di Emanuela De Blasi | 19 Agosto 2016
Il Comune di Salice revoca il ruolo Tari dopo le osservazioni fatte dall’avv. Francesco Fina apparse qualche giorno fa su Guagnano Informa.
Per ricordare i fatti.
A Novembre dello scorso anno, il catasto ha avviato il cosiddetto allineamento con il Comune di Salice, ovvero ha comunicato all’Ente le superfici dei singoli immobili presenti sul territorio.
Con determina 22/07/16 n. 29, il Comune ha approvato il ruolo della Tari 2016, determinandone l’ammontare e le scadenze e provvedendo successivamente a inviare ai cittadini le cartelle di pagamento che tengono conto dei nuovi dati catastali (registrando, in alcuni casi, delle differenze di superficie rispetto agli anni precedenti e conseguenti aumenti), senza però aver comunicato preventivamente ai cittadini le “nuove” superfici imponibili, come previsto dal Regolamento comunale e dalla Legge. Su questo punto si era soffermato Fina dichiarando, tra le altre, che per questo il Comune avrebbe rischiato di non poter iscrivere a ruolo le somme richieste.
«Dopo l’invio delle superfici da parte del catasto – secondo Fina – la maggioranza aveva l’obbligo di comunicare al cittadino eventuali variazioni nella superficie tassata proprio al fine di correggere preventivamente eventuali errori di misurazione», azione peraltro prevista nel Regolamento Comunale approvato dalla stessa maggioranza.
Due giorni fa arriva la decisione del comune di fare retromarcia.
Con Determina del 17/08/16 n. 31, dopo aver rilevato “talune difformità nei dati catastali”, la maggioranza ha revocato la precedente determina n. 29 ed ha proceduto all’approvazione del “ruolo della Tari emendato dalle attuali erroneità”, provvedendo a “darne comunicazione ai cittadini nelle forme previste dalla legge n. 212/00”.
«Io avevo detto che la procedura seguita per l’invio della Tari era illegittima a causa della mancata comunicazione ai cittadini dei “nuovi” dati catastali e mi fa piacere che finalmente abbiano corretto gli errori», ha dichiarato l’avv. Francesco Fina rammaricato solo perché «ancora una volta è stato necessario dover ricorrere alla stampa per essere ascoltato, quando, invece, sarebbe bastato cogliere i suggerimenti che in più occasioni ci si è detti disponibili a dare o, quanto meno, leggere il Regolamento che la stessa Amministrazione aveva approvato riproducendo legge nazionale per evitare di incorrere in questo errore che rischia di inficiare l’intero procedimento».
Secondo l’avv. Fina, infatti, «revocare la precedente Determina n. 29/16 e riapprovare il ruolo della Tari potrebbe non essere sufficiente a validare ex post la procedura che, vista l’entità del dato contabile da iscrivere a bilancio, sarebbe più saggio rifare ex novo, comunicando preventivamente ai cittadini i nuovi dati catastali prima dell’invio delle nuove cartelle, quanto meno lì dove dovessero registrarsi delle differenze di superfice tassata rispetto agli anni precedenti».
«Del resto – conclude Fina – per una Giunta che aveva promesso ai cittadini un bilancio partecipato, non mi sembra di chiedere troppo».
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