di Pierluigi Pinto | 23 Maggio 2016
Come rovinare un’intera stagione, in soli 90 minuti. Come si può presentarsi in campo con quel modulo rinunciatario presentato nei primi minuti di gioco? Come può un allenatore espertissimo come Braglia, mandare in campo una squadra senza idee offensive, rinunciando a Caturano e Surraco contemporaneamente, e quindi offrirsi ad un Foggia che non crede ai propri occhi, e infatti colpisce spietatamente nei primissimi minuti per ben due volte, creando occasioni da gol a ripetizione, usufruendo di calci d’angolo in continuazione, e costringendo un Lecce alla difensiva, proprio come era successo domenica col Bassano? Ma questa volta la buonasorte ha girato le spalle ai salentini, colpiti e affondati da un ottimo Foggia, che ha in Iemmello e Sarno due spietati cecchini, che puniscono per tre volte nel primo tempo quel che resta del Lecce. Poi tra i tre gol, c’è stata una piccola reazione del Lecce, con un gol del solito indistruttibile Moscardelli, quando Braglia, ormai tardivamente cerca di correre ai ripari inserendo Caturano, e ridisegnando il Lecce riportandolo alla sua veste più logica, più offensiva, che colpisce anche un palo, col Mosca, ma che allo scadere del primo tempo, una difesa ormai pallido ricordo di quella granitica di un tempo, si fa nuovamente affondare: 1-3. Nel secondo tempo con l’ingresso di Surraco il Lecce cerca di recuperare il risultato e ci va vicinissimo, realizza infatti un rigore con Lepore ma non il pareggio, perchè il Foggia, granitico e veloce nelle ripartenze non dà più spazi al Lecce. Moscardelli e Sowe vanno vicini al pareggio, ma onestamente, sarebbe stato troppo. Ora? Ora bisogna andare a Foggia e fare la partita del secolo, tipo Cosenza per intenderci, davanti ad uno Zaccheria di Foggia che sarà una bolgia per il Lecce, ma chi lo sa forse questo ambiente così caldo ridarà un po’ di orgoglio a questo Lecce, composto da gente esperta, che non dovrebbe aver timore ad affrontare questo ostacolo, che onestamente appare insuperabile. All’uscita dal campo, abbiamo notato alcuni giocatori del Lecce non tanto convinti di potercela fare, ecco se non se la sentono che si facciano da parte, ora ci vogliono dei veri gladiatori in campo, altrimenti prepariamoci ad affrontare per il quinto anno di fila la Lega Pro.
Il tabellino della partita
LECCE-FOGGIA 2-3
RETI: 3’pt e 6’pt Iemmello (F), 37’pt Moscardelli (L), 41’pt Sarno (F), 26’st rig. Lepore (L)
LECCE (3-4-3): Perucchini – Alcibiade (15’st Surraco), Cosenza, Abruzzese – Lepore, Papini, Salvi, Legittimo – Doumbia (38’st Sowe), Moscardelli, Liviero (21’pt Caturano). In panchina: Benassi, Bleve, Beduschi, De Feudis, Carrozza, Vecsei, Curiale, Lo Sicco. All.Braglia.
FOGGIA (4-2-3-1): Narciso – Gerbo, Loiacono, Coletti, Di Chiara – Agnelli, Vacca (35’st Quinto) – Chirico (10’st De Giosa), Sarno, Riverola (30’st Sainz-Maza) – Iemmello. In panchina: Micale, Arcidiacono, Lodesani, Lauriola, De Gennaro, Floriano, Lanzetta. All.De Zerbi.
ARBITRO: Marco Piccinini di Forlì (Claudio Pellegrini di Roma 2, Pierluigi Della Vecchia di Avellino).
NOTE: Pomeriggio soleggiato, temperatura 25°, terreno di gioco in buone condizioni. Spettatori: 15mila circa. Ammoniti: Legittimo, Doumbia, Lepore (L), Gerbo, Riverola, Narciso, Loiacono (F). Espulsi: . Recupero: 1’pt, 4’st.
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