di Pierluigi Persano | 16 Marzo 2024
Serviva una svolta per il Lecce dopo una settimana turbolenta con l’ esonero di D’Aversa dopo la sconfitta con il Verona e l’ arrivo in panchina di Gotti. E a Salerno, contro l’ ex Liverani, è arrivata la prima vittoria in trasferta della stagione seppur in modo sporco e fortunato.
Gotti non cambia il modulo, mettendo in campo un 4-3-3 confermando in blocco la difesa, in mezzo al campo torna titolare Blin con Oudin e Ramadani mentre Piccoli agisce da esterno a sinistra.
L’ inizio di gara è abbastanza contratto, con le due squadre che giocano impaurite e senza scoprirsi. La prima occasione capita sulla testa di Pirola che scalda i guanti di Falcone, ma al primo affondo è il Lecce a passare in vantaggio. Sul cross dalla destra di Gendrey parte un flipper che Krstovic risolve in maniera vincente anche grazie alla deviazione sporca di Gyomber.
La Salernitana spinge alla ricerca del pareggio prima dell’ intervallo, e Falcone salva il risultato con una grande parata sul tocco di Weissman.
Nella ripresa Gotti passa al 4-4-2 spostando Dorgu a sinistra e giocando contemporaneamente con Piccoli e Krstovic davanti. Ma nel secondo tempo il copione rimane invariato, con il Lecce che si difende con ordine e la Salernitana che prova ad attaccare ma con un atteggiamento rassegnato. Falcone si conferma ancora una volta in stato di grazia, prima in uscita bassa su Simu e poi con un riflesso sul tiro cross di Martegani, regalando al Lecce tre punti importantissimi che allontanano i giallorossi dalla zona retrocessione.
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