di Federica Modugno | 16 Settembre 2022
Il giorno 15 settembre, alle ore 17:00, presso la Sala Consiliare del Comune di Guagnano si è svolto il Consiglio Comunale Monotematico riguardo la crisi del prezzo delle uve che in quest’ultimo periodo gli agricoltori, protagonisti principali, stanno vivendo.
Apre l’incontro il Sindaco del comune di Guagnano, Francois Imperiale, spiegando che è stato necessario richiedere questo Consiglio monotematico, non solo come conseguenza del Sit-in che si è svolto nel mese di Agosto ma anche dopo la richiesta pervenuta dai due gruppi di minoranza.
Il Sindaco Imperiale introduce l’argomento del crollo dei prezzi delle uve rispetto all’annata precedente che, nonostante qualitativamente e quantitativamente fosse minore rispetto quest’anno, ha permesso degli “incassi” maggiori.
Subito dopo il Sit-in, il Sindaco, insieme al delegato all’agricoltura Suffianò ed al Sindaco del Comune di Novoli e Presidente dell’Unione dei Comuni del Nord Salento, Marco De Luca, si sono mossi per incontrare l’Assessore Regionale, Donato Pentassuglia, esponendo non solo la situazione ormai critica ma cercando anche di capire ciò che la regione è intenzionata a fare.
Lo stesso assessore regionale, molto preparato sull’argomento, ha spiegato che hanno già iniziato a cercare delle soluzioni a riguardo.
“ È una situazione preoccupante” – afferma il Sindaco Imperiale – “si rischia di dover affrontare per anni queste oscillazioni di mercato. Bisogna cercare, non solo di proteggere il nostro prodotto, ma di difendere anche i piccoli agricoltori in difficoltà magari promuovendo l’iscrizione a cooperative”.
Subito dopo l’intervento iniziale, il sindaco presenta le figure istituzionali che hanno accettato di partecipare all’incontro: Alfredo Fina, Sindaco di Campi Salentina; Mimino Leuzzi, Sindaco di Salice Salentino; Marco De Luca, Sindaco di Novoli; Lorenzo Mazzotta, assessore di Cellino San Marco; Vincenzo De Marco, assessore di San Pancrazio Salentino; Adriano Abate, direttore Confagricoltura Lecce; Aldo De Sario, presidente Coldiretti Lecce; Emanuela Longo, CIA Lecce; Santo Ingrosso, Confcooperative.
Prende subito la parola la consigliera Rucco per esporre anch’essa la preoccupazione per il momento di crisi che si sta vivendo.
“ Il costo delle uve dovrebbe esser stabilito anche in base alla qualità del territorio “ – afferma la Consigliera Rucco – “ la vendemmia 2021 è stata eccellente economicamente ma anche un preludio di ciò che sarebbe accaduto quest’anno, purtroppo deprezzata anche dalle grandi giacenze di vino. Un mio suggerimento sarebbe quello di incontrare i vertici di una cantina presente sul nostro territorio, una cantina che purtroppo importa uve dall’esterno. Si dovrebbe sottoscrivere un documento in difesa delle nostre uve”.
Successivamente, interviene il consigliere Catarozzolo che, oltre ad esporre la sua preoccupazione, domanda come mai, prima di provvedere ad un incontro con l’assessore alla regione, non si è svolto un incontro con gli agricoltori di zona.
“ In questo momento dobbiamo dimenticare ogni bandiera politica e sederci insieme per tutelare il nostro prodotto” – afferma il Consigliere Catarozzolo – “ se continuiamo su questa scia, rischiamo di perdere il nostro prodotto d’eccellenza, chiederei di svolgere incontri periodici tutti insieme per poi riportare le informazioni ed i bisogni ai vertici più alti. Dobbiamo dare risalto al territorio”.
Il Sindaco Imperiale, in risposta all’appunto del Consigliere Catarozzolo, spiega che l’urgenza dell’incontro era dettata dal capire la Regione in che modo volesse intervenire e quali soluzioni trovare.
Conclusi gli interventi iniziali dell’Amministrazione, intervengono gli ospiti iniziando da Aldo De Sario, presidente di Coldiretti Lecce che espone il suo pensiero riguardo una situazione che purtroppo ha mostrato i suoi primi sintomi già nella precedente vendemmia.
“ Sarà difficile risolvere il problema ora purtroppo ma questo non impedisce di iniziare già da ora a lavorare per il futuro” – afferma De Sario – “ il settore vitivinicolo, fino ad oggi, non ha mai subito crisi, ma purtroppo oggi trema.
Un primo sintomo c’è stato con i prezzi eccessivamente alti dell’anno precedente ma, nonostante i pochi che lo hanno notato, gli altri sono stati incuranti di questa situazione”
Continua esponendo che, secondo il suo punto di vista, l’assessore della Regione Puglia ha già avviato i controlli tramite la Guardia di Finanza.
“ Vorrei proporvi una cosa, magari folle” – afferma sempre De Sario – “ perché non iniziare a produrre spumante? Coldiretti è predisposta a muoversi in quest’ambito cercando di costruire qualcosa di nuovo, per non rimanere in svantaggio rispetto ad altre zone. Ciò che può far la Regione è semplicemente stabilire un prezzo minimo sotto cui vietato scendere”.
Prende la parola Emanuela Longo, CIA Lecce, dove senza peli sulla lingua afferma che nessuno l’anno prima, pur capendo in che situazione si stava per andar incontro, è intervenuto.
“ I vigneti non si mantengono da soli” – afferma Longo – “ è vero, l’anno scorso i prezzi erano alti ma non per questo è giusto punire oggi gli agricoltori. Alcuni presidenti di cantine, anche di Guagnano, hanno affermato che i prezzi dell’anno precedente erano eccessivamente alti, ma i 30€ di oggi, a mio parere, sono troppo pochi”.
“ L’ unica soluzione che a mio parere sarebbe adeguata in questo momento” – continua dicendo – “ è quella di poter dare un’indennità, non possiamo sperare in un blocco di conferimenti uva ma, a bilancio concluso, si cercherà di portare un costo equo tramite un contributo di indennità”.
Interviene Adriano Abate, direttore Confagricoltura Lecce che afferma: “ Bisogna distinguere la Puglia in due differenti aree: le zone a nord della Puglia ed il Salento. A mio parere, il consorzio in questi ultimi anni non ha garantito un ottimo lavoro tra produttori e trasformatori, bisogna rilanciare un nuovo rapporto”
Prende la parola Santo Ingrosso di Confcooperative che, onestamente, afferma che è quello che viviamo è un problema a cui purtroppo non si sa trovare una soluzione.
“ Dovevamo muoverci prima “ – afferma Ingrosso – “ abbiamo un prodotto unico da tutelare e non dobbiamo sperperarlo per soli pochi euro in più. Se noi continuiamo a non controllare il prodotto, avremo sempre questi alti e bassi. Negli anni abbiamo causato il fallimento di molte cantina ed oggi continuiamo a non tutelare ciò che c’è rimasto “.
Successivamente interviene l’assessore di Cellino San Marco, Lorenzo Mazzotta, che spiega di come sia facile parlare, tante belle parole ma purtroppo a farne le spese sono gli agricoltori.
“ Proporrei un documento tra comuni ed amministrazione da mandare non solo in Regione ma anche al Ministro all’Agricoltura a Roma “ – afferma Mazzotta – “
spieghiamo la crisi economica, ciò che conta è ciò che rimane per iscritto, il mio slogan è fatti non parole ”
Ad intervenire anche, il sindaco di Campi Salentina, Alfredo Fino. Quest’ultimo afferma che purtroppo questo problema ormai è un’emergenza che non sarebbe dovuta avvenire.
“ Siamo seduti su un tesoro ma non ce ne rendiamo conto, ormai è difficile trovare una soluzione a vendemmia iniziata dovremmo oggi partire da oggi per il futuro”.
“ Dobbiamo tutelare il prodotto e non solo sfoggiarlo negli eventi “ – continua – “qui a Guagnano c’è il Premio Terre del Negroamaro che a mio avviso non dovrebbe essere un evento di Guagnano, ma un evento di tutto il territorio che lo circonda“.
Interviene anche Marco de Luca, sindaco del Comune di Guagnano e Presidente dell’Unione dei Comuni Nord Salento espone non solo la sua preoccupazione ma anche la vicinanza agli agricoltori poiché si sente vicino a loro essendo figlio di agricoltori.
“ Chi non è andato mai in campagna, non può capire quanto sia serio questo problema” – afferma De Luca – “ Ricordo ancora la nostra cantina sociale di Novoli che purtroppo è stata venduta all’asta, la colpa purtroppo è nostra. Ad oggi l’indirizzo politico cerca di indurci alla spumantizzazione ma io non sono d’accordo, è importante l’affiliazione alle cooperative poiché quest’ultime acquistano indipendentemente dal grado e dall’annata.
Il ricavato dalla vendemmia di quest’anno compenserà solo i costi della stessa ma purtroppo non i costi dell’annata ”
Successivamente interviene Mimino Leuzzi sindaco del Comune di Salice Salentino che afferma di conoscere sull’argomento molto meno rispetto a coloro che sono intervenuti prima di lui ma dalle sue informazioni capisce che è un argomento che non nasce oggi, purtroppo un argomento di portata internazionale.
“ Mi sento di dover ringraziare Guagnano ed il comitato spontaneo che ha svegliato il Salento sulla problematica che oggi viviamo”.
Prende la parola l’assessore di San Pancrazio, Vincenzo De Marco, che afferma: “ La nostra cantina nell’ultimo tempo ha ridotto la produzione a causa di una forte dismissione dei vigneti, non seguiamo i campanilismi uniamoci come unico comune, indipendentemente dalle bandiere politiche. È nostro obiettivo stare attenti a far crescere le nostre realtà agricole”.
Il sindaco Imperiale, prende la parola esponendo il suo dispiacere per la scarsa presenza in sala, afferma che è conoscenza che coloro che sono associati a cooperative sentono un po’ meno il rischio rispetto agli agricoltori poi piccoli ma afferma “Dobbiamo far scattare la molla: trasformatori, agricoltori, venditori devono diventare un’unica cosa. Oggi mi aspettavo un’aula consiliare piena di critiche, piena di agricoltori in rivolta”.
Continua leggendo un messaggio ricevuto da un socio fondatore di una cantina di Guagnano, Gianvito Rizzo: “Esprimo vicinanza per la crisi che stiamo affrontando tutti, spero che da ciò nasca una più forte consapevolezza del nostro prodotto e che le nostre uve vengono conferite nelle cooperative dei nostri territori“.
Durante il consiglio, grazie ai vari interventi, si è proposto di preparare una mozione da approvare, ogni comune, nei consigli comunali per poi trasmetterla ai vertici più alti.
Prende la parola il delegato all’agricoltura del Comune di Guagnano, Lino Suffianò che invita tutti gli agricoltori che ad oggi ancora non sono iscritti alle cooperative di farlo per la tutela del nostro prodotto.
Chiede la parola dai cittadini seduti ad ascoltare il consiglio, l’ingegnere Vitale che fa presente che la poca presenza di agricoltori nell’aula, a suo avviso, è causata dall’essere scoraggiati dalla situazione che si trovano a vivere.
“ La nostra comunità, Guagnano e le sue fondamenta poggiano sul prodotto dell’uva, se perdiamo ciò perderemo il nostro paese. L’amministrazione ha l’impegno di salvare il nostro paese. Vorrei ricordare un progetto di qualche anno fa, la proposta di far entrare l’amministrazione come socio privilegiato della cantina sociale; bisogna riconquistare la fiducia portando avanti questo progetto”.
“ Invito l’amministrazione a diventare il granellino che genere genererà un grumo“ continua “ dobbiamo far si che le Terre del Negroamaro non siano solo una frase di cui ci si riempie la bocca, una frase scritta su un cartello all’ingresso”.
Prima di concludere, interviene il consigliere Marcucci che ci tiene a precisare: “ Una cantina di Guagnano importa al suo interno uve di altra provenienza per poi dichiararle uve di Negroamaro, dovremmo trovare una soluzione a ciò“.
Il consiglio comunale monotematico si conclude con l’impegno di dar seguito a ciò di cui oggi si è parlato, in attesa che la Regione indichi nuove soluzioni.
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