di Federica Modugno | 28 Maggio 2017
La comunità novolese ora ha un nuovo cittadino, l’arcivescovo Domenico D’Ambrosio.
La cerimonia si è svolta nell’aula consigliare con autorità militari e religiosa, ma anche numerosi rappresentanti delle associazioni locali.
«Ho dei bellissimi ricordi delle mie visite in questo paese» dichiara l’arcivescovo «eravate già nel mio cuore, da questo momento ancora di più».
Tante le persone che lo hanno accolto al suo arrivo. Durante la serata si sono esibiti il soprano Stefania Patavia, cantando l’inno di Mameli è quello del comune di Novoli, accompagnata dal maestro Tonio Calabrese e dal regista-commediografo Mario Seclì che ha letto alcuni brani tratti dai racconti di don Oronzo Mazzotta.
Il sindaco Gianmaria Greco, che ha ricordato che è stato predisposto prima dalla giunta comunale e ha, poi, trovato l’ampio consenso del Consiglio Comunale e dei cittadini novolesi, ha dichiarato «Abbiamo deciso di conferire la cittadinanza onoraria di Novoli a monsignor D’Ambrosio in virtù del sincero dialogo e della fruttuosa collaborazione con l’amministrazione comunale e la comunità novolese, che si è sempre vantata per aver dato i natali ad importanti figure sacerdotali che si sono contraddistinti per le loro attività culturali e sociali, oltre che per opere caritatevoli. Ringraziamo sua Eccellenza per aver accettato questo riconoscimento, conseguenza dell’impegno ecclesiale e civile profuso instancabilmente in favore dei segmenti sociali più fragili e più deboli, e per il miglioramento della qualità della vita».
Tanta soddisfazione anche da parte dell’arcivescovo della Diocesi di Lecce che ha ringraziato pubblicamente tutti, dicendo «Sono davvero contento ed onorato di questo riconoscimento: ho dei bellissimi ricordi delle mie visite in questo paese, non solo legate alle celebrazioni in onore del Santo Patrono Antonio Abate. Eravate già nel mio cuore, da questo momento ancora di più».
«Di Novoli non mi dimenticherò mai» conclude l’arcivescovo prima di donare un’icona raffigurante Sant’Elia, patrono di Peschici, suo paese d’origine.
Al Vescovo invece è stato donato “lu cuccu”, antico recipiente in terracotta realizzato e decorato per l’occasione dall’artista novolese Vittorio Guerrieri.
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