di Federica Modugno | 03 Marzo 2023
Scoppia la polemica al Comune di Salice Salentino dopo l’assunzione del nuovo dirigente responsabile del settore Affari generali e Servizi sociali.
“Chiediamo un commissario che faccia luce sull’ultimo incarico“ – afferma Gravili del gruppo Salice 2030 – “affidato al cugino del sindaco ed anche sui recenti concorsi del 2019“.
Nel mirino della protesta del gruppo di opposizione Salice 2030 il decreto emanato dal sindaco Leuzzi riguardo l’incarico di dirigente responsabile del settore Affari generali e Servizi sociali affidato al cugino “acquisito”, noto legale Salicese.
“Il primo cittadino ha lo sguardo rivolto verso i suoi interessi personali o familiari” – attacca Gravili – “fare il sindaco richiede una visione diversa. Dopo le tante coincidente, quest’incarico è l’ennesimo schiaffo morale alla dignità dei cittadini e professionisti che avevano i requisiti per questo ruolo”.
L’avviso pubblico per l’affidamento dell’incarico era stato pubblicato a fine dicembre, a seguito dello spostamento presso altro comune del precedente responsabile.
“Tra i sostenitori di questa amministrazione si vociferava da tempo della possibile assegnazione di quest’incarico ad un parente del sindaco. In un recente consiglio” – continua Gravili – “il sindaco alla mia domanda si mostrò in difficoltà tant’è che, oltre a lanciarmi offese, rassicurò che già c’era un sostituto all’interno degli uffici senza dover ricercare la figura all’esterno. Dichiarazione non veritiera poiché dopo 30 giorni è stato pubblicato l’avviso”.
Conclude – “L’avviso ha caratteristiche insolite per la tipologia d’incarico come se fosse stato costruito “ad hoc”, un esempio è l’obbligatorietà di esser iscritti all’albo professionale”.
Ma non rimane in silenzio il sindaco Leuzzi che replica: “Questa caccia alle streghe continua mi fa sorridere, sono sereno e tranquillo soprattutto perché la mia amministrazione ha agito nel rispetto della legalità. Al bando in questione hanno partecipato dei professionisti, due esclusi perché non iscritti all’albo ed una dei restanti professionisti non si è presentata”.
“Tra i tre rimasti” – conclude il sindaco Leuzzi – “ abbiamo scelto l’avvocato tutti i requisiti previsti per ricoprire il ruolo”.
Vedremo nel corso di queste settimane come si evolverà la situazione, nelle scorso ore Gravili ha ribattuto a ciò che ha dichiarato il Sindaco Leuzzi definendo questa polemica una “caccia alle streghe”.
“Questa amministrazione non smette di stupire e ancora una volta lancia un messaggio inequivocabile ai cittadini: prima amici e parenti” – risponde Gravili – “La questione è in prima battuta di natura politica: un amministratore deve evitare in tutti i modi possibili di prestare il fianco all’idea che sfrutti il ruolo affidatogli dai cittadini per interessi strettamente personali o familiari.
Di questo deve rispondere ai cittadini l’attuale sindaco. Non di caccia alle streghe ma di un atteggiamento che appare agli occhi di tutti accomodante nei confronti di amici, parenti, supporters elettorali”.
“Sul lato della legalità della procedura di incarico” conclude Gravili “nutro forti dubbi relativamente ai requisiti eccessivamente stringenti e discriminatori, alla durata dell’incarico, al tempo parziale, alla specifica, elevata e pregressa competenza nel settore del candidato di cui ancora non è dato sapere il curriculum, che per legge deve essere pubblicato nella sezione trasparenza del sito comunale, e di tanti altri profili tecnici e normativi.
Di questo si occuperanno ANAC e la Corte dei Conti. Finché siederemo in Consiglio Comunale, non volteremo il volto dall’altra parte davanti ad episodi di mala gestione della cosa pubblica ed a questioni di etica pubblica”.
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