di Tonia Mazzotta | 21 Ottobre 2018
Le cattive abitudini, di incoscienti agricoltori minacciano e ammorbano l’aria di Squinzano, attentando ai polmoni dei suoi cittadini.
Nelle ultime ore infatti, a seguito di molte segnalazioni di privati cittadini, si è dovuto prendere atto che numerosi, piccoli roghi di ramaglie di ulivo e non solo, stanno letteralmente soffocando parte della periferia di Squinzano, in particolare nella zona del quartiere Madonna di Fatima, costringendo gli abitanti a sigillare porte e finestre per evitare questa asfissiante pestilenza.
Da sempre è in atto l’incivile uso, da parte dei contadini locali, di bruciare sterpaglie e rifiuti vari con incendi che, sia pure circoscritti, non fanno che sommarsi alla calura fuori stagione e all’imperversare di polveri sottili e smog.
Non basta la repressione degli avventati piromani, è soprattutto necessaria e indispensabile la prevenzione da parte dei Comuni, coniugata ad una particolare attenzione nei periodi in cui nei campi si accumulano ramaglie d’ulivo, sterpaglie e fogliame vario.
Conviene ricordare che la sanzione amministrativa per i trasgressori va da un minimo di 25 € ad un massimo di 500,00, salvo maggiori danni e la configurazione di più gravi reati.
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