Football Guagnano 2008, Sport / Guagnano
di Enrico Civino | 01 Giugno 2015
Pomeriggio sereno, 27 gradi di temperatura, vento debole, buono il terreno di gioco. Alle 16:30, vigilia dell’ultima giornata del Girone “ C “ del campionato di PRIMA CATEGORIA, questa è la situazione in testa alla classifica: RACALE punti 70, UGGIANO 68, MINERVINO 62, COPERTINO 56, UGENTO 55 (fuori dai giochi), SCORRANO 53 (spera di vincere a Matino ed in una caduta del Copertino). La zona PLAY-OUT vede VEGLIE con punti 27, SANARICA, MATINO e SOGLIANO 26, PRO PATRIA 25: tutto sospeso sino alle 18:30 (promozione, play-off, spareggi salvezza e retrocessione diretta). Il Guagnano, un po’ rimaneggiato, non ha niente da chiedere e da mostrare se non l’orgoglio della squadra rivelazione, per lunghi tratti del campionato, e l’impegno di chi, correttamente, può decidere la squadra che salirà in “PROMOZIONE”.
LA PARTITA – La giornata è iniziata con i festeggiamenti al capitano Marco Ricciato deciso a mettere fine alla sua gloriosa storia di calcio giocato, poi l’ultimo grande impegno con il Racale. Mancava poco. E’ bastato un punto, strappato con le unghie, dal Racale per mettere il cappello sulla PROMOZIONE al primo anno. Punto che è arrivato nella domenica più difficile. Mai accettare caramelle da una squadra come il Racale, si potrebbe riassumere cosi la partita di ieri. Il Guagnano si è illuso che magari ci fosse margine per un colpo gobbo in coda al match. Queste gare sono strane bestie, sono impasti di finti accordi, inganni, giochi di specchi. Di sicuro il Guagnano di Mimino Leone non abbocca alle esche e non ≪biscotta≫: fa finta di tenderti la mano e, quando te la offre, non e per stringere la tua, ma per strattonarti e scaraventarti a terra. Il primo tempo e stato caratterizzato da blanda belligeranza, rete annullata a parte, ed i primi venti minuti della ripresa di fatto non si sono giocati. Arrivavano segnali dello 0 a 0 dell’Uggiano. Tra il 46’ ed il 20’ venti minuti di ≪empasse≫, di noia, di palloni smistati all’indietro. Lo 0-0 sembrava ineluttabile. All’improvviso, superato il 20’, il Guagnano ha avuto un sussulto. Forse i giocatori rossazzurri sentivano in sottofondo i mugugni della propria gente: ≪Con il Racale non si tratta≫ e cose del genere. Forse pensavano l’impensabile, osavano ritenere che si potesse gabbare il Racale con un golletto a tradimento, in barba a presunti taciti accordi sul campo. L’uomo che si e ribellato al torpore e stato Antongiulio Nestola prima e Matteo Palazzo poi. Prima ha messo in gol, poi ha sgroppato per 70 metri, solo con il portiere impietrito, ma fischiato dal signor Ancona. Sulla rete annullata non si è capito molto e questo è ciò che non si è visto ≪live≫ dalla tribuna. Le immagini hanno mostrato che Nestola e stato sbilanciato con mestiere da un difensore e che l’attaccante non aveva toccato il pallone con le mani. L’arbitro ha sbagliato a fischiare il fallo di mani. L’occasione mancata e stato il detonatore che ha scosso il Guagnano. Il Racale ha mostrato rispetto per il Guagnano, Franco Sabato si e adattato agli avversari con un 4–4-2 studiato apposta per arginare il punto di forza del Guagnano, le sue ali spingenti e respingenti. Il cambio di sistema ha funzionato, i Leone-boys sulle fasce sono andati a tempi alterni. Nella prima parte bene Pastorelli e Nestola, nella seconda ancora Antongiulio e Palazzo. Ottima la difesa ed il centrocampo. Sarebbe riduttivo pero pensare che la differenza l’abbia fatta l’assetto. E’ stato lo spessore dei giocatori a mantenere il solco del risultato. Gli ospiti avranno meritato di vincere, allo sprint, il campionato, però non ci è piaciuto l’atteggiamento ed i gesti antipatici di qualche giocatore racalino rivolto al pubblico guagnanese che stava applaudendo la loro performance. E non ci sono piaciuti neanche i canti di derisione rivolti alla dott.ssa Valentina Stefanelli, giornalista di PugliaGol.it, rea di essere tifosa dell’Uggiano, squadra del suo paese, ed aver dimostrato sempre grande sportività e signorilità. Sopportiamo anche questo calcio. Il responso del campionato: RACALE in “PROMOZIONE”, UGGIANO, MINERVINO e COPERTINO ai PLAY OFF, PRO PATRIA LECCE retrocede in SECONDA CATEGORIA, SANARICA, MATINO, SOGLIANO e VEGLIE ai PLAY OUT. Il tutto inizia domenica prossima.
L’ARBITRO – ALESSAMDRO VINCENZO ANCONA, Sezione CRA di TARANTO – Direzione, nel complesso, buona. Ci sono uno paio di buchi nella partita di Ancona. Soprattutto c’è un’azione nel primo tempo terminata in gol da Nestola, che avrebbe dato la vittoria al Guagnano ed annullato per presunto mani dello stesso attaccante rossazzurro. Nel secondo tempo ferma un attaccante del Guagnano che va spedito verso il gol per un presunto fuori gioco. Si sommano così due errori, secondo noi, importanti nell’arco della partita entrambi a favore del Racale. Per il resto, da segnalare la mancata espulsione di un falloso e polemico Zilli già ammonito. Esiste un giusto compromesso tra fischiare ogni contatto e non punirne nessuno. Un equilibrio che Alessandro Ancona (giovane di talento) smarrisce nella ripresa quando decide di lasciar correre ogni azione. Va bene la spettacolarità della gara, ma il regolamento esiste ancora. L’arbitro lo ignora non rilevando punizioni in zone del campo neutre.
I tabellini della gara:
GUAGNANO – RACALE 0–0
GUAGNANO: 1 Fai 7; 2 Tondo 7, 5 Ricciato 7, 6 Casaluci 7, 3 Monte 7; 8 Savoia 7, 4 Chirivì 7, 10 Colletta 7; 7 Pastorelli 7 (Persano 7), 9 Nestola 7, 11 Simmini 7 (Palazzo 7). A disposizione: 12 Leccese, 13 Mele, 14 De Santis, 15 Rizzo, 16 Resinato. Allenatore: Mimino Leone
RACALE: 1 Carretta 7; 2 Corvaglia 7, 3 Vincenti 7 (Preite 7), 4 Tartaglia 7, 5 Gravante 7, 6 Fiorenza 7; 7 De Pietro 7, 8 Garofalo 7, 9 Mij 7 (Cuppone 7), 10 Zilli 7, 11 Aloisi 7 (Casto 7). A disposizione: 12 Falco, 13 Rizzo, 15 Francioso, 17 Leone. Allenatore: Franco Sabato.
ARBITRO: Ancona 7.
NOTE: Spettatori: 400 circa. Ammoniti: Simmini (G), Vincenti, Garofalo e Zilli (R). Angoli: 5 a 4 per il Guagnano. Recupero: p.t. 2’ e s.t. 4’.
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