di Emanuela De Blasi | 15 Novembre 2016
Botta e risposta tra opposizione e maggioranza dopo la caduta di calcinacci nel Cimitero di Salice.
L’attenzione sul fatto, dopo alcune segnalazioni da parte dei cittadini, è stata posta dal consigliere di opposizione Tonino Rosato che aveva chiesto al “sindaco fantasma” di intervenire prontamente su una situazione che perdura da anni.
Pronta la risposta del primo cittadino, con un intervento su Fb, in cui il Sindaco sottolinea come la sua amministrazione stia «ponendo rimedio a una miriade di problemi la cui responsabilità è principalmente dell’evanescente Consigliere Provinciale che all’epoca della sua inconsistente attività amministrativa, pur a conoscenza della situazione, non ha mai provveduto a risolvere il problema».
Si schierano, a sostegno del consigliere di opposizione, i membri dell’Associazione “Primavera Salicese” che chiedono come mai dal 2006, anno in cui Rosato ha cessato di svolgere la sua funzione di Assessore Comunale, a oggi non siano stati presi provvedimenti.
«Ci spiegate perché avete dormito per dieci anni e aspettato la caduta dei calcinacci per transennare la zona?», si legge in una nota su Fb a firma dell’Associazione, in cui si sottolinea il fatto che il problema non è stato risolto dalla maggioranza, ma semmai solo tamponato.
Intanto Rosato, rivolgendosi personalmente al Sindaco ha scritto una lettera aperta, di cui si riporta il testo integrale.
«Egregio Signor Sindaco,
prendo atto del pietoso umorismo che traspare nella Sua nota diffusa per replicare, con molte inesattezze, alle mie precise affermazioni sui ritardi e sulle inadempienze dell’amministrazione da Lei presieduta, circa la critica situazione verificatasi negli ultimi tempi nel Cimitero di Salice.
È un ritornello ormai stucchevole quello di fare riferimento al passato per fatti , circostanze e responsabilità che sono invece attualissime. La Sua velata ed inopportuna ironia rappresenta l’ennesima e abituale caduta di stile che certamente non onora il ruolo che ricopre. Di fronte a puntuali osservazioni critiche – farle è compito e dovere di un Consigliere attento alle vicende del proprio paese – Lei non sa fare altro che ricorrere a pesanti reazioni, ad allusioni completamente fuori luogo e ritenere il problema cimitero “ARGOMENTO SUPERFICIALE”. Ritengo che sia davvero sbalorditivo. È indubbio che per Lei la sicurezza dei cittadini sia poca cosa, come poca cosa è la sacralità del luogo, la dignità e il rispetto dei cari defunti, da Lei e dalla Sua maggioranza sepolti definitivamente sotto una fitta coltre di indifferenza, sciatteria e totale mancanza di umanità.
La condizione di abbandono in cui versa il Cimitero del nostro paese è qualcosa di inaccettabile, perché colpisce ed offende la sensibilità e la memoria dei nostri cari. Da tempo si accumulano le numerose segnalazioni da parte dei cittadini che denunciano questa vergognosa situazione. Un’indecenza, peraltro, documentata da foto in cui emerge chiaramente la condizione disastrata di quello che invece dovrebbe essere un sereno luogo di preghiera e raccoglimento.
La capacità di governare un territorio si misura anche dal livello di attenzione e cura che si riservano alla sfera affettiva e più intima della collettività. A Salice, al contrario, non sembra esserci spazio per la dimensione spirituale e per il doveroso omaggio che il cittadino desidera rivolgere ai propri defunti. Ai cittadini, invece, deve essere garantito il diritto di commemorare degnamente i propri cari.
Mi chiedo quanto si debba attendere ancora, per riuscire a trascorrere un momento di preghiera e di riflessione davanti alle lapidi dei propri defunti, senza dover pensare alla dignità loro sottratta?
Egregio Sindaco-Fantasma, rispetto alle accuse sulla“ mia evanescenza“ nello svolgere il ruolo di Consigliere Provinciale, non voglio mortificarLa, data la Sua totale distrazione e poca memoria, ricordandoLe le opere finanziate e realizzate in cinque anni di mia partecipazione nell’Amministrazione Provinciale. Le assicuro che l‘elenco sarebbe lungo, nonostante i tempi magri, le riduzioni di trasferimenti di risorse e soprattutto “senza selfie e post su face book”.
Come vede, l’unico motivo di superficialità è rappresentato dalla Sua persona. Per contro, le mie spalle sono larghe e l’esperienza maturata in questi anni le hanno rese ancora più larghe e solide. Tutto ciò che va al di là della critica, risulta essere solo un codardo tentativo di offendere la persona e non il ruolo che rappresenta.
Concludo con un interrogativo: i Cittadini del mio paese hanno o no diritto di conoscere tutto ciò e fare le dovute riflessioni?
Il mio essere Consigliere, nel corso di questi anni, è stato esclusivamente segnato dall’essere trasparente in ogni mia azione, con l’obiettivo di rendermi utile alla mia comunità, non è stato facile, ma questo so fare e questo mi impone la mia coscienza».
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