di Pierluigi Pinto | 24 Febbraio 2015
Si respira un’aria nuova da tre settimane a questa parte in quel di Lecce, una nuova avventura sembra sia iniziata da quando è arrivato il terzo allenatore della stagione. Bollini, gran comunicatore, ma forse gran motivatore di questa squadra che sembrava finita nel suo stesso limbo di supponenza che si era creato tutto intorno a essa. Certo i nuovi acquisti stanno contribuendo in maniera netta alla rinascita del Lecce, e qui si deve fare un applauso al lavoro della società, ma l’impressione è che sia stato proprio il tecnico a dare quel qualcosa in più proprio ai vecchi del Lecce che prima in campo passeggiavano e ora, vedi lo straordinario Papini o Salvi e perchè no Diniz e Abruzzese, corrono e pressano a centrocampo come forse nella loro carriera non hanno mai fatto. E poi ci sono loro, le frecce del Lecce, oggi Embalo, ma anche Gustavo, Di Chiara, ieri Herrera, ragazzi giovani che danno al Lecce quello che è mancato all’inizio della stagione: la freschezza, la velocità anche l’incoscienza di cercare cose assurde come ad esempio lo straordinario gioco di gambe a metà ripresa di Embalo con tunnel finale sull’avversario che ha entusiasmato il Via del Mare dei soliti 4000. Però poi, e qui il buon Bollini dovrà catechizzare il ragazzo, lo stesso Embalo si è lasciato andare ad un inutile colpo di tacco su di un calcio d’angolo che stava per innescare un pericoloso contropiede. Abbiamo “sentito” Moscardelli urlare di tutto al giovane giocatore del Lecce, ecco sono questi i pericoli che possono colpire questi nuovi campioncini del Lecce. La mancanza di esperienza può essere molto pericolosa, ma il Lecce è pieno di giocatori di esperienza che avranno modo di istruire adeguatamente i giovani leoni leccesi.
Passiamo alla cronaca della partita. Un Lecce grintoso a centrocampo e veloce sulle fasce attacca subito il Messina, costringendolo alla difensiva. I peloritani puntano però al contropiede e si rendono pericolosi già al 10°, bravo Caglioni ad intervenire a terra su conclusione di Mancini. Il Lecce continua a premere, Moscardelli è un baluardo in ogni punto del campo, il gioco del Lecce punta tutto su di lui, al momento è insostituibile, ed è proprio l’italobelga a sbloccare il risultato su calcio di rigore al 19° per un dubbio fallo in verità subito proprio da lui in area. Ma la gioia del Lecce dura appena un minuto perchè i siciliani colpiscono subito e tornano in parità grazie a Spiridonovic, che si inventa un gol “bevendosi” prima Mannini e poi Caglioni in uscita.
Ma il Lecce non molla, Gustavo sulla sx crea problemi alla difesa avversaria, e poi c’è Embalo crea in continuazione azioni gol, serve una palla al centro che il Mosca dovrebbe solo scaraventare in gol, ma che stranamente calcia sulle gambe del portiere Iuliano.
Il secondo tempo inizia sulla falsa riga del primo, il Lecce continua ad attaccare con forza, spreca varie occasioni finchè Salvi al 12° sfrutta un clamoroso liscio di Stefani e insacca alla sx di Iuliano.
Iniziano i cambi Miccoli continua a riscaldarsi ma non entrerà in campo, sinonimo forse del definitivo addio al lecce. Non ce ne voglia il capitano, ma in questo contesto tattico forse solo un malagaurato infortunio di Moscardelli, potrebbe creare un po’ di spazio al campione di San Donato. Si vedrà! Il proseguo della gara si porta avanti con veemenza da parte del Lecce alla ricerca del terzo gol tranquillità che non viene e così dopo 5 minuti di recupero si può finalmente festeggiare l’aggancio al terzo posto che vuol dire play-off.
Bene, restiamo con i piedi per terra, non cantiamo alla rinascita del Lecce prima del tempo, il campionato e ancora lungo e si avvicinano gli scontri diretti, che diranno di che pasta è fatto veramente questo Lecce.
Il tabellino della partita
LECCE – MESSINA 2 – 1
LECCE: Caglioni, Mannini, Lopez, Diniz, Abruzzese, Papini, Embalo, Salvi (16 st Lepore), Moscardelli (43 st Di Chiara), Sacilotto, Gustavo (35 st Beduschi). A disp: Scuffia, Herrera, Manconi, Miccoli. Allenatore: Bollini
MESSINA: Iuliano, Cane, Rullo, Mancini (42 st Bortoli), Altobello, Stefani, Orlando, Diamonte, Corona, Ciciretti (31 st Nigro), Spiridonovic (19 st De Paula). A disp: Berardi, Silvestri, Donnarumma, Sciliberto. Allenatore: Criscuolo
Reti: 20 pt Moscardelli su rig, 21 st Spiridonovic, 12 st Salvi
Ammonito: 13 pt Altobello, 29 pt Rullo, 44 pt Iuliano, 34 st Gustavo, 38 st Cane
Recupero: 1 min pt, 5 min st
Spettatori: 2.228 abbonati e 1.984 paganti
Arbitro: Daniele Rasia di Bassano del Grappa
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