di Pierluigi Pinto | 03 Novembre 2014
Che si sia ormai specializzato nei cambi Lerda, questo ormai è risaputo, dopo Salerno e il drastico cambio di uomini e schema effettuati all’inizio del secondo tempo che ha cambiato completamente il Lecce portandolo alla vittoria, ieri è stato il cambio di Miccoli al 15° della ripresa a stravolgere una partita che fino ad allora era stata molto difficile per il Lecce.
Certo le occasioni non erano mancate contro quel Cosenza che, come tutte le squadre venute qui al Via del Mare, giocava con 7/8 giocatori dietro la linea della palla, intasando la propria area di rigore tentando ogni tanto delle ripartenze che in verità mettevano in difficoltà il Lecce.
Un Lecce schierato in modo spregiudicato da Lerda, nel 4-3-3 c’era solo la novità Lepore (ormai un jolly tuttofare) al posto di Carrozza infortunato, il ragazzo salentino insieme a Lopez sulla sinistra, è stato un a spina nel fianco della difesa calabrese, mentre si è trovato un po’ in difficoltà Doumbia, il francesino alterna ormai grandi gare ad altre mediocri, ecco forse è stata questa l’unica nota stonata della serata.
Per il resto la squadra ha fatto il suo dovere, la difesa ormai impeccabile, continua nella sua imbattibilità interna, il centrocampo non sente la mancanza di Papini e Salvi, infatti Sacilotto (al secondo gol consecutivo) e Felipe Gomes, li stanno sostituendo in maniera egregia, la ricchezza dell’organico a disposizione di Lerda a mio parere sarà fondamentale per il prosieguo della stagione, un Mannini in questa condizione non si era mai visto forse neanche in seria A , e poi c’è lui, Miccoli, da vero capitano sta seguendo la squadra senza lamentarsi dalla panchina, rendendosi importante in qualsiasi momento in cui il mister lo chiama, ecco questo è lo spirito giusto, per cercare di vincere il campionato, infatti solo remando tutti dalla stessa parte si potranno ottenere risultati esaltanti. Ma veniamo alla cronaca della partita.
Il Lecce parte forte come al solito, crea tanto sulle fasce, servendo al centro le sue punte, ma malgrado la pressione non riesce a sfondare. Solo sui calci piazzati si rende veramente pericoloso, su una punizione dal limite di Moscardelli il portiere ospite si esibisce in una pregevole parata, e sui vari calci d’angolo, il Lecce non riesce a concretizzare più di tanto. Il Cosenza è pericoloso nelle ripartenze e su una di queste va vicinissimo al vantaggio, bravissimo Caglioni.
Il secondo tempo è la fotocopia del primo, con l’unica eccezione del gol, di Sacilotto. Al 16′ Miccoli prende il posto di Dounbia e si posiziona sulla sinistra, ed è proprio dal sinistro del capitano che parte il cross che manda la palla sulla testa di Sacilotto che sblocca la partita.
Il Lecce ormai amministra la partita, spreca un paio di occasioni con Lepore e D’ambrosio, e rischia di subire un clamoroso pareggio proprio sul finire della gara, la conclusione del 15 calabrese si spegne fortunatamente fuori di poco. E così finisce la partita, con la squadra a festeggiare sotto la curva, quegli stessi tifosi, che nel corso della partita hanno ricordato due ragazzi come Stefano Cucchi e Gabriele Sandri, morti in situazioni diverse, ma con la stessa triste sorte, quella di una giustizia che a loro parere, quella dei tifosi, non è stata corretta. I tifosi della nord, sono soprattutto questo e a me piace ricordarlo.
LECCE-COSENZA 1-0
LECCE: Caglioni, Mannini, Lopez, Filipe Gomes, Martinez, Abruzzese, Lepore, Sacilotto (44’st Carini), Della Rocca, Moscardelli (44’st D’Ambrosio), Doumbia (20’st Miccoli).In panchina: Petrachi, Carini, Donida, Rosafio, Rullo. Allenatore: Lerda
COSENZA: Ravaglia, Blondett, Ciancio (38’st Mosciaro), Corsi, Tedeschi, Magli, Alessandro (17’st Criaco), Caccetta (26’st Fornito), Cori, Calderini, Zanini. In panchina: Saracco, Sperotto, Arrigoni, Tortolano. Allenatore: Roselli
RETI: 21’st Sacilotto
ARBITRO: Vesprini di Macerata (Della Vecchia di Avellino – Pepe di Ariano Irpino)
NOTE: Serata umida, temperatura 18°, terreno di gioco in ottime condizioni. Spettatori 4598 Ammoniti: Corsi (C), Lopez (L). Espulsi:. Recupero: 1’pt, 4’st
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