di Chiara Miccoli | 12 Aprile 2019
Cattive notizie sul fronte TARI per il Comune di Guagnano: nel corso dell’ultima seduta di Consiglio Comunale la maggioranza ha approvato un aumento di circa il 20% sulle tariffe riguardanti le tasse sui rifiuti.
Il gruppo di minoranza “Vite in Comune” non ci sta e pubblica, in mattinata, un comunicato in cui analizza le scelte dell’Amministrazione Sorrento e lancia un messaggio di aiuto concreto per trovare soluzioni alternative che escludano l’aumento delle tasse a discapito delle tasche dei guagnanesi.
Di seguito il suddetto comunicato:
«Nell’ultima seduta di Consiglio Comunale la maggioranza guidata dal Sindaco Sorrento ha approvato, con nostro voto contrario, un aumento delle tariffe Tari (Tassa sui rifiuti) di circa il 20%.
Un salasso per le tasche dei cittadini che viene da lontano e ha molte cause.
È doveroso premettere che l’aumento dei costi variabili, non compresi nel capitolato d’appalto con la ditta che si occupa della raccolta e dello smaltimento, è un problema che riguarda la stragrande maggioranza dei comuni appartamenti alle varie ARO ed è legato a scelte non dipendenti dalle singole Amministrazioni Comunali. Ciò detto, occorre però sottolineare che l’aumento delle tariffe nel nostro Comune è di gran lunga sopra la media ed è conseguenza di scelte amministrative sbagliate che oggi paghiamo a caro prezzo.
Non aver saputo trovare soluzioni adeguate ad una consistente elusione/evasione, ha costretto i cittadini che hanno sempre pagato a pagare ogni anno di più, nonostante gli indiscutibili ricavi provenienti dalla raccolta differenziata.
A ciò si è aggiunto un mancato ed oculato controllo della spesa, specie da parte dell’Amministrazione precedente, che ha considerato i cosiddetti residui attivi (per la stragrande maggioranza costituiti da somme di Tari non incassate) come denaro effettivamente in cassa e pronto ad essere speso, soprattutto nel cofinanziamento di bandi non compatibili con la nostra delicata situazione di bilancio.
Tutto ciò ha praticamente imposto la previsione di un fondo svalutazione crediti per circa 85.000 euro, che va ad appesantire in modo consistente la somma totale da ripartire tra le diverse utenze.
Una situazione non più sostenibile che obbliga l’attuale Sindaco a una totale inversione di tendenza rispetto alle scelte di coloro con i quali oggi siede affianco in giunta e in maggioranza.
Non mancheremo di fornire il nostro contributo in termini di idee e proposte concrete, senza mai dimenticare che la nostra principale funzione riguarda il controllo sull’operato della maggioranza di governo, un operato, ad oggi, inefficiente e gravoso per le tasche dei cittadini.»
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