di Chiara Miccoli | 31 Luglio 2018
Bilancio positivo per la “Sagra dell’Uva Cardinal e del Vino”, che si è svolta a Guagnano sabato 28 e domenica 29 Luglio: gli stand enogastronomici, l’allestimento e l’intrattenimento hanno coinvolto numerosi ospiti e visitatori provenienti da ogni parte del Salento.
A due giorni dalla chiusura dell’evento, però, giunge un comunicato ufficiale da parte dei Consiglieri di Opposizione del gruppo “Vite in Comune” che si complimentano per il lavoro svolto, ma che mettono in luce un episodio accaduto nel corso della manifestazione.
Di seguito il comunicato ufficiale: «Nonostante l’impegno dell’Amministrazione non sia ancora sufficiente a sostenere un rilancio reale e concreto della nostra Uva Cardinal attraverso iniziative strategiche e di marketing dell’Assessorato preposto, la sagra di quest’anno segna senza ombra di dubbio notevoli passi avanti sia nell’allestimento sia nell’organizzazione. È stato bello respirare sin da subito un’atmosfera nuova, fatta di buon gusto e spirito di sacrificio per la propria comunità unita finalmente in un senso comune di bellezza e di riscatto. Peccato però che il sacrificio di tanti volontari sia stato letteralmente mortificato dal gesto sconsiderato e gravissimo sia di chi da tempo è membro della Pro Loco Guagnano 93, sia di chi è stato rivestito da poco di un ruolo pubblico nelle vesti di vice coordinatore del CTO del Premio Terre del Negroamaro.
Inneggiare al fascismo, anche sui social, è un atto che va in direzione contraria ai principi inossidabili della Costituzione italiana, principi esposti proprio in quel documento che l’attuale vice coordinatore del CTO, pochi giorni fa, consegnava nelle mani dei nostri diciottenni, palesando uno dei tanti paradossi a cui assistiamo non senza indignazione.
Facebook ha già provveduto a bloccare il post in oggetto ma questo non attenua, come è ovvio che sia, la gravità del gesto rimasto pubblico per 24 ore e che, anche in seguito alla rimozione, viene riconfermato da ulteriore post assolutamente in linea con il precedente e condiviso, in varie forme, dagli stessi fautori del gesto.
Chiediamo una presa di posizione pubblica da parte del Presidente della Pro Loco e del Sindaco nei confronti del collaboratore in questione, ritratto in foto con la maglia dell’associazione che, è opportuno ricordare, risulta a-politica per statuto e sovente usufruisce di contributi pubblici da parte dell’Amministrazione.
Chiediamo, altresì, le dimissioni del vice presidente del CTO e, anche in questo caso, una presa di posizione chiara e netta da parte dell’Amministrazione, a cominciare dal Sindaco e dall’Assessore alla Cultura Antonio Rizzo».
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