di Emanuela De Blasi | 05 Luglio 2017
Gran Galà del Presepe Artistico Poliscenico di Salice Salentino, ieri sera, alla presenza di monsignor Domenico Caliandro, arcivescovo di Brindisi-Ostuni, del presidente della provincia di Lecce Antonio Gabellone, delle autorità civili e religiose di Salice e Guagnano e di quanti hanno avuto il piacere di godere di uno delle più belle opere d’arte del nostro Salento.
Ideatore e promotore del Presepe l’instancabile Francesco Spagnolo che ha portato la fama di Salice ben oltre i confini nazionali, grazie alla sua opera che ormai raggiunge i 130 metri quadri di allestimento.
Occasione di ieri sera, il festeggiamento del 200millesimo visitatore pellegrino del Presepe nonché la scopertura delle insegne turistiche, poste a Salice dalla provincia.
Parole meravigliose da parte delle autorità intervenute.
Il sindaco di Salice Tonino Rosato ha promesso grande attenzione verso un’opera che è ormai un vero e proprio patrimonio per la cittadina di Salice.
Lo stesso presidente della Provincia Antonio Gabellone ha tessuto le lodi di un uomo fiero, quale è Francesco Spagnolo, che con coraggio ha iniziato nel 1995 un piccolo Presepe di 8 metri quadri per giungere a un vero capolavoro.
Parole di profonda stima, quelle della senatrice Poli Bortone, assente per via dell’impegno assessorile nella città di Matera, che comunque ha voluto mandare un messaggio a Francesco, congratulandosi ancora per la grande creatività e professionalità realizzativa. In rappresentanza della senatrice, Antonella Persano, cara e affezionata sostenitrice del Presepe di Salice che in più occasioni si è spesa per dare lustro a quest’opera che affonda le sue radici nelle nostre tradizioni.
Profonde, sentite, quanto inattese le parole di mons. Domenico Caliandro, arcivescovo di Brindisi-Ostuni, rivolte a Francesco Spagnolo, non solo fautore di una mirabile opera artistica, ma soprattutto apprezzabile conoscitore del Vangelo, capace di raccontare la storia di Gesù, dalla nascita alla sua Passione, nel modo più semplice che si possa immaginare, immediatamente fruibile sia dagli adulti che dai bambini, con un impatto emotivo e di fede che non è scontato in un momento storico, quale è quello che stiamo vivendo, in cui sempre più spesso il “credo” viene messo da parte, in cui a volte l’avere prende il sopravvento sull’essere, sull’essenza vera, quella del messaggio portato dall’Altissimo fattosi uomo.
D’altro canto non è passato inosservato, a Sua Eccellenza, neanche l’aspetto della riscoperta delle tradizioni artigiane di un tempo: la lavorazione della carta pesta gessata, della cartapesta ambientale, dei piccoli manufatti in legno e ferro battuto, disseminati negli scenari del Presepe, icone di un territorio, il nostro, che rievocano il lavoro dei nostri nonni, realtà che stanno scomparendo e che invece andrebbero richiamate alla memoria di tutti.
Proprio a Mons. Caliandro è andata la prima targa ricordo offerta da Francesco Spagnolo.
Insieme a Lui hanno ricevuto questo gradito riconoscimento il Presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone, la Senatrice Poli Bortone, il Sindaco di Salice Tonino Rosato, l’ex Sindaco di Guagnano Fernando Leone, il Vice Sindaco di Salice Mimino Leuzzi, il Maresciallo Raffaele Faggiano e il Aristodemo Civino.
Infine due targhe alla memoria dei compianti Ilio Palmariggi, persona stimatissima a Campi Salentina, suo pese natio, e non solo, e Lorenzo Vecchio, il ragazzino di Salice scomparso tragicamente qualche anno fa, affezionato visitatore del Presepe Poliscenico.
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