di Valentina Perrone | 25 Settembre 2015
Un dizionario intriso di salentinità. Sarà presentato ufficialmente il 26 settembre a Leverano il “Dizionario Italiano-Leveranese”, opera (postuma) di Mario Caputo, pubblicata per i tipi di Edizioni Esperidi. Il volume, rimasto incompleto a causa della scomparsa dell’autore avvenuta nel giugno scorso, è stato realizzato grazie al piano di sviluppo locale del Gal Terra d’Arneo. «Un libro di certo non perfetto stilisticamente ma di sicuro pieno dell’impegno dell’autore – scrive nella prefazione il presidente del GAL Cosimo Durante – e rappresenta, per l’obiettivo che si pone di raggiungere, un’opera in perfetta sintonia con le attività del GAL poiché contribuisce a far emergere e rivitalizzare le nostre radici e la nostra storia». Esso raccoglie più di 10mila lemmi e non lo si può intendere come un dizionario tout court dal momento che contiene, altresì, diversi modi di dire, fraseologismi ed esempi d’uso del dialetto nelle coniugazioni dei verbi più particolari, nonché indovinelli, tiritere, preghiere ed elementi di antica toponomastica locale. Raccoglie inoltre molti nomi propri e i relativi diminutivi, più di cento località, quasi tutte del Salento e della Puglia con qualche eccezione (Milano, Roma, Napoli e… la Svizzera). Tanti anche i disegni e le foto, tutti dell’autore, con didascalia in dialetto. La pubblicazione del volume è stata fortemente voluta dalla famiglia, che ne ha curato la stesura definitiva. Alla presentazione, che avrà luogo alle 19:30 presso la sala Federico II di Leverano, interverranno, oltre a Cosimo Durante, Giovanni Zecca, sindaco di Leverano, Cosimo Quarta, docente presso l’Università del Salento, e Arianna Caputo, figlia dell’autore. Sarà presente, altresì, l’editore Claudio Martino.
L’autore. Mario Caputo (Leverano 1935-2015) trascorre la sua infanzia tra molte difficoltà poiché orfano di padre fin dalla nascita, ma la madre, Linda Savina (cognata del noto pittore leccese Geremia Re) gli trasmette l’amore per l’arte, la musica, i racconti popolari e la tradizione dialettale di Leverano. Dopo aver conseguito il diploma di geometra e aver svolto una lunga gavetta, Mario Caputo lavora come dirigente presso l’Ufficio Tecnico del Comune di Leverano per circa 30 anni coltivando nel frattempo i suoi numerosi hobby, i viaggi in primis, che gli regalano quel senso di vitalità e di infinito fascino per le cose nuove, e poi la pesca, la caccia, il bricolage, la lavorazione artistica di materiali come il rame e il legno, la pittura. Il forte ricordo della madre e la passione per la tradizione popolare, lo portano nel 2005 a pubblicare la sua prima opera “Arannu arannu. Per non dimenticare il nostro dialetto”, frutto di una raccolta decennale su proverbi, modi di dire, sonetti, tiritere, preghiere e racconti di Leverano. Affascinato dalle semplici e dalle grandi cose e ritenendo di non doversi mai fermare, per tutta la vita continua ad imparare cose nuove compreso l’uso dei principali social network.
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