosto 2015
Chiara e secca la risposta del sindaco di Salice Pippi Tondo a quelli che hanno sollevato perplessità rispetto alla scelta della maggioranza di alzare l’aliquota Tasi.
«La scelta di aumentare la pressione fiscale a carico dei cittadini non è mai semplice ma, come nei giorni scorsi ha scritto la Corte dei Conti, le tasse locali sono arrivate al limite per colpa di un meccanismo distorsivo che nasce da pesanti e ripetuti tagli di risorse disposti dalle manovre finanziarie e che finisce per scaricare sul contribuente il concorso degli enti locali agli obiettivi di finanza pubblica», spiega Tondo.
«Ovviamente Salice non è rimasto immune per il 2015 da questi tagli», continua spiegando come rispetto allo scorso anno c’e stata una ulteriore riduzione di fondi statali pari a € 249.931 che consentirebbero il mantenimento dei servizi, «trasferimenti statali che per il secondo anno consecutivo non permettono nemmeno la copertura del monte stipendi».
Senza contare che con il «passaggio alla contabilità armonizzata», il comune sembrerebbe essere stato «obbligato a prevedere un accantonamento di € 243.740,21, fondi comunali che non possono essere utilizzati».
«Da parte dell’opposizione non ci aspettavamo ponti d’oro quando lo scorso anno abbiamo deciso di determinare l’aliquota TASI all’1‰ (tra le più basse d’Italia), ma certo oggi non accettiamo, dagli stessi personaggi, lezioni di amministrazione della cosa pubblica», dice Tondo che ribadisce che le ragioni che hanno costretto ad aumentare l’aliquota TASI sono «semplici e chiare» e non dipendono dalla volontà dell’amministrazione.
Tondo, spiacente di constatare che chi ha ricoperto incarichi di amministratore non si rende conto della complessità della gestione dei bilanci comunali e che i natali dei problemi del comune di Salice non sono da ricercarsi negli ultimi tre anni, ricorda all’opposizione che la sua amministrazione è stata puntualmente capace di intercettare finanziamenti portando ad esempio l’eco centro, il centro polifunzionale e l’efficientemente energetico nelle scuole.
Tuttavia ribadisce che tali finanziamenti non possono coprire le spese correnti,spese che consentono agli enti locali l’erogazione dei servizi.
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