di Pierluigi Pinto | 07 Marzo 2016
Grossa occasione sciupata per il Lecce di agganciare in solitaria il primato. Al cospetto di un ottimo Melfi, veloce aggressivo, con un pressing a tutto campo, il Lecce non è riuscito a imporre la legge del Via del Mare. Si veniva da vittorie in serie, che avevano avvicinato notevolmente al primato la squadra salentina. Il pareggio acciuffato proprio nell’ultimo minuto di recupero, acquista un valore doppio, visto come si stavano mettendo le cose. Certo con il Benevento che perdeva e il Foggia sconfitto ad Andria, i tifosi leccesi, iniziavano a vedere la fine del tunnel, in cui il Lecce si è ficcato negli ultimi anni. Ma nulla è perduto, anzi. Una battuta d’arresto prima o poi doveva arrivare, e a differenza degli altri anni in cui partite come quella col Melfi si perdevano (ricordiamo proprio la partita persa l’anno scorso contro il Melfi decisiva ai fini della perdita dei play off), il Lecce di quest’anno non molla mai anche nelle giornate storte come quella di Domenica.
Il Melfi parte subito all’attacco, nei primi minuti sfiora il vantaggio , sorprendendo il Lecce, il quale non si aspettava una partenza così slanciata dei “normanni”. E infatti dopo pochi minuti la squadra salentina subisce il gol del vantaggio a coronamento di un’ottima prima parte giocata del Melfi. I salentini però stentano a ripartire, escluso un palo fortunoso di Moscardelli su calcio di punizione. Contestano anche un rigore non dato dal discusso arbitro Mei, indeciso in alcune occasioni, tutte purtroppo ai danni del Lecce. Nel secondo tempo poi, i salentini tentano di raddrizzare la partita con l’ingresso di Curiale, Vecsei e, soprattutto, Caturano, ex di turno autore del pareggio proprio allo scadere della gara. Ma anche qui si vede la qualità della rosa a disposizione del Lecce, infatti mister Braglia, ieri squalificato, può attingere tranquillamente da essa, con dei giocatori all’altezza, che sarebbero titolari in molte squadre di Lega Pro ma anche Serie B.
Ed ecco allora perché non bisogna abbattersi e continuare a lottare, perché mai come quest’anno il Lecce ha la possibilità di imporsi in questo duro campionato, l’importante è ripartire subito col piede giusto a partire dalla difficile trasferta nel derby di sabato a Monopoli, i salentini dovranno tornare a correre anche in previsione degli scontri diretti che proprio sabato e domenica dovranno affrontare i loro avversari diretti.
Il tabellino della partita
LECCE-MELFI 1-1
RETI: 9’pt Masini (M), 48’st Caturano (L)
LECCE: Perucchini, Alcibiade (9’st Curiale), Legittimo, Papini, Cosenza, Abruzzese, Lepore, Salvi, Moscardelli (17’st Caturano), Surraco, Doumbia (24’st Vecsei). A disp: Bleve, Liviero, Camisa, Lo Sicco, De Feudis, Freddi, Beduschi, Sowe. Allenatore: Isetto (Braglia squalificato)
MELFI: Santurro, Annoni, GIron, Mainone, Cason, Petta (14’st Silvestri), Canotto (27’st Tortolano), Giacomarro, Masini, Herrera (22’st Finazzi), Longo. A disp: Gagliardini, Amelio, Petricciuolo, De Montis, Soumaré, Ingrettolli. Allenatore: Ugolotti
ARBITRO: Andrea Mei di Pesaro (Luca Solazzi di Avezzano, Graziano Vitaloni di Jesi)
NOTE: Pomeriggio fresco e ventilato, temperatura 14°, terreno di gioco in ottime condizioni. La partita è iniziata con cinque minuti di ritardo in segno di solidarietà, da parte della Lega Pro, nei confronti del Foggia, dopo la violenta contestazione subita ieri. Spettatori: 9.718. Ammoniti: Curiale, Vecsei (L), Petta, Silvestri (M). Recupero: 3’pt, 5’st.
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