di Emanuela De Blasi | 20 Settembre 2015
“Un’intera zona del nostro paese completamente dimenticata e abbandonata a se stessa, che offre uno scenario di degrado e trascuratezza, priva dei servizi essenziali come gas ed illuminazione, una zona invasa dai topi nelle ore notturne a causa della presenza di un canale a cielo aperto”.
Una desolante descrizione che il consigliere di opposizione Tonino Rosato fa di una via del comune di Salice, una strada che ha suscitato negli anni l’interesse della stampa per via delle continue segnalazioni da parte dei cittadini che abitano in quella zona.
Si tratta di Via Vescovo Faggiano nel prolungamento che supera il passaggio a livello e che conduce al vicino comune di Guagnano.
“Una strada che, proprio per le varie attività che sono sorte negli anni – spiega Rosato – ha visto incrementare notevolmente la circolazione su di essa, non soltanto di tipo automobilistico ma anche di ciclisti e pedoni. La loro sicurezza è fortemente messa in pericolo, soprattutto durante le ore serali, a causa della completa assenza di illuminazione”.
Senza contare che, a mortificare ulteriormente i residenti sarebbero, secondo l’opposizione, le promesse disattese di intervento che via si sono succedute nel tempo.
Non ultime quelle dell’attuale maggioranza a guida Tondo che pur avendo assicurato che l’Amministrazione stava agendo mediante un progetto comunale più ampio che faceva intuire che il finanziamento del progetto sarebbe stato inserito nei bilanci comunali degli anni a seguire, di fatto non ha risolto il problema di Via Vescovo Faggiano.
“Un sindaco deve saper ascoltare la cittadinanza, saper attentamente valutare tutti gli aspetti dei problemi con cognizione piena, optando per delle scelte solo dopo aver compiuto un’approfondita analisi, valutando al meglio i pro e i contro di ogni eventuale decisione facendosi pienamente carico di ogni tipo di responsabilità, prima fra tutte quella conseguente al giudizio dei suoi concittadini”, dice Rosato, che, da cittadino e da “amministratore attento e responsabile”, non può fare a meno di denunciare tali mancanze, “indignato da questa amministrazione che d’innanzi ad ogni questione rimane inerme e impassibile” o peggio “se ne lava le mani, e ad ogni interrogazione, ad ogni richiesta, risponde con superficialità attribuendo le colpe alle amministrazioni passate”.
Una giunta quindi incapace di assumersi le proprie responsabilità rispetto a scelte che chiamano in causa la qualità della vita cittadina, continuando ad esperire comportamenti “arroganti e boriosi a cominciare dal primo cittadino”.
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