di Federica Modugno | 16 Marzo 2024
Nelle ultime ore, tramite un post sui social, i Consiglieri di Minoranza Danilo Verdoscia, Bruno Catarozzolo e Fabiana Rucco hanno reso pubblico, attraverso manifesti che verranno affissi nel weekend anche per le strade del paese, un dettagliato resoconto di Are Fest, con un riepilogo trasparente delle entrate e delle uscite finanziarie.
Nel manifesto intitolato “Un disastro da 100.000 euro”, vengono esposte le loro attente riflessioni, maturate dopo un lungo periodo di studio e lavoro sugli atti ricevuti dagli uffici comunali e dall’attuale amministrazione, definita “un’impresa faticosa” a causa dei ritardi riscontrati nella comunicazione da parte degli amministratori stessi.
Prima di tutto, essi precisano che: “Dopo aver ottenuto gli atti, abbiamo verificato che non esistono documenti che attestino l’affidamento del servizio di prevendita dei biglietti online a una ditta esterna; non è stato stabilito alcun contributo da parte delle cantine e delle gastronomie per partecipare all’evento; e non è stato specificato che le entrate derivanti dalla vendita dei biglietti del vino sarebbero state incassate dal comune anziché dalle cantine, in compensazione di quanto queste ultime avrebbero dovuto versare per partecipare”.
Insomma, secondo la minoranza, c’è stata una grave mancanza di documentazione basilare per l’organizzazione dell’evento, giustificata dal sindaco Imperiale al Prefetto di Lecce con il ruolo del Comitato Tecnico Operativo, il quale avrebbe dovuto occuparsi di questi dettagli, anche se l’azione risulta impossibile poiché il CTO “non ha mai svolto attività amministrative ed inoltre non avrebbe potuto farlo, essendo privo di responsabilità giuridica”.
Ma nel resoconto pubblicato non viene solo esposto il dettaglio burocratico degli atti amministrativi, viene evidenziato anche il mancato allestimento delle corti del Centro storico. Un dettaglio molto grave riguarda la comunicazione: “Al peggio non c’è mai fine, 32.000 euro spesi per una comunicazione inesistente e fuorviante, parte della quale affidata il giorno stesso dell’evento; format e logo identitario stravolto, mappe gastronomiche inesistenti, postazione Gluten-free assente, e cambio della data dell’evento, deludendo turisti e guagnanesi fuori sede che aspettavano con gioia il Premio ad Agosto. Confusione generale, il motivo? Poter ottenere un finanziamento dalla Regione Puglia che prevedeva un rimborso di 35.000 euro, oltre IVA, a fronte di una spesa di 90.000 euro.”
Ad accompagnare il manifesto espositivo, una tabella dettagliata delle entrate e delle uscite ufficiali, ricavata dagli atti amministrativi. “Perché spendere 100.000 euro quando l’incasso dei biglietti (nelle giornate del 21 e 22 luglio) è stato di soli 10.000 euro?” si chiedono.
Nella tabella dettagliata, allegata al presente articolo, i consiglieri evidenziano chiaramente che le spese sostenute dal Comune di Guagnano per l’evento Are Fest ammontano a € 100.893,98, con incassi di € 60.450,00 (incluso il contributo della Regione Puglia di € 42.700,00). La differenza? € 40.443,98 spesi dalle casse del Comune di Guagnano.
Inoltre, è stato reso noto ieri che il Dr. Angelo Metrangolo, coordinatore del CTO 2023, ha presentato le dimissioni per motivi personali. Il Sindaco ha provveduto a nominare il nuovo coordinatore: la dott.ssa Francesca Serio.
I cittadini guagnanesi ora attendono una contro-risposta dagli attuali amministratori e si chiedono se quest’anno verranno apportate correzioni e cambiamenti agli eventuali errori commessi.
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