di Chiara Miccoli | 14 Febbraio 2017
“La mafia siamo noi”, è questo il titolo del libro di Sandro de Riccardis, scrittore e giornalista quarantunenne guagnanese trapiantato a Milano.
De Riccardis , che da anni si occupa di cronaca nera e giudiziaria, negli ultimi anni ha seguito i più importanti scandali di corruzione politica per il quotidiano “La Repubblica”.
Il suo “La mafia siamo noi” è un libro che racconta, attraverso un excursus da nord a sud d’Italia, quelli che sono stati gli equivoci della lotta alla mafia. Allo stesso modo è la trascrizione di un’eterna lotta di chi, la mafia, la vive in prima persona.
Mafia, un termine dall’accezione negativa e potenzialmente radicato nei comportamenti di ognuno di noi: noi che ci nascondiamo dietro a un like su Facebook, noi che siamo «strumenti inconsapevoli di riciclaggio quando pranziamo nei ristoranti», noi che «facciamo shopping nei negozi gestiti dai prestanome della criminalità».
Concetti forti, tematiche importanti e sempre profondamente attuali, così come le parole estratte dal diario di Rita Atria (testimone di giustizia di Partanna, TP) che sono state riportate da De Riccardis nel suo libro. La donna scrive :«Prima di combattere la mafia devi farti un auto-esame di coscienza e poi, dopo aver sconfitto la mafia dentro di te, puoi combattere la mafia che c’è nel giro dei tuoi amici, la mafia siamo noi e il nostro modo sbagliato di comportarci».
La mafia ha radici profondissime, ha radici nei modi di essere, nei modi di fare e nei modi di prendere posizioni, ed ecco perché la scelta da parte di De Riccardis, di una copertina che queste radici le mostri grazie al disegno di un albero. Semplice, lineare e a tratti anche stilografico ma assolutamente d’impatto, forse anche per la scelta di uno sfondo rosso. La fitta rete di radici nel sottosuolo sono alimentate da noi, tutti i giorni, in tutti i contesti della nostra vita. Sandro De Riccardis lo mette nero su bianco, portando in scena storie di ordinaria e triste realtà. Il libro è già stato presentato il 24 gennaio presso la Libreria Bodoni di Torino e il 4 Febbraio presso la Biblioteca Civica di Rozzano.
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