Football Guagnano 2008, Sport /
di Enrico Civino | 24 Marzo 2014
GUAGNANO | Pomeriggio primaverile, vento di scirocco, 15 gradi di temperatura e terreno di gioco perfetto. Oggi dobbiamo parlare solo dell’arbitraggio (a Mesagne fu analoga storia di quello che stiamo per narrarvi). L’ARBITRO: Antonio Gambarrota, della Sezione di Barletta e grande esperienza – 52’ fischia un rigore contro il Guagnano visto solo da lui e dai giocatori del Mesagne e neanche tutti (il portiere Miccoli esce dai pali tocca la palla mandandola via), il grande Iunco (solo per l’età) stramazza a terra convincendo l’arbitro, sull’altro vertice dell’area e coperto da numerosi giocatori, che il numero 9 del Mesagne era stato toccato ed assegnando il calcio di rigore messo a segno dallo stesso attaccante; 88’ altra area altro errore gravissimo quando Resinato prende palla sulla sinistra, fuga di cinquanta metri ingresso in area e a tu per tu con Minno appoggia sulla sua destra a Lorenzo Leone suo compagno più libero e goal del pareggio. No per lui è fuorigioco e non rete, annulla e non contento espelle Ricciato Angelo dalla panchina reo di aver protestato. Non si ferma più l’arbitro di categoria superiore! Colpo d’occhio misterioso quando vede il rigore per il Mesagne sotto protesta mesagnese, altro colpo misterioso quando non vede quello per il Guagnano e colma la sua nefandezza annullando un goal perfetto a Lorenzo Leone dopo ennesima protesta mesagnese. Ci sarebbe da dire altro ma è meglio fermarci qui. Solo un pro-memoria per FIGC PUGLIA nella persona del cortesissimo Presidente TISCI e per il Designatore Pugliese degli arbitri: si colleghino sui siti FACEBOOK.COM/FOOTBALLGUAGNANO e GUAGNANOINFORMA.NET e guardino la partita di cui stiamo parlando per essere coscienti di che arbitri mandano sui campi pugliesi a storpiare le gare. Probabilmente questo signore è abituato a svolgere le sue attività arbitrali solo se è accompagnato dai guardalinee che vedono per costui. Basta gli abbiamo fatto troppa pubblicità. PRIMA FRAZIONE: leggera supremazia del Guagnano con un paio di tiri senza pretesa e Mesagne che difende, con favore di vento, a centrocampo. SECONDA FRAZIONE: 8’ calcio di rigore di Iunco par il vantaggio del Mesagne; dal 9’ al 50’ occasioni a ripetizione del Guagnano per un pareggio mancato, ma soprattutto per una vittoria che poteva essere comoda e così non è stato per delle decisioni, numerose, dell’arbitro che hanno dato una… no cinque mani affinchè la gara finisse 0 a 1. LA PARTITA – Il Mesagne ha steso la sorpresa Guagnano (con le situazioni anzidette), mantiene con distacco la prima posizione con 7 punti di vantaggio sul Leverano salito al secondo posto in classifica e si è presa il titolo di miglior difesa del campionato (19 reti subite). Due rigori, uno all’andata ed un’altro oggi, hanno coperto le pecche di una difesa e di un centrocampo che, priva di Caraccio e Giardino subisce troppo e hanno permesso a Battaglia di sorridere in una gara che doveva essere persa a prescindere dall’arbitraggio. La zona play-off per il Guagnano è sempre a portata di mano e il processo di crescita del gruppo continua. Di certo l’allenatore Tondo sarà soddisfatto per le giocate dei suoi ragazzi soprattutto nella seconda frazione quando, sullo 0 a 1, i suoi uomini hanno attaccato a testa bassa togliendo, quasi sempre, l’iniziativa ai gialloblù. Certo contro la squadra rivelazione del girone “C” della PRIMA CATEGORIA, la prestazione di Battaglia e compagni non è stata all’altezza delle aspettative. Va però detto che il loro compito è stato favorito nel primo tempo da un Guagnano non pugnace come negli ultimi 40 minuti. Se Tondo non ha potuto festeggiare oggi al “Carmen Longo”, la colpa è sicuramente degli orrori dell’arbitro. Il Guagnano ha fatto il match fin dall’inizio ed è stata più pericoloso (alla fine 17 tiri contro 4), ma è stato anche attento a non concedere troppi metri alle spalle della sua difesa per non armare le ripartenze di Iunco e Battaglia. Tondo ha chiesto ai suoi di restare compatti e, recuperato il possesso, di ribaltare il gioco con lanci lunghi per Di Donato, pronto a giocare l’uno contro uno con Narcisi. Il Guagnano ha attaccato quasi sempre a sinistra, sfruttando la vocazione di Resinato ad attaccare sugli inserimenti di Mello o sulle sovrapposizioni di Casaluci, e ha pressato alto con Savoia che ha lavorato più in fase di non possesso che con il pallone tra i piedi. Il goal sul rigore inventato, come detto, è stato accusato dai rossazzurri, ma non a sufficienza tant’è che il Mesagne ha rischiato di incassare il pari ed anche la sconfitta che sarebbe stata meritatissima. Il Guagnano ha riportato alla realtà gli uomini di Battaglia tenendoli una mezzora tutta in apnea, ma è stato tutto inutile. Il Guagnano è entrato in campo nella ripresa con la stessa determinazione con cui aveva concluso la prima frazione e solo il “fattaccio” poteva di fatto archiviare il discorso 3 punti con il goal di Iunco, ancora su calcio di rigore, come nella partita d’andata, anch’esso farlocco.
foto Luca Ciccarese
I tabellini della gara:
GUAGNANO-MESAGNE 0–1 (0-0)
GUAGNANO: (4-3-1-2) 1.Miccoli 7; 2.Tondo 7, 5.Ricciato M 7, 6.Mele 7, 3.Montefrancesco 7 (78’ 17.Gigante 7); 8.Savoia 7, 4.Chirivì 7, 11.Casaluci 7 (46’ 16.Diaw 7); 10.Mello 7 (64’ 18.Leone 7); 7.Resinato 7, 9.DiDonato 7. A disp.: 12.Invidia, 13.Ricciato, 14.Simmini, 15.Nicolì. All.: Tondo 7.
MESAGNE: (4-3-2-1) 1.Minno; 2.Gianfreda (76’ 16.De Mitri), 5.Narcisi, 6.Esperti, 3.Visconti; 7.Taurisano, 4.Marini, 8.Brigante; 10.Battaglia, 11.Rini (90’ 13.Todisco); 9.Iunco (66 ‘ 18.Esperti). A disp.: 12.Pacciolla, , 14.Giannattasio, 15.Vitale, 17.Pendinelli. All.: Battaglia.
RETI: 53’ Iunco (rig).
ARBITRO: Gambarrota 3.
NOTE: Spettatori: 300 circa. Espulso: Ricciato A. Ammoniti: Brigante e Battaglia (M), Ricciato M e Montefrancesco (G). Angoli: 8 a 5. Recupero: 1’ e 5’.
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