Football Guagnano 2008, Sport /
di Redazione | 20 Aprile 2015
UGGIANO | Pomeriggio di sole, 17 gradi di temperatura, vento forte di tramontana, buono il terreno di gioco. Guagnano che non ha più nulla da chiedere a questo campionato: salvo ampiamente da diverse giornate. Uggiano secondo in classifica alle spalle, due punti, del capolista Racale a cui andrà a far visita domenica prossima. Conosceremo chi è più bravo.
LA PARTITA – È una cosa grande l’Uggiano che sdraia il Guagnano, re del girone di andata, e si prenota per lo spareggio di domenica prossima a Racale. Più grande di quanto dica il grasso 2-0. L’Uggiano di Portaluri non ha vinto solo una partita chiave, ha ufficialmente presentato al campionato le sue legittime ambizioni di prossima potenza e ha idealmente prolungato l’annuncio dato proprio dopo la prima sconfitta inflitta, nel girone d’andata, alla capolista (Racale) che, non a caso, conta tanti ragazzi di grande esperienza: hanno un gioco nuovo, una nuova mentalità, restano forti della loro tradizione, ma l’hanno arricchita con lo spirito dei tempi, più coraggioso e sbarazzino. L’Uggiano ha schiantato i rossazzurri guagnanesi, nel secondo tempo, sul piano del ritmo, della corsa e dell’iniziativa: 8 tiri in porta contro 2 tentati. In vantaggio con Saponaro nella ripresa, I locali hanno cominciato la ripresa come se fossero sotto di 3 gol. Non hanno speculato ragionando di contropiede, hanno chiuso il Guagnano in scatola, impedendogli di ripartire ed hanno mandato a rete anche Permeti. Bravo Portaluri. Oltre allo spirito propositivo da grande squadra e a una poderosa condizione atletica, l’Uggiano ha mostrato tutta la sua maturità tattica in una partita che era infida come un cobra: attaccare perché serviva un gol a tutti i costi, ma senza esporsi al morso delle velenose ripartenze di Nestola e Resinato. Missione compiuta. Ora si dirà che il Guagnano era troppo piccolo. In parte è vero, ma a fare piccoli i ragazzi di Guagnano è stato prima di tutto un grande Uggiano. Onore a Mino Portaluri che l’ha progettato e messo in strada così. Ci chiedevamo se il suo schiacciasassi, imbattibile in casa, fosse omologato anche per il traffico esterno. Ora lo sappiamo: può andare molto lontano. Guagnano spuntato: Mimino Leone deve rinunciare ai due ragazzini terribili Palazzo e Pastorelli. Al vertice del 4-3-3, di oggi, scala Nestola, con Resinato alla sinistra e Scalinci alla destra del tridente creativo. Guagnano senza punta di ruolo. Paura? Trincea? La risposta è: squalifiche. Le percussioni di Permeti, Stifani, Saponaro e l’inserimento di Portone sono state di una bellezza terribile. C’è voluto l’istinto da “fuoriclasse” di Fai, nel secondo tempo, per impedire che lo svantaggio fosse portato a 4 e 5 gol. Una squadra che ha davanti il talento di Saponaro, Carecci, Permeti (ricordiamo gli squalificati Martina e Sabato) e che sa palleggiare con tutti i suoi uomini, non sarà mai una squadra chiusa, neppure con un allenatore sparagnino in panca. Portaluri ha deciso di giocarsela così: creando densità con due linee (4-5) e cercando la ripartenza letale dei suoi folletti. Ma l’assenza di un Martina e di un Sabato, capaci di allungare il Guagnano, si è sentita. Subito il primo tempo spiega la difficoltà della partita gialloblù che è una passeggiata su una sottile lastra di ghiaccio: attaccare con impeto, pressare la palla alta per indurre i difensori ospiti all’errore, ma nello stesso tempo evitare sbavature in appoggio per non ritrovarsi pugnalati da Nestola e company. L’Uggiano però è entrato in campo con il cuore e la testa a mille. La squadra di casa attacca con un occhio e con l’altro tiene a bada i folletti pronti a partire. Non è facile. Anche perché non sembra che Chirivì, pressato da Caroppo, sia assistito dalla grazia. Gioia Saponaro. E’ Sicuro a trovare, con un lancio perfetto, in area Saponaro che, con una difesa ospite ferma sulle gambe, realizza l’1 a 0 definitivo per i tre punti. Permeti rifinirà il conto (83’) e i suoi umori da brutto anatroccolo. Finale fiabesco, il “Matrico” gongola. I cambi del Guagnano che Mimino Leone getta in campo per rimorso invece non fruttano nulla. Troppa è l’intensità dell’Uggiano che pressa alto e chiude ogni spazio. Il simbolo è Carecci, mostruoso: a ogni tackle sembra che debba salvare il mondo. E lo salva sempre. Ma anche Saponaro, qualità, gol e potenza, è una buona copertina per questa squadra. Il Guagnano, sempre più avvilito e confuso, non riparte mai. I guagnanesi sono fuori da ogni gioco. All’Uggiano basta vincere in casa dell’amico Sabato che finirebbe primo nel girone. Per una volta non siamo noi quelli che avranno incubi.
L’ARBITRO – LORENZO CARLINO, Sezione CRA di CASARANO – Ottimo arbitraggio. Vede bene ogni episodio: convince alla grande la sua gestione complessiva della gara, soprattutto le decisioni sui falli a centrocampo. Ammonizioni: Giusto l’unico «giallo» a Saponaro.
I tabellini della gara:
UGGIANO-GUAGNANO 2–0 (0-0)
UGGIANO: 1 Monteduro sv; 2 Cataldi 7, 3 Verardo 6 (13 Morganti sv), 4 Carecci 8, 5 Salentino 7, 6 Sicuro 8; 7 Bianco 7, 8 Permeti 8 (15 Corvaglia sv), 9 Stifani 7, 10 Caroppo 6 (17 Portone 7), 11 Saponaro 7. A disposizione: 12 Stefano, 14 Santo, 16 Mariano. Allenatore: Mino Portaluri.
GUAGNANO: 1 Fai 7; 2 Tondo 6, 5 Ricciato 5, 6 Casaluci 5 (15 Savoia sv), 3 Simmini 6 (13 Caputo sv); 8 Mele 6, 4 Chirivì 7, 10 Colletta 6, 11 Scalinci 5 (17 Alfarano 5); 7 Resinato 5, 9 Nestola 6. A disposizione: 12 Leccese, 14 Monte, 16 Leardi, 18 Persano. Allenatore: Mimino Leone
ARBITRO: Carlino.
RETI: 71’ Saponaro, 83’ Permeti.
NOTE: Spettatori: 350 circa. Ammoniti: Saponaro (Uggiano). Angoli: 6 a 4 per l’Uggiano. Recupero: p.t. 1’ e s.t. 4’.
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