di Pierluigi Pinto | 22 Febbraio 2016
La vendetta va servita su un piatto freddo, servito al Via del Mare, da tre camerieri di eccezione: Lepore, Curiale e Sowe.
Foggia schiantato da un Lecce volenteroso di vendicare la sconfitta dell’andata allo Zaccheria di Foggia, condito da quattro gol che fecero saltare la panchina di Asta, con relative foto postate il giorno dopo dai giocatori dauni, con il quattro ben stampato sulle mani. E allora ci si emoziona a seguire i giocatori del Lecce a fine gara a fare il giro di campo, a cogliere quell’attimo di felicità sportiva da immortalare per i posteri, per quei 18000 che sabato sera hanno riempito di passione il glorioso stadio di Lecce.
Un Lecce che continua nella sua serie positiva, con un allenatore, Braglia, che stupisce subito, sin dalle formazioni, presentando l’ultimo arrivo Alcibiade tra i titolari, un giocatore fermo da tempo perché senza contratto, ma che si mette subito in mostra nel Lecce, diventando così un altro protagonista di questa cavalcata. E quindi il vero protagonista di questa meravigliosa vittoria ci sentiamo di doverlo indicare nel nome di mister Braglia, si conferma grande conoscitore della categoria, presentando un Lecce con un’unica punta Moscardelli, supportata da Surraco alle sue spalle. E poi ancora Liviero a centrocampo, e dando alla squadra quella consapevolezza di squadra più in forma del campionato. La condizione atletica al momento, risulta eccellente, forse il lavoro svolto in fase di preparazione, ora dà i suoi frutti, evidenziati già nelle ultime gare disputate, ma sbocciata forse in maniera eccelsa proprio contro il Foggia.
E poi il pubblico chiamato in massa dalla dirigenza leccese a trasformare lo stadio in una vera Tana dei lupi. E’ sembrato di essere tornati indietro nel tempo, alle gloriose annate della serie a, ma di questo abbiamo già parlato nelle precedenti settimane, ora bisogna pensare a vivere il presente.
La cronaca della partita presenta da subito un Lecce aggressivo, che colpisce con Lepore al 7 minuto, il ragazzo leccese poi corre verso la curva a ricevere l’abbraccio dei suoi tifosi. Il Foggia aggredisce i salentini, che controllano senza problemi. Poi nella ripresa entra in gioco Braglia, che indovina i cambi, con Curiale che in rovesciata spettacolare, raddoppia, e Sowe che confeziona il gol dello 3-0. Il gol della bandiera del Foggia, passa quasi inosservato, la festa è iniziata da tempo, e inizia un giro di campo dei giocatori leccesi con la mano alzata ad indicare il tre, in vendetta del precedente affronto subito in terra dauna, mai svegliare il lupo che dorme.
Il tabellino della partita
LECCE-FOGGIA 3-1
RETI: 6’pt Lepore (L), 33’st Curiale (L), 37’st Sowe (L), 39’st Agnelli (F)
LECCE: Perucchini, Alcibiade, Legittimo, Papini, Cosenza, Abruzzese, Lepore, Salvi, Moscardelli (30’st Curiale), Surraco (9’st Sowe), Liviero (40’st Vecsei). In panchina: Bleve, Beduschi, Camisa, Lo Sicco, De Feudis, Carrozza, Caturano. All. Braglia.
FOGGIA: Narciso, Angelo, Loiacono, Agnelli, Lanzaro, Gigliotti, Arcidiacono (19’st Sainz-Maza), Vacca (30’st Chiricò), Iemmello, Sarno, Riverola (1’st Gerbo). In panchina: Micale, Bencivenga, Agostinone, Coletti, Quinto, Lodesani, Floriano, De Gennaro. All. De Zerbi.
ARBITRO: Niccolò Baroni di Firenze (Gian Luca Sechi di Sassari, Pasquale Capaldo di Napoli)
NOTE: Serata fresca con leggera pioggia, temperatura 13°, terreno scivoloso. Spettatori: 14.000 circa. Ammoniti: Surraco, Legittimo, Curiale, Perucchini (L), Lanzaro (F). Espulsi: 43’pt Trinchera (ds Lecce) per proteste. Recupero: 1’+1’pt, 4’st.
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