Football Guagnano 2008, Sport / Guagnano
di Enrico Civino | 11 Gennaio 2015
Pomeriggio di sole, 17 gradi di temperatura, leggero vento di scirocco, ottimo il terreno di gioco. A cuor leggero verso Racale. A gonfie vele verso la partitissima. Domenica RIPOSO per TURNO ed il 25 gennaio al “Basurto” di Racale per provare a chiudere il discorso dalla nostra parte. E se non va, pazienza. La squadra per presentarsi davanti al Racale con la calma dei forti, c’è. Comunque vada, resterà nei paraggi del primo posto. Ma questo Guagnano, anche se non ancora pimpante e in forma fisica smagliante, che non ha superato di slancio la prima delle due partite fondamentali è capace di fare l’impresa. Oggi si presentava con le assenze rilevanti di Ricciato, Simmini, Chirivì, Savoia e De Santis e la presenza di numerosi UNDER che, per la verità, stanno facendo grande la squadra. Il Sanarica, invece, si presenta al Carmen Longo con tutti i suoi effettivi per tentare l’impresa riuscita nelle giornate precedenti al Trepuzzi ed al Sogliano. Ma oggi, pur non essendo giornata di regali, anche il Sanarica un punto lo porta via meritatissimo.
LA PARTITA – In partite del genere, scialbe, non c’è mai una sola ragione (tanto meno un solo giocatore) a segnare una svolta, né a stabilire una supremazia. Oggi il Guagnano ha pareggiato con il Sanarica perché tutti i giocatori rossazzurri sono stati nettamente sotto tono rispetto ai gialloneri. Solo il duello Miccoli/Monteduro è finito alla pari, anzi, con un leggero vantaggio per il sanaricese, a conferma della qualità e della quantità di occasioni prodotte dal Guagnano. E’ stato comunque sui lati, punto di forza del Sanarica di Piri, che la squadra locale non riusciva a penetrare. Resinato, quando è entrato, è stato presente in tutte le azioni più pericolose, mentre il Palazzo ha tolto a Todaro ogni velleità d’attaccare. De Vitis si è occupato della parte finale dell’azione ed è stato lui a creare gli unici problemi a Miccoli, ma disinteressandosi di quanto accadeva alle sue spalle e creando così una distanza eccessiva da Piccinno, che non trovava il modo, né il tempo, né la forza per contrastare da solo gli attacchi dei guagnanesi. L’altro problema è stata l’assenza di un marcatore di Colletta: non si capisce perché gli abbia concesso cinquanta metri di libertà. Colletta avanzava senza pressione dalla linea di metà campo all’area sanaricese e già prima di ricevere palla (perché tanto la palla finiva sempre a lui) poteva tranquillamente pensare dove piazzarla. Palazzo s’è fatto pure ipnotizzare da Monteduro mancando un tiro a botta sicura. Vabbè, diciamo che ha conservato il goal per occasioni migliori. Qui non serviva. I Rossazzurri hanno trovato un Sanarica tosto e ringhioso. Incapace di creare pericoli davanti, anche se ha colpito una traversa e gli manca un calcio di rigore per un intervento di Scalinci su De Vitis. E pure poco cattivo. Brutte indicazioni per una squadra risucchiata nella lotta salvezza. La formula giusta: Qualcosa è cambiato nel Guagnano, tutto in peggio. Pastorelli. Con lui titolare, cinque vittorie. Non ha segnato goal, ma con lui il Guagnano ha un pò modificato il suo gioco. Decidere di lasciare fuori Scalinci, non in forma, sembrava la mossa azzeccata ma ha giocato per l’assenza di Chirivì. Con Mele al centro della difesa, a coprire su tutti, e due centrocampisti capaci di tornare a raccogliere palla e far ripartire le azioni, Colletta appunto e Persano, il Guagnano è di nuovo più dinamico, sempre pronto a sfruttare i contropiede. Ha più soluzioni d’attacco. Palazzo sta tornando ai suoi livelli. E il resto lo ha fatto la difesa, sempre solida. La cronaca dice che la crisetta è ormai quasi del tutto alle spalle. Piri ha provato a chiudere le fasce con Accogli e Pedio. Ci è abbastanza riuscito, ma i pericoli sono venuti tutti dal centro. Gioco sterile anche da parte del Sanarica e De Vitis, pur vivace, lasciato troppo solo. Piccinno ha provato qualcosa, ma era marcato in modo furioso da Colletta, ormai pedina insostituibile del centrocampo guagnanese. Tentativi inutili: Nella ripresa Piri ha provato a dare un svolta cambiando due uomini e due sistemi di gioco. Prima con un 4-4-2 e poi con una sorta di 4-2-3-1. Se è possibile, le cose sono peggiorate. Il Guagnano ha avuto un’occasione clamorosa, soprattutto nei piedi di Palazzo. Accogli, come terzino di destra, era continuamente sorpassato da Resinato o da chi per lui. Sono piovuti cross e palle nell’area del Sanarica. Il trio dietro De Vitis, dall’altra parte, non ha combinato nulla. Piri, che è un ottimo tecnico, avrà senz’altro la situazione dei suoi uomini ben chiara. Un altro brutto dato. Vero, non era il Carmen Longo il luogo adatto per cercare punti salvezza (il Guagnano primo in classifica dalle prime giornate). Nella gara con il Racale però servirà per forza una reazione, altrimenti son guai.
LE PAGELLE – MICCOLI 7 – Una sola parata, difficoltosa, sul tiro di De Vitis nella ripresa, sicuro nelle uscite alte. LEARDI 6,5 – Non è Mele ma è…Leardi. Si fa rispettare in fase difensiva, spinge in continuazione, gli manca solo un po’ di qualità. Scarica il contachilometri; MELE 7 – Il solito gigante dell’area di rigore. I palloni alti sono tutti suoi e anche in uscita è sempre lucido e attento. Si fa apprezzare anche per le qualità tecniche non indifferenti; CASALUCI 6 – Chiude al centro grazie anche al supporto di Mele. Fa sentire il suo peso e la sua esperienza; MONTEFRANCESCO 6 – Partita discreta; PERSANO 7 – Oggi schierato a centrocampo per l’assenza di Chirivì. Colleziona una buona prova anche in un ruolo non suo. Regista arretrato, difensore aggiunto, anima e cuore di una squadra che vuole ferocemente arrivare più in alto possibile; COLLETTA 7 – Un pò mediano, un pò mezzala, ma anche regista quando ce n’è bisogno. Non spreca un pallone, ci prova da lontano ma Monteduro è attento; SCALINCI 6 – Non è ancora il giocatore che il Guagnano aspetta. Benino, senza però dare segni di pericolosità quando spinge in avanti, maluccio In generale; PASTORELLI 7 – Gran primo tempo, fatto di idee, accelerazioni, passaggi illuminanti. Cala nella ripresa sotto il profilo atletico; ALFARANO 6 – Si dà da fare, va un paio di volte al tiro senza fortuna, ma quello (alto a centro) non è e non sarà mai il suo ruolo; TOSISI sv – Dieci minuti inutili. PALAZZO 6 – Matteo si muove su tutto l’arco dell’attacco, ma oggi, non fornisce a Nestola l’assist buono e sbaglia un’occasione clamorosa; RESINATO 7 – Gioca una ventina di minuti, forse li gioca addirittura troppo nel senso che ama avanzare sempre con il pallone attaccato al piede. Ma gioca bene; NESTOLA 7 – Fatica nel primo tempo quando i suoi compagni non riescono mai a trovarlo a dovere e lui finisce con l’insolentirsi tra Colombrino e Catamo che gli montano una guardia serrata.
L’ARBITRO – ANDREA BIZIO, Sezione CRA di CASARANO – Direzione di grande intensità, specie nel secondo tempo e sostanzialmente ben arbitrata da Andrea Bizio che lascia correre molto nel primo tempo non vedendo un netto fallo da rigore di Scalinci su De Vitis, mentre nella ripresa fischia il giusto. Un appunto glielo facciamo per l’episodio in cui ha espulso, interpretando male, Ricciato dalla panchina. Le proteste del capitano erano rivolte verso un calciatore del Sanarica e quindi non meritevole del cartellino rosso.
I tabellini della gara:
GUAGNANO-SANARICA 0–0
GUAGNANO: Miccoli; Leardi, Mele, Casaluci, Montefrancesco; Persano, Colletta, Scalinci (Resinato); Pastorelli, 10 Nestola (Tosisi), Alfarano (Palazzo). A disposizione: Fai, Rizzo, Ricciato, Caputo. Allenatore: Leone.
SANARICA: Monteduro; Accogli, Pedio, Panico, Todaro, Colombrino; Catamo, Piccinno, Afrune (Chiri), Chiri, De Vitis (Fersini). A disposizione: Mariano, Romano, Dragone. Allenatore: Piri
ARBITRO: Bizio di Casarano.
NOTE: Spettatori: 200 circa. Espulsi: Ricciato (Guagnano) dalla panchina per proteste. Ammoniti: Casaluci e Colletta (Guagnano), Panico (Sanarica). Angoli: 7 a 4 per il Guagnano. Recupero: pt 2’ e st 5’.
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