Politica /
di Emanuela De Blasi | 27 Giugno 2016
Nominato il referente per Salice di Area Popolare. La nomina va a Dino Capoccia che il 15 giugno è stato investito della carica dal Dott. Luigi Mazzei, coordinatore provinciale di Area Popolare Lecce, in accordo con gli organi di indirizzo regionali Sen. Sottosegretario Massimo Cassano e Cons. Reg. Luigi Morgante.
«La nomina giunge dopo un lungo periodo di attenzioni – spiega Capoccia – data la riluttanza ad assumere un nuovo impegno politico diretto. Molti conosceranno il mio onere ventennale rivolto ai problemi della nostra comunità e alla lotta, senza lesinare energie, per migliorarla. Molti ricorderanno la gratuità delle mie azioni, delle rivendicazioni di democrazia, di libertà e la lungimiranza di prevedere che l’arroganza del potere, che purtroppo non riguarda solo la politica, sarebbe stata travolta esattamente come sta avvenendo e che avverrà anche nella nostra bella, romantica, piccolissima società salicese. I portatori di interessi sono legittimi ed anzi necessari, i gruppi di potere sono da combattere assolutamente, a qualsiasi livello».
Ma davanti alla sfiducia e alla riluttanza della gente esausta probabilmente di un certo modo di fare politica, davanti al dilemma del «lasciarsi vincere o cercare di reagire», Capoccia racconta di aver scelto la strada dei «sentimenti nuovi, del senso di appartenenza, del sentirsi tutti coinvolti in un cammino che ci dovrà portare a risollevarci».
Così, lasciatosi convincere da Luigi Mazzei, persona a suo dire straordinaria a cui è legato da sentimenti profondi di stima personale nonché dalle «univoche visioni della politica come impegno civile che esalta i bisogni del Popolo senza isterismi, populismi, alchimie», Capoccia ha deciso di accettare l’incarico.
«Torno a fare politica attiva a Salice – dice – per il tempo necessario ad individuare ed affidare il testimone a qualche bravo e coraggioso giovane che voglia impegnarsi per se stesso attraverso la collettività, perché sono convinto che non ci sono uomini per tutte le stagioni e che non si può rinunciare allo slancio delle nuove generazioni».
D’altra parte per costruire qualcosa per il futuro Capoccia ritiene sia necessario «sotterrare le asce da guerra, confrontarsi senza coltelli nascosti dietro la schiena come spesso è capitato in passato, finirla con lo scarica barile, finirla con il cicaleccio».
Al contrario bisogna «proporre soluzioni, prepararsi all’alternanza attraverso atti concreti, rivendicare l’azione di controllo, informare e formare i cittadini, guidarli ad imparare a rivendicare la libertà» anche se, esprimendo questi concetti, si rischia di sembrare ovvi.
D’altra parte per il neo eletto l’ovvio, a volte, è davvero rivoluzionario.
Conclude Capoccia facendo, su queste premesse, una analisi della politica salicese, in difficoltà perché ancora «non riesce ad uscire dai vecchi schemi, non riesce ad allinearsi con il mondo reale e mutua un vecchio adagio di Giulio Andreotti: meglio tirare a campare che tirare le cuoia».
11 Febbraio 2014
12 Febbraio 2016
24 Gennaio 2016
28 Novembre 2017
26 Gennaio 2018
2 settimane ago
26 Gennaio 2018
Tutti i cittadini italiani portano in dichiarazione fiscale...26 Gennaio 2018
Nel calcolo dell’Indicatore Situazione Economica...26 Gennaio 2018
La formula di ospitalità del bed and breakfast (B&B)...26 Gennaio 2018
L’assegno al nucleo familiare (ANF) è un sostegno...