di Chiara Miccoli | 01 Giugno 2018
Venerdì 1 Giugno, a partire dalle ore 19:30, nei locali della Sala Consiliare di Guagnano, si terrà la presentazione del libro autobiografico di Cosimino Ingrosso: “Le mie memorie”. Dopo i saluti iniziali del Sindaco di Guagnano, Claudio Maria Sorrento e del Segretario del PD di Guagnano, François Imperiale, prenderanno parte all’evento: Teresa Bellanova, Senatrice della Repubblica; Sergio Blasi, Consigliere regionale; Antonio Rizzo, Assessore alla Cultura del Comune di Guagnano; Egidio Zacheo, Sindaco di Campi Salentina; Antonio Rosato, Sindaco di Salice Salentino; Salvatore Ripa, Sindaco di San Pancrazio Salentino; Marcello Rolli, Sindaco di Leverano; Claudio Paladini, Sindaco di Veglie; Sandrina Schito, Sindaco di Copertino; Domenico Fina, Sindaco di San Donaci; Salvatore Capone, Consulente di Cooperazione Internazionale; Cosimo Durante, Presidente Gal Terre D’Arneo. Ad introdurre la serata saranno: Francesco Leone, Conservatore dei Beni Culturali . curatore dell’opera Presidente Terrae a sud del tempo e Luigi del Prete, Presidente Fondazione Moschettini e Regista del documentario “Arneide”. Durante la serata interverranno anche: Antonio Calcagni, Poeta e Storico locale; Salvatore Coppola, Scrittore e storico della Sinistra salentina; Cosimo Rolli, Presidente Ass. Cult. Fattizze d’Arneo; Valentina Fragassi Segretario Generale CGIL Lecce; Nini de Prezzo, Segretario generale SPI-CGIL Lecce; Vito Murrone, Direttore CIA (agricoltori Italiani) Lecce; Giulio Sparascio, Presidente Nazionale Turismo Verde CIA; Luigi Sansò, già Segretario Federbraccianti CGIL Lecce. A moderare l’incontro sarà Mimma Leone, scrittrice e giornalista guagnanese.
“Le mie memorie”, pubblicato postumo alla scomparsa di Cosimino, ricorda e narra le vicende del guagnanese portatore dei valori del PCI e della lotta al fascismo.
“Compagnu”, così era conosciuto dai suoi concittadini, nonostante le sofferenze che l’hanno accompagnato nell’ultima fase della sua vita, ha voluto scrivere – interamente a mano – tutti gli episodi chiave delle sue tante lotte. Questo per far sì che anche le generazioni future potessero conoscere e riconoscere il grande contributo che lo stesso Cosimino ha dato a Guagnano e alla sua comunità.
Nel volume, denso di episodi, di nomi e di documenti fotografici, si ritrovano anche e soprattutto aneddoti che chiariscono perfettamente l’animo politico di Cosimino Compagno: lui, che aderì al PCI, lui che voleva fortemente riscattare il popolo, i più deboli, gli ultimi; lui che patì il carcere per sette giorni a Nardò e che volle a tutti i costi salvare la sua terra, l’Arneo.
«Il filo rosso che lega i ricordi di Cosimino dalla tenera infanzia agli ultimi anni del suo impegno politico e sindacale – scrive Salvatore Coppola nei contributi iniziali – è di lasciare e lanciare un messaggio a quanti non hanno potuto, per ragioni anagrafiche, conoscere la realtà degli anni Quaranta – Ottanta del Novecento; il senso del messaggio è che nella dura vita del mondo del lavoro ogni conquista ed ogni avanzamento sociale ed economico sono il frutto della lotta; i diritti non li regala e nessuno, anzi il potere tende semmai a negarli; i diritti si conquistano con la propaganda, con la mobilitazione, con i sacrifici propri e della propria famiglia, con la lotta».
Insomma, quella di Cosimino Compagno è una figura chiave per leggere a tutto tondo la storia di Guagnano e non solo. Tra le pagine della sua autobiografia trapela la forza e la costanza con cui Cosimino Compagno si è “dato” alla politica e al popolo; è un esempio di un passato che deve essere presente e che non può, in alcun modo, essere dimenticato.
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