di Tiziana Marcucci | 30 Settembre 2022
Venerdì 30 settembre, alle 19.30, continua la Rassegna letteraria “Raccogliere…voci, storie , esperienze” presso la Biblioteca del Negroamaro e delle Terre d’Arneo, con la presentazione del libro inchiesta
“La morte dei Giganti. Il batterio xylella e la strage degli ulivi millenari”, scritto dal giornalista Stefano Martella ed edito da Meltemi (2022).
Valentina Perrone , autrice e giornalista affermata, dialogherà con l’autore .
Il libro racconta la scomparsa dei più antichi ulivi della Puglia e la disperazione in cui sono sprofondati i loro proprietari, spiega come xylella è stata scoperta e come è arrivata in Italia, indagando sul traffico internazionale di piante ornamentali.
L’intento è quello di approfondire il rapporto tra una pianta e il territorio in cui è insediata, attraverso un reportage giornalistico in cui si alternano diversi personaggi: contadini e imprenditori, scienziati e sciamani convinti di avere la pozione magica per curare l’albero.
La domanda cruciale è: Può la morte di un albero generare una psicosi e un dramma collettivo? È quanto sta accadendo in Salento in seguito all’epidemia del batterio Xylella fastidiosa, che sta distruggendo milioni di piante.
In un’intervista rilasciata dall’autore su Letture.org , si legge: ‘ Il rapporto tra l’ulivo e la popolazione pugliese si addentra nelle profondità culturali e antropologiche, tanto che la moria degli alberi ha aperto un solco nella popolazione, rivelando isterie collettive e conflitti e creando un mosaico umano in cui si muovono personaggi che incarnano psicosi, rassegnazione, strenui tentativi di salvare le piante e voglia di ricostruzione. Attraverso quest’umanità variegata, la morte dei Giganti ripercorre le fasi che hanno portato alla quasi desertificazione del Salento. Dopo aver sondato le motivazioni che hanno spinto la magistratura a porre sotto inchiesta gli stessi scienziati che hanno scoperto il microrganismo patogeno, il volume mostra come la popolazione si sia divisa in due fazioni contrapposte: chi è convinto che la pianta si possa salvare e chi la reputa spacciata; chi crede nelle tesi della scienza e chi invece che sia stato ordito un complotto diabolico’.
Per chi non è pugliese diventa difficile capire il perché della dicotomica reazione della popolazione di fronte al problema Xylella. Infatti, l’ulivo e i pugliesi vivono quasi in simbiosi da sempre:non esiste una famiglia salentina che non abbia ricordi legati all’albero di ulivo. È una sorta di legame speciale, che affonda le sue radici nelle profondità culturali e antropologiche. In quest’ottica, il libro , attraverso un reportage giornalistico, mira ad approfondire il rapporto tra l’ulivo e il territorio di cui è parte integrante. Così nel libro, strutturato in sei capitoli, si alternano personaggi eterogenei: contadini e imprenditori, scienziati e sciamani convinti di avere la pozione magica per curare l’albero.
Si racconta la scomparsa dei più antichi ulivi della Puglia e la disperazione in cui sono sprofondati i loro proprietari. Si spiega come xylella è stata scoperta e come è arrivata in Italia, indagando sul traffico internazionale di piante ornamentali e sulle falle del sistema dell’Unione Europea. Si entra, quindi, nel cuore della teoria del complotto. Infine ci si interroga sull’epilogo della vicenda: se il domani è un quadro fosco, speranze e aspettative sono riposte nel Leccino e nella Favolosa, che sembrano resistenti al batterio “Manca ancora una strategia per riforestare il Salento, che attualmente ha un paesaggio desertificato. La monocoltura dell’ulivo è stato un errore e il Salento lo sta pagando ora. Ma questa esperienza può essere una grande lezione da cui poter ricominciare. Lo scenario indicato è quello di un sistema agricolo e quindi di un paesaggio resiliente, in grado di modificarsi ogni qualvolta una nuova variabile rientra nel sistema ecologico”, afferma l’autore.
Stefano Martella è un giornalista pluripremiato che collabora con varie testate giornalistiche e case cinematografiche. È coautore di Vento di soave, un documentario che analizza il rapporto tra grandi industrie a combustibili fossili e territorio. Per Besa Editrice, nel maggio 2017, ha pubblicato I segreti della Lupa. Il lato oscuro di Lecce.
A fine presentazione verrà offerta una degustazione di vini della cantina Corte dei Frati.
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