di Emanuela De Blasi | 22 Ottobre 2016
In arrivo, in questi giorni, a Salice, le nuove cartelle Tari, inviate dopo l’annullamento delle precedenti.
Prima dell’estate, infatti, con Determinazione 449 del 22 luglio, era stato approvato il ruolo ordinario relativo all’imposta per l’anno 2016, ma dopo l’invio delle cartelle, molti Salicesi avevano avuto modo di riscontrare delle differenze in ordine alle superfici delle unità immobiliari rispetto a quelle degli anni precedenti, differenze emerse a seguito del cosiddetto allineamento effettuato dal catasto.
Come fatto notare dall’opposizione, «ignorando completamente lo statuto del contribuente e il regolamento IUC», approvato dalla stessa maggioranza che prevedeva, tra le altre, che il comune avrebbe dovuto comunicare ai contribuenti le nuove superfici imponibili, adottando le più idonee forme di comunicazione, gli amministratori hanno, invece, inviato nelle case dei cittadini il dettaglio delle utenze iscritte e i relativi importi.
«Già questo basterebbe ad evidenziare la superficialità di una maggioranza incapace di applicare disposizione da lei stessa approvate», spiega Leuzzi che rammenta come gli amministratori, «beffeggiati dai cittadini increduli», abbiano tentato di correre ai ripari revocando, con determina n. 487 del 17 agosto, il precedente provvedimento.
«Dunque, dopo un banale tentativo di giustificare loro stessi, minimizzando il problema e addossando la responsabilità agli uffici competenti, hanno annullato le cartelle TARI precedentemente inviate, creando grande confusione nella cittadinanza», sottolinea Leuzzi.
Un «pasticcio amministrativo» che, per l’opposizione, sembra non avere fine.
È di qualche giorno fa, infatti, l’invio ai salicesi delle nuove cartelle.
«Ma anche in quest’ultime è evidente il disinteresse di questa amministrazione nei confronti dei salicesi. La maggioranza infatti ha determinato il pagamento della prima e della seconda rata a dieci giorni di distanza l’una dall’altra, lasciando appena quindi giorni per saldare i primi due acconti», dice Leuzzi per il quale «è inconcepibile il fatto che la prima rata sia già scaduta e non tutti abbiano ancora ricevuto le cartelle da pagare».
Sulla questione interviene anche il consigliere Rosato. «Sarebbe bastato convocare un consiglio comunale e interpellare le forze di opposizione per giungere a capo di un problema che ricade sui cittadini».
«Questi amministratori, che si dicono tanto democratici, hanno dato, ancora una volta, un esempio di pessima amministrazione. Fosse per loro abolirebbero anche le sedute del Consiglio Comunale visto che negli ultimi 11 mesi è stato convocato solo due volte», sottolinea il consigliere di Primavera Salicese.
«Un primo cittadino, che ha cuore i suoi compaesani e che agisce con il buon senso con sui opera il padre di famiglia, coglierebbe immediatamente le difficoltà in cui si troveranno i salicesi, costretti a pagare in tempi strettissimi l’imposta TARI, che si aggiunge, nella maggior parte dei casi, al pagamento di altre imposte. Senza contare che, dato il periodo economico che stiamo attraversando, molti si trovano in stato di disoccupazione. Far pesare un errore amministrativo sui cittadini non è ingiusto, è deplorevole e burlarsi in questo modo dei salicesi significa non avere rispetto di loro e delle loro famiglie.
Questi amministratori, abituati alle passerelle, hanno spesso autocelebrato il loro operato, la loro efficienza e la loro professionalità, ma è evidente che agiscano solo come “dilettanti allo sbaraglio” incapaci di attuare interventi amministrativi efficaci rivolti alla soluzione di problemi concreti nell’interesse della cittadinanza e non della visibilità personale», conclude Rosato.
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