di Valentina Perrone | 28 Ottobre 2014
C’erano anche i baby amministratori guagnanesi lo scorso 23 ottobre a Ostuni, in occasione del quinto Raduno Interprovinciale dei Consigli Comunali dei Ragazzi. Organizzata dall’Assessorato alle Politiche Sociali e dal CCR del Comune di Ostuni, con il patrocinio della Regione Puglia e della Provincia di Brindisi, la manifestazione ha visto la partecipazione dei piccoli guagnanesi insieme ai baby amministratori di Brindisi, Campi Salentina, Ceglie Messapica, Cisternino, Locorotondo, Mesagne, Mola di Bari, Montemesola, Ostuni, San Pancrazio Salentino, San Vito dei Normanni e Torre Santa Susanna, uniti attorno allo slogan “Tutti uguali, tutti diversi” fulcro dell’intero evento. «Sono tanti gli obiettivi – spiegano gli organizzatori – che la manifestazione ha voluto perseguire. Innanzitutto favorire l’incontro tra i ragazzi che nei diversi Comuni vivono l’esperienza del CCR, offrendo loro un’occasione di confronto e condivisione dei progetti e delle iniziative realizzate nel proprio paese». A rappresentare la Baby Amministrazione di Guagnano c’erano Mattia Musco (baby sindaco), Francesco Leone, Andrea Trevisi, Matteo Suffiano’ e Gianluca Rizzo, accompagnati dalla docente referente Tiziana Marcucci e dall’Assessore alle Politiche Giovanili Francesco Melechi’. Ogni primo cittadino junior ha descritto quanto realizzato nel proprio Comune, dall’insediamento del Consiglio fino ad oggi. Ripercorrendo le piccole grandi esperienze guagnanesi, il baby sindaco Mattia Musco ha dichiarato: «Il nostro obiettivo principale è stato, sin dall’inizio, quello di dar voce ai ragazzi del nostro paese, ascoltando le loro esigenze e accogliendo le loro proposte per portarle a conoscenza degli adulti, proponendo iniziative varie che favorissero la partecipazione dei nostri coetanei alla vita del paese». Un obiettivo già ampiamente raggiunto, attraverso le tante attività poste in essere dal piccolo gruppo guagnanese, dando massima priorità alla solidarietà e alla beneficienza. «In eventi come questo – concludono gli organizzatori – si cerca di favorire, altresì, un atteggiamento di ascolto da parte dei pubblici poteri e del mondo degli adulti rispetto ai bisogni e ai sogni dei nostri ragazzi».
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